BEMBO, Orazio
Gino Benzoni
Nacque a Canea, nell'isola di Candia, il 5 febbr. 1626, da Gabriele di Vincenzo e da Margherita di Orazio Negri. Il 29 apr. 1674 il Maggior Consiglio lo destinò a succedere [...] ne erano i sudditi veneti; gli ebrei, cui andava il maggior giro d'affari, preferivano comunque a Venezia il porto di Livorno (cfr. all il soggiorno al Cairo. Esacerbati per lo scarso volume d'affari e l'insicurezza dei traffici, trovavano troppo ...
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DEL MONTE (Ciocchi Del Monte), Giovanni Battista
Giovanna Grenga
Nacque nel 1518da Baldovino e da Giulia Mancini. Sposò Ersilia, figlia legittimata di Iacopo Cortese, fratello del card. Gregorio, ma [...] 18 luglio 1551 il D. preparò un agguato ai cavalleggeri di Orazio Farnese nei pressi di ), p. 643;Id., Storia documentata di Carlo V, V, Bologna 1894, p. 151, 304;D. Tesoroni, Il palazzo di Firenze, Roma 1889, pp. 34 s.; L. von Pastor, Storia ...
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BUONFIGLIO, Orazio
Valerio Castronovo
Originario di Nizza (ignota è la data di nascita), entrò al servizio di Carlo Emanuele I nel gennaio 1619 a Chambéry in qualità di tesoriere generale di Savoia. [...] i figli ratificato con patenti del 2 marzo 1625, cui si aggiungeva, il 12 settembre, la cessione di una casa a Nizza. D'altra parte, con la promozione alla carica di primo presidente delle Finanze, la sua pensione annua veniva elevata a più di 2.461 ...
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BUONDELMONTI, Giovanni, detto il Vecchino
Ugo Tucci
Di uno dei rami della nobile famiglia, nacque a Firenze il 20 maggio 1540 da Raffaello di Giovanni e da Margherita di Giovanni da Panzano. Dal padre, [...] seguito di lui, che aveva già ai suoi servizi il giovane Orazio Neretti.
Coi suoi compagni l'8 apr. 1583 s'imbarcò gabbi"; accenna anche, ma molto genericamente, a qualche volatile. Scrive d'aver visto l'albero della cannella e la pianta del pepe, ...
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DE MATTEIS, Emilio
Gianfranco Formichetti
Nacque a Sulmona il 15 luglio 1631 da Orazio, luogotenente del grande ammiraglio per le Province d'Abruzzo, e da Vincenza de Monte, figlia del giureconsulto [...] Il D. sposò Anna Sardi, figlia del barone Paolo di famiglia partenopea, ed ebbe otto figli, tre maschi (Orazio, di Sulmona, Lanciano 1891, pp. 96, 99, 135; G. Pansa, E. D. L'opera sua e i cronisti sulmonesi, in Rass. abruzzese di storia ed arte, ...
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DE ORESTIS (Deorestis), Flaminio
Maria Barbara Bertini
Nacque a Nizza probabilmente nel 1593 (secondo J. De Orestis; 1595 secondo il Manno) da Pietro (morto il 29 genn. 1639) ed Anna Maria Rocchioni. [...] 'uno e a soldi 3 la lira. Vittorio Amedeo 1 rinnovò al D. la fiducia e la benevolenza dimostratagli dal predecessore, elevandolo, con patenti vertenza personale con il presidente delle Finanze Orazio Buonfiglio che, iniziatasi nel 1633, trovò ...
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BONI, Giovanni
Michele Luzzati
Nacque a Roma nel 1565 da Andrea, mercante fiorentino, e da Caterina Acciaiuoli. Rimasto orfano di padre in tenera età, visse nell'ambiente della nazione fiorentina in [...] è su un tono di velata sufficienza e par risentire d'un municipalismo un po' sordo di fronte all'esigenza dello Lorenzo de' Medici e lo stesso Cosimo II, veniva data ad Orazio di Andrea Minerbetti, che nel 1617 sposava l'altra figlia di Giovanni ...
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DELLA TORRE (De Turri), Orazio
Rodolfo Savelli
Figlio di Raffaele, uomo politico giurista e storico, e Maria Giustiniani, nacque a Genova nel 1620. Fece una parte degli studi a Roma dove nel 1638 pubblicò, [...] , da cui ebbe due figli.
Molto stretti in questo periodo erano i rapporti tra padre e figlio: nel 1655, ad esempio, il D. scrisse la dedica a Giacomo Franzoni di Al curioso del vero, opera polemica del padre sul problema del Finale; e ancora nel 1656 ...
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CIMAGLIA, Domenico
Vito Masellis
Nacque a Foggia il 12 marzo 1739 da Orazio e Grazia Abenante. Compiuti i primi studi nella città natale, si recò a Napoli per seguire corsi superiori di economia e diritto. [...] Puglia, conobbe a fondo i problemi economico-giuridici connessi coù Pagricoltura e la pastorizia della Puglia e del Mezzogiorno d'Italia.
I pascoli e i terreni agricoli del Tavoliere erano vincolati da antiquate norme fiscali: demanio dello Stato fin ...
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GATTI, Giovanni
Angela Lanconelli
Figlio di Silvestruccio di Fazio e pronipote di Silvestro (signore di Viterbo tra 1319 e 1329), fu a capo della fazione cittadina che prese il nome - gattesca - dalla [...] quando nel 1413 la città si arrese alle truppe di Ladislao d'Angiò Durazzo re di Napoli; nel febbraio 1419, dietro pressione di Viterbo, Giovanni Cicchini dei Caranzoni, Cristoforo Malvicini e Orazio Romano scrissero per lui epitaffi di cui è ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...