PERSIO, Ascanio
Franco Pignatti
PERSIO (Persi, Persii), Ascanio. – Nacque a Matera il 9 marzo 1554 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo, ultimo di cinque fratelli: Antonio, Giovanni Battista, [...] Giulio (da cui nacque il giureconsulto e poeta Orazio, 1579-1649), Domizio.
Così come il fratello Antonio, il filologo, Matera 1991; A. Daniele, Sviluppo della critica, in Storia letteraria d’Italia, Il Cinquecento, a cura di G. Da Pozzo, III, Padova ...
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PASCAL, Carlo
Giorgio Piras
– Nacque a Napoli il 21 ottobre 1866 da Stefano e Maria Gaetana Lapegna (la famiglia era di lontana origine francese) e fu fratello del matematico Ernesto (1865-1940).
Laureatosi [...] e autori come Ennio, Lucrezio, Cicerone, Virgilio, Orazio, Seneca, si occupò anche di questioni storiche e attribuiva a una fazione cristiana la responsabilità dell’incendio di Roma del 64 d.C. (L’incendio di Roma e i primi cristiani, Milano 1900, ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] G.P. Ombrosi, ma continuò la formazione classica su Omero, Orazio, Cicerone, Platone; lesse anche U. Grozio, F. Bacone, S 1791); uno pubblicato nell'Omaggio alle maestà di Carlo Ludovico re d'Etruria e Maria Luisa infanta di Spagna per l'apertura del ...
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FAERNO, Gabriele
Simona Foà
Nacque a Cremona nel 1510 da Francesco, notaio e letterato. Nel 1528 fu iscritto al Collegium notariorum della città natale, ed entrò quindi al servizio di Ermete Stampa. [...] le sue fatiche, ma che non vennero pubblicati, ricordiamo Orazio, Livio, Rutilio Namaziano, Plauto, Svetonio, Tacito. in versi come creddo che sappiate et esse fabule sono parte d'Esopo, parte d'altri autori, et parte cose non mai più scritte in ...
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BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] della cultura classica italiana ottocentesca anteriore al Vitelli e quindi indifferente al greco). Anche Orazio e Catullo vide essenzialmente quali rappresentanti d'una (inesistente od astratta) idea o tradizione giambica, epperò ne ridusse l'opera a ...
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BALBI, Giovanni (Iohannes Balbus, de Balbis, de Ianua)
Alessandro Pratesi
Genovese di nascita, rivestì nella città natale l'abito domenicano. Secondo una tradizione non controllabile, la famiglia sarebbe [...] classici tra i quali emerge per copia di riferimenti Orazio; vi sono inoltre accenni al Doctrinale di Alessandro de , 1, ibid. 1950,pp. 90 s., nn. 803-806; D. Reichling, Appendices ad Hainii-Copingerii Repertorium bibliographicum, fasc. II, Milano ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...