Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] spirto sporti al foro fora,
dond’ei fa peti e pute d’oglio e d’aglio
acciò l’accia sull’aspo doppo addoppi
la Parca, e il il bisticcio come espediente virtuosistico:
(16) Diceva il maestro Orazio Costa
che c’è fra porpora, mormora,
tortora e forfora ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] alle stampe nel 1575, e il trattato De’ dialoghi d’amicizia, 1564), molti opuscoli polemici contro ➔ Torquato Tasso, dopo la sua morte, un suo ammiratore, il senese Orazio Lombardelli, riferendosi in particolare agli interventi contro Torquato Tasso ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] testi nella stessa collana con Virgilio e Orazio, accreditandoli umanisticamente come classici volgari; perché o in -ora (le parte o le bracce, le pratora; cfr. Paolo D’Achille, in Morgana, Piotti & Prada 2001).
La morfologia verbale (Tavoni 1992 ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] , presente nell’Arte di puntar gli scritti (1585) di Orazio Lombardelli, pone in primo piano il rapporto con il parlato, alla virgola, in Per un’educazione linguistica razionale, a cura di D. Parisi, Bologna, il Mulino, pp. 363-385.
Cresti, ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] lingua che Gadda deduce da un passo dell’Ars poetica di Orazio (Come lavoro; cfr. Roscioni 19953: cap. 1°; Matt groviglio, di rapporti fisici e metafisici (la distinzione ha valore d’espediente). Ogni rapporto è sospeso, è tenuto in equilibrio nel ...
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Grammatica
GGiuseppina Brunetti
Secondo il vulgato precetto di Quintiliano ("recte loquendi scientia", Inst. orat., II, 1, 4) e di Cassiodoro ("officium [...] est sine vitio dictionem prosalem metricamque [...] trasparire un ben alto numero di letture di classici (Orazio, Seneca, Prisciano, Ovidio, tutte espresse) e di in Federico II e la civiltà comunale nell'Italia del Nord, a cura di C.D. Fonseca-R. Crotti, Roma 1999, pp. 447-468.
M. Barbato, Ancora ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] e della novità del poema tassiano. Li riassunse Orazio Lombardelli nel Discorso intorno ai contrasti che si fanno in Id., Dialoghi col Tasso, a cura di P.V. Mengaldo & D. Santarone, Torino, Bollati Boringhieri, 1999, pp. 19-72).
Fubini, Mario ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] , «ma […] ci voleva un grande artista per farne l’opinione d’un popolo intiero»; il suo rimase «lo stile di un grande arrivato alla stampa solo nel 1729), rivide le traduzioni da Orazio del poeta di corte a Dresda Stefano Benedetto Pallavicini (1736 ...
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Il rebus è un gioco enigmistico (➔ enigmistica) che propone un insieme di lettere e figure in una successione ordinata oppure nel contesto di un’illustrazione. Se sono correttamente combinate e interpretate [...] motto personale o familiare. Vicino al ritratto dell’amata, Orazio Capete Galeota conservava un’impresa in cui una tigre si e Gomorra»; «leghe superleggere»; «audace scenetta»; «melodia d’amore medioevale»; Bosio 1993).
L’illustrazione, la cui ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] d'occasione, per nozze, monacazioni, ingressi di pubblici rappresentanti, funerali, le traduzioni (in particolare di Orazio sali, dei bei motti e di arguzie leggiadre" (p. LXXIV).
Il D. morì il 21 giugno 1792 a Marsano di Marostica (Vicenza).
Fonti e ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...