Poeta e drammaturgo (Aldwinkle All Saints, Northamptonshire, 1631 - Londra 1700). Uomo di corte costretto all'adulazione, riflette nelle sue opere il mondo in cui viveva. Più che grande drammaturgo è grande [...] the panther (1687). Nonostante la sua facilità a mutare d'opinione, rimase fedele al cattolicesimo anche dopo la rivoluzione . Si dedicò allora alla versione di classici (Virgilio, Orazio, Persio, Giovenale), al rifacimento di novelle del Boccaccio ...
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(gr. Αἰολεῖς) Una delle tre antiche stirpi greche (insieme con Ioni e Dori o Achei). Vi appartenevano i Tessali e i Beoti, che dedussero colonie nella zona nord-occidentale dell’Asia Minore e nelle isole [...] di Lesbo e Tenedo; 11 città eoliche d’Asia Minore (Cuma, Larissa, Neonteichos, Temno, Cilla, Nozio, Egiroessa, Pitane, Ege, una maggiore soggettività. I poeti più importanti furono Alceo e Saffo di Lesbo, lo ionico Anacreonte e specialmente Orazio. ...
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Damiani, Claudio. - Poeta italiano (n. San Giovanni Rotondo 1957). Considerato uno dei più significativi poeti italiani contemporanei, laureato in Lettere alla Sapienza di Roma, è stato tra i fondatori [...] volumi: Almanacco di primavera. Arte e poesia (1992); Orazio, Arte poetica, con interventi di autori contemporanei (1995); Le (2016), Prima di nascere (2022, premio Viareggio-Rèpaci). D. è anche autore del saggio La difficile facilità. Appunti per ...
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Scrittore spagnolo (Orotava, Tenerife, 1750 - Madrid 1791). Fece parte della famosa "tertulia de la fonda de San Sebastián", stringendo amicizia con Nicolás Fernández de Moratín e con Cadalso e prendendo [...] tempo. Convinto classicista, affrontò la traduzione dell'Arte poetica di Orazio (1777) e di alcune opere del teatro francese. Originali sono , dà originalità di combinazioni metriche e novità d'impostazione all'apologo, che cela allusioni all' ...
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Poeta tedesco (Brema 1878 - Wiessee, Alta Baviera, 1962). Dopo aver svolto attività di architetto, nel 1899 fu a Monaco uno dei fondatori della rivista Die Insel, mentre si legava d'amicizia con R. Borchardt [...] quello di un impegno serio e sinceramente ispirato, sulla base d'una eticità cristiano-luterana mai intaccata, pur di fronte al sue traduzioni dei maggiori classici (Omero, Virgilio, Orazio); autentiche nell'afflato lirico e nel rigore rivissuto ...
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Poeta latino (1º sec. a. C. -1º sec. d. C.), amico di Ovidio, autore di poesia epica (Seneca il retore ne cita 23 esametri, relativi a una delle campagne di Germanico oltre il Reno del 15 e del 16 d. C.) [...] e di epigrammi. Era forse suo parente il poeta Albinovano Celso, ricordato nelle Epistole di Orazio. ...
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Poeta romano (1º sec. d. C.), amico di Persio, considerato da Quintiliano il secondo lirico romano dopo Orazio; ma se ne hanno pochi frammenti. Forse è da identificarsi con l'autore di un mutilo De metris, [...] che spiega l'origine dei varî metri ...
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PASTONCHI, Francesco (XXVI, p. 480)
Scrittore, morto a Torino il 29 dicembre 1953. Nel 1935 era stato nominato professore di letteratura italiana all'università di Torino e nel 1939 accademico d'Italia.
Oltre [...] ad una traduzione del I libro delle Odi di Orazio (Milano 1939), nell'ultimo periodo della sua attività pubblicò un volume di ricordi di vita letteraria. Ponti sul tempo (ivi 1947), e una raccolta di versi, Endecasillabi (ivi 1949).
Bibl.: E. ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] 1908; C. Manfroni, Intorno agli studi di storia veneziana di Orazio Brown, in Atti Istituto veneto, LXIX, 1071; Gli studî in Estremo Oriente, dove egli raccolse una ricchissima collezione d'oggetti d'arte e di curiosità. Morto il conte di Bardi ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] dei suoi c. più grandi e universali, Virgilio e Orazio). In tutta la storia della letteratura occidentale si suole università "dovrebbero servire a far capire che nessun libro che parla d'un libro dice di più del libro in questione; invece fanno ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...