VARIO RUFO (L. Varius Rufus)
Augusto Rostagni
Poeta dell'età augustea, un poco più anziano di Virgilio e di Orazio. Fece i suoi studî, insieme con questi e con altri giovani destinati a illustrare quel [...] a Mecenate, presso il quale egli stesso introduceva per la prima volta Orazio, nel 38 a. C., come ci è appreso da una notissima occasione del ritorno di Ottaviano dalle vittorie di Azio e d'Oriente, a lui fu dato incarico di comporre una tragedia ...
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VARELA, Juan Cruz
Salvatore BATTAGLIA
Scrittore argentino, nato a Buenos Aires il 24 novembre 1794, da famiglia gallega di ricchi commercianti; morto a Montevideo il 13 gennaio 1839. Destinato alla [...] con vaghe aspirazioni a un romanticismo sentimentale, ma col peso d'una puerile erudizione mitologica. Ma tuffatosi nella vita della sua nella cultura argentina erano i più radicati: Ovidio, Orazio, Virgilio furono sempre i suoi autori, ch'egli si ...
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VENIER, Domenico
Manlio Torquato Dazzi
Letterato, nato il 25 dicembre 1517 a Venezia, morto ivi il 16 febbraio 1582. Fu magistrato alle biade e senatore; poco più che trentenne, immobilizzato da una [...] contemporanei, fra cui il Caro; tradusse da Ovidio e da Orazio; toccò motivi patrî, pastorali e popolari; nel genere burlesco A. Serassi, la vita di D. V., in Rime di D. V., Bergamo 1751; A. Pilot, Un peccatuccio di D. V., in Fanfulla della domenica, ...
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VERDIZZOTTI, Giovan Mario
Giulio Reichenbach
Artista, poeta e letterato, nato a Venezia nel 1530, di famiglia patrizia, morto ivi nel 1607. Si dedicò dapprima al disegno, e frequentò gli artisti del [...] . Ordinato sacerdote, continuò a occuparsi di disegni, d'intaglio, di pittura, mentre contemporaneamente componeva gran numero il destro di ricordare che il V., in lettere all'amico Orazio Ariosto, pronipote del gran Ludovico, si vanta (ma a torto) ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] la gara al tiro con gli archi dell'Eneide, ai versi di Orazio, Tibullo, Properzio per es.) o in prosa le quali, tra Firenze al Giro e al Tour de France del 1958 e del Giro d'Italia l'anno seguente (le cronache sono raccolte in Sognando di volare. ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] ho imparato da Cicerone, questo da sant'Agostino, il quale a sua volta non nega d'averlo imparato da Cicerone; e da fanciullo non avevo io stesso imparato da Orazio a 'non giurare sulla parola di alcun maestro'?" (Familiares, 4, 16, 5, in: Opere, pp ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] Apuleio si unisce nelle Novellae quella sporadica di Virgilio, di Orazio, di Ovidio, ecc.; e si avrà netta l'impressione che cosa; e della moglie aveva così fatta paura, che a un volger d'occhi e a una parola sola tremar tutto lo faceva dal capo ai ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] si rendeva vacante per la morte del suo titolare, padre Orazio Belloti, un'altra diocesi, sita in Dalmazia, ma e 365. Si veda poi nelle Lettere ai protestanti, a cura di M. D. Busnelli, Bari 1931, I, la lettera a Jérome Groslot de l'Isle del ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] il ritmo elementare della cabaletta rossettiana. La lezione di Orazio, sia attraverso l'esempio dell'abate Parini, sia ordinario non ci basta ad esprimere certi sentimenti, e che abbiamo bisogno d'una lingua più immaginosa e più ricca; ora, se l'arte ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] greche e dagli splendori della risorta Pompei.
Roma, dunque, già è il simbolo d'un qualche cosa di cui non si ha più oltre bisogno, di cui tanto soltanto il Fea, quantunque infelice editore di Orazio, il Mai, quantunque scopritore della Repubblica, ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...