Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] vari, che attestano gli amorosi studi giovanili dell'A. sui classici: Catullo, Virgilio, Ovidio, Orazio; e le Rime (prima raccolta 1545), quasi tutte liriche d'amore con accenti a volte liberi e toccanti che hanno per modello il Petrarca, per quanto ...
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Famiglia fiorentina, nota dalla metà del sec. 13º; alla fine dello stesso secolo, da Bonamico, più volte ambasciatore a Bonifacio VIII, si staccarono cinque rami, i quali, destreggiandosi tra le varie [...] Presero parte alla vita politica dopo la cacciata del duca d'Atene (1343), difendendo gli Ordinamenti di giustizia contro i principato alcuni dei C. furono implicati nella congiura di Orazio Pucci contro Francesco I (1575). Il ceppo fiorentino, ...
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Nome umanistico di Giovan Paolo Parisio (Cosenza 1470 - ivi 1522). Fece parte dell'Accademia Pontaniana a Napoli, dov'ebbe cariche e favori da Ferdinando II d'Aragona; caduto in disgrazia del successore, [...] ebbe tra i suoi discepoli A. Alciato. Sposò la figlia di D. Calcondila, Teodora. Allontanato da Milano nel 1506 per accuse di (così quelli a Claudiano, alle Eroidi di Ovidio, a Orazio; molti altri inediti a Napoli). Enrico Stefano ne pubblicò ...
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Pittore (Voltri 1584 - ivi 1638). Studiò con Orazio Cambiaso ma, oltre che di P. Veronese, di Rubens, di Van Dyck, di B. Strozzi, suo amico, risentì soprattutto dei lombardi (Procaccini, Cerano, Morazzone). [...] dell'Accad. Ligustica, il Battesimo dei Re Magi nell'oratorio delle Cinque Piaghe a Genova; la Fuga in Egitto della Gall. naz. d'arte antica di Roma. Dell'A., uno dei più notevoli artisti genovesi del primo '600, furono allievi, tra gli altri, O. de ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] quali Virgilio giungerà alla conquista della forma classica. Sia Virgilio sia Orazio, in diverso modo, subirono l'influenza di L. (ma il dottrina del maestro Epicuro trovò in lui il mezzo d'espansione nel mondo moderno quando dall'umanesimo in poi ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] o postumi furono pubblicati i suoi scritti di critica letteraria (versione e commento della Poetica di Orazio; Estratto dell'Arte poetica d'Aristotile e considerazioni su la medesima; Osservazioni sul teatro greco), nei quali tratta con indipendenza ...
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Pittore (Pieve di Cadore 1488-90 - Venezia 1576). Per via della discordanza delle fonti la data di nascita di T., e dunque la definizione della sua presenza nel complesso panorama artistico veneziano dell'inizio [...] all'opera Giorgione. Anche dai pochi frammenti rimasti (Venezia, Ca' d'Oro) si delinea la distanza tra i due maestri - anche in la propria tomba e rimasta incompiuta nel suo studio. ▭ Il figlio Orazio (n. 1515 circa - m. Venezia 1576) fu suo allievo ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] Orazio, e frequentò la corte di Augusto, conducendo vita brillante. Esercitò magistrature minori, dopo un viaggio d' ma il poema fu interrotto al libro 6° perché O., nell'8 d. C. fu colpito da un durissimo decreto di Augusto, che gli imponeva ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] una lezione di stile che ne fece l'esponente più qualificato d'un autonomo rococò letterario tedesco, come tale assai apprezzato al estetico. Spirito recettivo, tradusse, oltre a Shakespeare, Orazio, Euripide, Cicerone, Aristofane e Luciano, cercando ...
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Poeta satirico latino (n. Aquino 55 d. C. - m. tra 135 e 140 d. C.). A Roma studiò retorica ed esercitò l'eloquenza sotto Domiziano, Nerva e Traiano fino a non molto dopo il 100. La notizia dell'esilio, [...] in lui c'è (e non in Lucilio) esuberanza d'immaginazione, calore di sentimento, passione traboccante. G. ha spiccata Nella metrica non si discosta, nell'esametro, dall'uso di Orazio delle Epistole, specie per la frequenza di monosillabi in clausola. ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...