Grammatico latino (sec. 3º d. C.), scolaro di Acrone; autore di un commento a Orazio fatto per la scuola, che ci è pervenuto. P. si preoccupa del senso, della costruzione e della poetica del testo. Molto [...] dell'opera di P. è finito nella raccolta di scolî pseudoacroniana ...
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Poeta latino pagano del sec. 6º d. C., amico di Boezio; in sei elegie di argomento erotico, M., vecchio o fingendosi tale, lamenta, giungendo anche a oscenità, la perdita delle gioie dell'amore. Imita [...] soprattutto Ovidio, ma anche Tibullo, Orazio e Marziale. ...
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Console romano del 527 d. C., che, con Securo Memore Felice, fece una revisione del testo delle poesie di Orazio e di Prudenzio fra il 528 e il 534 (recensione mavorziana, o anche in lat. recensio mavortiana). ...
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Grammatico latino (2º-3º sec. d. C.), commentatore di Terenzio e di Orazio; gli scolî a Orazio che vanno sotto il suo nome sono però una rielaborazione posteriore (Pseudo-Acrone). ...
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Filologo romano (fine 1º sec. d. C.), commentatore di Orazio; da identificare con l'A. contemporaneo di Plutarco, ricordato anche negli scolî virgiliani. ...
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Pittore (n. in Val di Fiemme 1580 circa - m. tra il 1638 e il 1640). Fu scolaro e seguace di Palma il Giovane. Suoi quadri d'altare nelle chiese di Cavalese, Val Floriana, ecc. Fondatore della scuola di [...] Val di Fiemme ...
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PAOLO V, papa
Silvano Giordano
PAOLO V, papa. – Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552, primo figlio di Marcantonio e di Flaminia Astalli, sua seconda moglie.
Il padre, originario di Siena, [...] circostanti. Il 3 ottobre 1590 morì il fratello Orazio, che due anni prima aveva acquistato per 60.000 Poncet, Les archives de la papauté (XVIe-milieu du XVIIe siècle). La genèse d’un instrument de pouvoir, ibid., pp. 747-749; A. Antinori, La ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] D. si guardava come interlocutore possibile anche dalla lontana Inghilterra: quando l'abile, e transfuga, Orazio Scaffali: 18.26-27, 22.40, 38.32, 38.43 (l'int. 16 contiene l'autobiografia del D.), 38.44, 39.6, 64.69, 69.12, 69.24-69.25, 69.29-69-30, ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] , il L. tradusse le Odi e l'Arte poetica di Orazio nella metrica "barbara" di G. Fantoni; mentre la sua M. Fubini, Foscolo, L. e altre pagine di critica e di gusto, a cura di D. Conrieri et al., I-II, Pisa 1992; M. Vitale, La lingua della prosa di ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] assoluto. Il Varignon replicò in una lettera al Giornale de' letterati d'Italia (1711, n. 5, pp. 336-338: la rivista XXV (1955-56), pp. 200-242; L. Tenca, Lettere inedite di Orazio Borgondio, in Commentari dell'Ateneo di Brescia, CLV (1956), pp. 151- ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...