NORTHIA
S. de Marinis
Nome latinizzato di una divinità etrusca particolarmente venerata a Volsinii, da dove provengono numerose iscrizioni dedicatorie. Dalle fonti letterarie (Liv., vii, 13; Iuven., [...] veniva compiuta dal praetor maximus nel tempio di Giove Capitolino. Anche Orazio parla dei clavi trabales (Carm., i, 35, 17 ss.) che e ricostruzioni, restando sede di culto fino al III sec. d. C. Gli argomenti portati dal Gabrici per riconoscere N. ...
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BLÜMNER, Hugo
E. Lissi
Filologo ed archeologo (Berlino 1844 - Zurigo 1919). Ebbe come maestri all'Università di Berlino August Boeckh, Gustav Droysen, Theodor Mommsen. Si laureò con una tesi su Luciano [...] latini, quali Sofocle, Teofrasto, Teocrito, Luciano, Pausania, Terenzio, Orazio, Persio, Stazio, Seneca, Gellio, Apuleio. Notevolissimi i suoi Friburgo 1881 e 1882) ebbe notevole influenza sulla critica d'arte fra gli archeologi.
Bibl.: V. O. Waser, ...
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ACCIO, Lucio (L. Accius)
Red.
Poeta latino nato a Pesaro nel 170 a. C. e morto intorno all'84 a. C. Era di origine servile, scrisse tragedie di cui restano 45 titoli e 700 versi, ed alcune altre di argomento [...] sotadeo, Pragmatica, Praxidica o Parerga.
Suo amico e protettore fu D. Giunio Bruto Callaico, la cui stirpe A. celebra nella praetexta Brutus del tardo impero, nel cui dritto appare il busto di Orazio (v. vol. v, pag. 708); Accio è rappresentato ...
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AVIANUS EVANDER (Aviānus Evānder)
L. Guerrini
Scultore e toreuta ateniese, della metà I sec. a. C.; chiamato ad Alessandria da M. Antonio, fu poi trasportato tra i prigionieri a Roma (Schol. Porphyr., [...] , poi come liberto (Cic., Ad fam., xiii, 2; 21; 27).
Orazio (Sat., i, 3, 90) lo ricorda come toreuta; Plinio (Nat. Il Cairo 1927, pp. 208 e 229; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., Monaco 1950, p. 381; J. M. C. Toynbee, SNotes on Artists in ...
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Archeologo italiano (Roma 1852 - ivi 1931). Discepolo di G. B. De Rossi, fu direttore del Museo egizio vaticano e del Museo Lateranense, segretario della Pontificia commissione d'archeologia sacra, prof. [...] di archeologia cristiana in varî istituti religiosi romani e poi presso l'univ. di Roma. Diresse il Nuovo bullettino di archeologia cristiana dal 1898 al 1922. Scoprì e illustrò fra l'altro la cripta dei ...
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Grecista (Napoli 1699 - ivi 1777). Segretario dei Brevi a Roma, prof. di greco all'univ. di Napoli (1745), scrisse di letteratura greca e di archeologia. Il suo nome è legato all'interpretazione di un [...] reperto archeologico che egli ritenne essere stato un calamaio per inchiostro dei tempi d'Augusto (De regia theca calamaria, 2 voll., 1756). Ammiratissimo ai suoi tempi per la sua dottrina, il Metastasio lo definiva "oracolo del nostro secolo". ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...