ALLEGORIA (ἀλληγορία da ἄλλος e ἀγορεύω)
La parola ἀλληγορία (allegoria) fu originariamente un termine tecnico retorico, che indicava una successione di metafore (Cic., Orator, 94: iam cum fluxerunt continuae [...] piuttosto ampio, se Quintiliano osservava (viii, 6, 44) che Orazio, confrontando lo Stato ad una nave (Od., i, 14) grec et l'allégorie, in Rev. Ét. Gr., LV, 1942, pp. 25-49; D. Levi, in Art Bulletin, XXIII, 1941, pp. 251-91; G. Hamberg, Studies in ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] beffa dall'italico Lucilio, all'ironico e sorridente Orazio, al sarcastico Giovenale, con l'epigramma pungente di Omero, il brutto e il ritratto, in Terze Pagine Stravaganti, Firenze 1942 (= Critica d'Arte, V, 1940, p. 25); H. G. Oeri, Der Typ der ...
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MERCURIO (Mercurius)
B. Combet Farnoux
Mercurio è nella Roma della Republica un dio simile ad Hermes (v.) greco e al Turms etrusco, ma dai suoi inizî appare soprattutto come la divinità protetttice del [...] 57), ma è sicuro, come appare secondo una ode di Orazio (Carm., I, 2, 25-52), che l'imperatore dopo . 64, 65, 66, 67, 69, 70, 71, 72. Monete di Populoma L. Sambon, Monnaies antiques d'Italie, i, Napoli 1863, p. 63, nn. 91 92, 93 del IV sec.; p. 68, nn ...
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MERCATO (μάκελλον; macellum, emporium)
R. A. Staccioli
Non è ancora del tutto chiara la tesi che tende a dissociare, per il mondo greco, il concetto di m. da quello di agorà, soprattutto per quanto riguarda [...] .
Il terzo m. di Roma (ma, secondo lo scoliasta di Orazio, ognuna delle XIV regioni augustee aveva il suo), fu il macellum un grande emiciclo che occupa per intero il lato opposto a quello d'ingresso ed è dotato il più delle volte anch'esso di ...
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Vedi GNATHIA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GNATHIA (Γναϑία, Gnatia)
C. Drago
Antica città della Puglia, sulla costa adriatica, tra Bari e Brindisi, a 7 km da Fasano. Orazio (Sat., i, v, 96-100) la chiamò [...] il nome originario di Γναϑία, così come Orazio ci ha tramandato la forma parlata di Gnathia Monaco 1953, p. 155 ss.; A. Rocco, C. V. A., Napoli, III, 1955; A. D. Trendall, Vasi italioti ed etruschi, Città del Vaticano, II, 1955, p. 212 ss.; L. Forti, ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] volesse toglierlo dalla miseria. III e il II sec. d. C. (Giovenale scrive dal 100 al 130 d. C.) sono l'epoca forse non tanto di maggior e poi di Augusto e quindi affrancato, secondo lo scolio ad Orazio di Porfirione (ad Horat. Sat., I, 3, 90); c ...
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GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] con una rendita di 200 scudi annui); nel 1731 divenne cameriere d'onore del papa e nello stesso anno auditore del card. A etrusche, volle dimostrare, contro le opinioni di Dionigi d'Alicarnasso e di Orazio, che ne sostenevano l'origine greca, e sulla ...
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NEREO e NEREIDI (Νηρεύς, Νηρηίδες; Nereus, Nereides)
H. Sichtermann
Figlio maggiore di Pontos e di Gaia secondo Esiodo (Theog., 116 ss.), era per i Greci, il nome stesso lo dice (radice va-), un antichissimo [...] sopraffatto da Eracle e gli indicò la strada. Secondo Orazio (Carm., i, 15) avrebbe anche predetto a Paride di Syleus: Arch. Classica, viii, 1956, tavv. 4-6. Stàmnoi di Palermo: J. D. Beazley, op. cit., p. 138, 108 e 166, 28. Stàmnos di Würzburg: id ...
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Vedi TIVOLI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TIVOLI (v. vol. vii, p. 887)
C. F. Giuliani
L'origine della città è ricostruibile secondo i parametri ormai noti per molti centri laziali: essa è dovuta ad una [...] abitato attraversandolo da N-E a S-O (Canali di Orazio, Brizio, Forma, Spada, Casacotta, del Pelago, Leonino una dedica ad Hercules Saxanus e la notizia di varî restauri poco dopo il 79 d. C. L'epigrafe non fu rinvenuta nella cella del tempio (E.A.A ...
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RUVO (῾Ρύψ, Rubi)
A. M. Chieco Bianchi Martini
Antico centro della Peucezia, corrispondente all'odierna Ruvo di Puglia in provincia di Bari.
Scarsi i dati topografici: dell'abitato antico non si sono [...] al 200 a. C. circa.
In età romana Rubi è nominata da Orazio che vi fece tappa nel suo viaggio da Roma a Brindisi (Sat., -Painters, in Papers Brit. Sc. Rome, XI, 1929, p. 48; A. D. Trendall, Vasi Antichi del Vaticano, Città del Vaticano 1954, I, p. 3, ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...