AQUILA, Pietro
Alfredo Petrucci
Nato, secondo alcuni a Marsala, secondo altri a Palermo, nella prima metà del sec. XVII. Si formò alla scuola del pittore e incisore palermitano Pietro del Po e operò, [...] quelle precedenti di Sisto Badalocchio e G. Lanfranco, di Orazio Borgianni e di Francesco Villamena. Essa reca, fra le Novelli,Palermo 1830, p. 64; Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, I, Paris 1854, pp. 53 s.; G. Palermo, Guida istruttiva ...
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ALFANI, Domenico
Francesco Santi
Figlio di Paride, nacque a Perugia circa il 1480. È ricordato per la prima volta nel 1506 insieme con il padre, orafo menzionato in vari documenti, ma del quale non [...] Gregoriano, ispirata a Raffaello. Nel 1520 legittimava i figli Cesare e Orazio, avuti da Maddalena Filippi, che sposò solo nel 1536. Del Domenico Alfani, Regesten und Urkunden,in Jahrbücher d. preussischen Kunstsammlungen,XXXVII (1916), Beiheft,pp.1 ...
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ALFANI, Orazio
Francesco Santi
Pittore, stuccatore ed architetto perugino, nato circa il 1510, legittimato dal padre, il pittore Domenico, insieme col fratello Cesare, nel 1520. In Sicilia dal 1539 [...] Nazionale dell'Umbria); nel 1572 dipinse un S. Sebastiano per il duomo e nel 1576 una Madonna (perduta) per la Sala d'udienza del Palazzo dei priori. Intanto partecipava attivamente alla vita cittadina: nel 1557, nel '59e nel '74 fu camerlengo della ...
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Pittore italiano (Napoli 1840 - ivi 1919). Fu tra i primi seguaci di D. Morelli, ma in seguito prese decisamente a trattare temi greco-romani, di gusto aneddotico e di fattura minuziosa, che lo resero [...] noto (Plauto mugnaio, 1864; Orazio in villa, 1877; ecc.). Più tardi dipinse pure quadretti di genere d'ispirazione palizziana. ...
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VERMEER, Johannes (Jan)
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Delft il 31 ottobre 1632, morto ivi il 15 dicembre 1675. É detto Jan Vermeer van Delft per distinguerlo dal suo contemporaneo, il paesista Jan [...] una conoscenza di qualche composizione di Orazio Gentileschi che aveva lavorato forse in Olanda la parte nostra, in Vita artistica, II (1927), pp. 105-116; P. T. A. Swillens, Een perspect. studie van de schilderijen van J. V. v. D., Amersfoort 1929. ...
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VERDIZZOTTI, Giovan Mario
Giulio Reichenbach
Artista, poeta e letterato, nato a Venezia nel 1530, di famiglia patrizia, morto ivi nel 1607. Si dedicò dapprima al disegno, e frequentò gli artisti del [...] . Ordinato sacerdote, continuò a occuparsi di disegni, d'intaglio, di pittura, mentre contemporaneamente componeva gran numero il destro di ricordare che il V., in lettere all'amico Orazio Ariosto, pronipote del gran Ludovico, si vanta (ma a torto) ...
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Pittore (n. in Val di Fiemme 1580 circa - m. tra il 1638 e il 1640). Fu scolaro e seguace di Palma il Giovane. Suoi quadri d'altare nelle chiese di Cavalese, Val Floriana, ecc. Fondatore della scuola di [...] Val di Fiemme ...
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JACOPO di Paolo
D. Benati
Pittore bolognese documentato dal 1378 al 1426.J. è già detto pittore, residente nella cappella di S. Procolo, in un documento del 31 dicembre 1378, quando donò 100 ducati [...] Il 15 aprile 1426 stipulò un atto con il figlio Orazio. Il 1° febbraio 1430 quest'ultimo veniva già detto RINASA 3, 1932, pp. 211-225; G. Zucchini, Catalogo delle Collezioni Comunali d'arte di Bologna, Bologna 1938, pp. 78-80; R. Longhi, La mostra ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] Marcaurelio sul Clivo Argentario?, in Röm. Mitt., LXX, 1963, p. 147 ss.
(L. Franchi)
VII. - E d i f i c i p e r l o s p e t t a c o l o. - per il fatto che nel commento di Arrone agli Epodi di Orazio (ix, 25), si afferma che le ceneri del grande ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] e a Pitagora (v.) oltre a numerose altre come quella di Orazio Coclite, delle Sibille, di Romolo, di Tito Tazio, di di quest'opera, se eseguita subito dopo l'81 o dopo il 90 d. C. non sposta le linee generali che qui interessano). Già l'architettura ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...