CALCAGNI, Tiberio
Giovanna Casadei Mugnai
Figlio di Lucrezia Bonaccorsi (non si conosce il nome del padre), nacque a Firenze nel febbraio del 1532. Fu discepolo e aiuto di Michelangelo Buonarroti e, [...] Decollato, dalla madre e dai fratelli Raffaele, Nicola e Orazio, così come attesta una lapide ancora in situ (Forcella, Sui disegni architettonici per S. Giovanni dei Fiorentini a Roma, in Critica d'arte, I(1935-36), pp. 102-108, in part. p. 106 ...
Leggi Tutto
EBORARIUS
I. Calabi Limentani
L'artefice specializzato in lavori di avorio si chiamava in Roma eborarius o eburarius; le iscrizioni hanno anche eborarius faber (C. I. L., vi, 9397, 33432) e politor [...] 207) probabilinente nel senso di lucidatore; eboris faber si trova in Orazio (Epist., ii, 1, 96).
L'uso dell'avorio come materiale condizione libera, è stato sepolto a Capena, probabilmente il suo luogo d'origine (C. I. L., xi, 3948). Di un collegio ...
Leggi Tutto
DALL'OGLIO (Dall'Olio, Daloli, Dalori), Gaspare
Vincenza Maugeri
Mancano notizie biografiche di questo disegnatore, incisore ed editore calcografico attivo a Bologna dal 1583 circa. Non si conoscono [...] della stampa puo essere posticipata se pur di poco".
Più tardi, nel 1593, il D. pubblicò la Deposizione dalla Croce, un'acquaforte eseguita da Orazio Farinati, riproducente in controparte un trittico di Paolo Farinati del 1573: nei quattro stati ...
Leggi Tutto
DAL BUONO (Dal Bono, Del Buono, Bono, Boni), Giorgio
Maria Cristina Casali
Figlio di Floriano e di Elisabetta Todeschi, nacque a Bologna il 16 giugno 1634. Dal padre e da D. M. Canuti ricevette le basi [...] orazione funebre composta dal conte Giuseppe Fabri in memoria del principe Orazio Farnese, pubblicata a Bologna nel 1657 presso G. B. citati (inv. n. 18.267).
Su disegno del Canuti, il D. eseguì inoltre.il più celebre ritratto di G. B. Granata, ...
Leggi Tutto
ETHOS (τὸ ἔϑος)
S. Ferri
In latino: mos, habitus, indoles moralis. È particolarità della retorica, la quale presentando varî tipi di individuo (l'iracondo, l'avaro, il pio, il rustico, il timido, il [...] ciascuno di essi (Rhetores Lat. min., Halm, 439). Così Orazio contrapporrà una fabula morata, cioè fornita di buona rappresentazione di di e.; e. che si limita a rappresentare lo stato d'animo preoccupato o anelante degli attori per voler evitare di ...
Leggi Tutto
Vedi CATONE UTICENSE dell'anno: 1959 - 1994
CATONE UTICENSE (M. Porcius Cato Uticensis)
L. Laurenzi
Pronipote di Catone il Censore, nato nel 95 a. C., fu questore nel 65, tribuno della plebe nel 62, [...] come prova la forma allungata del busto, fra l'8o e il 150 d. C. Secondo altri la forma del busto non è prova sufficiente per maior, 19) e nella Curia (Val. Max., viii, 15, 2); Orazio lo chiama intonsus (Od., ii, 15, 11). Se la parola significa " ...
Leggi Tutto
FEA, Carlo
P. Pelagatti
, Carlo Archeologo di larga fama: nato a Pigna (Oneglia), il 4 giugno 1753, morì a Roma nel 1836, il 17 marzo, e fu sepolto nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina. Venuto giovanissimo [...] , ed un'ottima edizione delle opere di Orazio. Oltre alle opere di mero interesse archeologico Atti III Congr. Studi Romani, II, Bologna 1935, pp. 230-235; G. de Angelis d'Ossat, C. F. e lo studio dei Monumenti Romani, in Rivista di Studi Liguri, Sez. ...
Leggi Tutto
UTILITAS
G. Becatti
¿ W. Koehler
1. Termine critico. - È una qualità che i Romani vogliono trovare associata alla bellezza nelle varie manifestazioni artistiche, poiché l'arte per l'arte è in teoria [...] utilitas accanto alla voluptas, concetto espresso chiaramente da Orazio (De arte poetica, 343): omne tulit il principio basilare della "ragione di stato", espressione che meglio d'ogni altra riproduce il senso di utilitas publica. Sotto Costantino ...
Leggi Tutto
FERRARO, Tommaso
Francesca Campagna Cicala
Figlio del pittore e stuccatore Antonino e fratello di Orazio, nacque a Giuliana (oggi in provincia di Palermo) verso la metà del sec. XVI: di lui non si conoscono [...] fine del Quattrocento alla Controriforma, in Storia della Sicilia, X, Palermo 1981, p. 53; A. G. Marchese, IFerraro da Giuliana, I, Orazio pittore, Palermo 1981, p. 11; D. Garstang, G. Serpotta e gli stuccatori di Palermo, Palermo 1990, ad Indicem. ...
Leggi Tutto
NORTHIA
S. de Marinis
Nome latinizzato di una divinità etrusca particolarmente venerata a Volsinii, da dove provengono numerose iscrizioni dedicatorie. Dalle fonti letterarie (Liv., vii, 13; Iuven., [...] veniva compiuta dal praetor maximus nel tempio di Giove Capitolino. Anche Orazio parla dei clavi trabales (Carm., i, 35, 17 ss.) che e ricostruzioni, restando sede di culto fino al III sec. d. C. Gli argomenti portati dal Gabrici per riconoscere N. ...
Leggi Tutto
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...