Nenci, Giuseppe
Domenico Musti
Storico del mondo antico, nato a Cuneo il 17 aprile 1924, morto a Pisa il 29 dicembre 1999. Professore di storia antica presso le università di Lecce (1960-69) e Pisa [...] iscrizioni messapiche.
L'amore di N. per la grecità d'Italia è evidente nell'iniziativa, avviata nel 1977, di mediterraneo, 1953) e l'età augustea (con lo studio di Orazio e del motivo dell'imitatio Alexandri).
bibliografia
Ίστοϱίη. Studi offerti ...
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STANZIONI (o Stanzione), Massimo
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Orta d'Atella (Napoli) nel 1585, morto a Napoli nel 1656. Essendosi occupato dapprima di lettere e di musica, si diede tardivamente [...] a Roma, quando lavorava ancora nello studio di suo padre Orazio, e cioè prima che, nel 1630, si recasse a conservati nel Museo del Prado, e di pochi altri dipinti sparsi in gallerie d'Europa, l'opera dello St. è da cercare soprattutto a Napoli: nel ...
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Cardinale, nato nel 1609 a Mondovì, morto a Roma il 28 ottobre 1674. Entrò nel 1625 nell'ordine dei cisterciensi detti fogliesi (feuillants), nel monastero di Pinerolo. L'anno seguente pronunciò i voti [...] tesi del B. con una violenta dissertazione, in cui lo tacciava d'eresia. Il B. tacque, ma la dissertazione fu da Roma ai missionarî.
La corrispondenza del B. con gran numero di dotti d'Europa è stata pubblicata da R. Sala, Epistolae selectae (Torino ...
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LUDOVISI
Giuseppe Marchetti Longhi
Antica famiglia nobile di Bologna, estintasi nel 1699 nei Boncompagni. Ebbe origine da un Bertrando di Monterenzi o Monterenzoli (così detto da un castello bolognese), [...] Zagarolo e generale di S. Chiesa. Morì nel 1640. I figli di Orazio furono Niccolò e Ludovico, questo cardinale del titolo di S. Maria in di Bologna e nel 1645 comandante della flotta pontificia d'Innocenzo X contro i Turchi nella guerra di Candia, ...
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Nato il 17 agosto 1833 ad Arezzo, morto a Roma il 4 agosto 1908. Fu preside di liceo a Livorno e a Roma, poi passò al Ministero della pubblica istruzione, dov'ebbe uffici varî, fino a quello di direttore [...] il piccolo cenacolo degli Amici Pedanti. Ma l'opera di critico e d'artista svolta più tardi dal C. dimostra che egli, pur tenendo fede Poesie e di alcune versioni da poeti inglesi e da Orazio curò un'edizione completa (Bologna 1903). Alcune sue pagine ...
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Scrittore francese, nato circa il 1515 ad Arnay-le-Duc in Borgogna, morto circa il 1544. Studiò ad Autun; giovine, lavorò nel centro librario di Lione, soprattutto col Dolet per i Commentarii linguae latinae [...] autore immagina una discesa di Mercurio ad Atene, e tutta una serie d'incontri e di conversazioni, strane e oscure (il quarto dialogo si de la Queste d'amitié (versione del Lysis platonico), una parafrasi della prima satira di Orazio, un'imitazione in ...
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SAXO Grammaticus
Fausto Ghisalberti
Storico danese, nato nel Seeland verso il 1150. Il padre e il nonno avevano combattuto nelle guerre dei re danesi; e di sé egli stesso narra d'avere goduto il favore [...] Rufo, non solo, ma di avere familiari poeti come Orazio, Boezio, Prudenzio, tanto da riuscire a dare veste poetica ; C. Knabe, Einleitung zu ein Ausg. d. dän. Gesch. des S., Torgau 1912; M. Manitius, Gesch. d. latein. Liter. d. M. A., III (1931), pp. ...
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NOSSIDE (Νοσσίς, Nossis)
Camillo Cessi
Poetessa greca di Locri d'Italia, fiorì nel primo quarto del secolo III a. C., dacché ricorda la morte di Rintone, vissuto sotto il prímo Tolomeo, e la vittoria [...] per cui la poetessa stessa si vanta di essere quasi la Saffo d'Italia (Anth. Pal., VII, 718).
Tale confronto con la per la Sic. Or., 1919-20, p. 280 seg.; G. Pasquali, Orazio lirico, Firenze 1920, pagina 405; E. Bignone, l'epigramma greco, Bologna ...
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Pittore, nato a Ferrara nel 1569, morto ivi nel 1632. Fanciullo, entrò nella bottega del Bastaruolo, e all'influenza di questo primo debole maestro si collega il quadro con S. Tommmso d'Aquino, in San [...] chiesa della Trinità; alla quale successe probabilmente il Festino d'Assuero pel refettorio di S. Salvadore, ora sulla porta Angelo della Galleria nazionale di Roma, sono rivendicati a Orazio Gentileschi. L'oscillazione fra le varie tendenze, e ...
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Uno degli spiriti più rappresentativi della Colombia, nato a Bogotá il 10 novembre del 1843 e morto ivi il 5 agosto del 1909. Figlio del grande J. E. Caro, ne continuò la tradizione nel campo delle lettere [...] , scrittore, critico e filologo un senso di equilibrio e d'intima persuasione. La sua vita fu dedicata a organizzare il assiduo e traduttore felice di poeti latini, soprattutto di Orazio e di Virgilio: di quest'ultimo diede una versione completa ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...