L'antica Antium, città dei Volsci, era situata sul mare a circa 50 chilometri da Roma, con la quale era congiunta per mezzo di una strada particolare, detta Anziatina, che si staccava dall'Appia presso [...] del luogo era la dea Fortuna, che aveva un tempio ricordato da Orazio (Carm., I, 35) ed era celebre per il suo oracolo.
Nerone migliorato poi da Benedetto XIV, il paese, detto perciò Porto d'Anzio, era ancora, al principio del sec. XIX, soltanto ...
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Oppido del Sannio sulla via Appia; di esso l'Itinerario Gerosolimitano (610) distingue espressamente la civitas e la mansio Caudiis dando la distanza d'un miglio da Benevento. La città sannitica portava [...] e raggruppate intorno a questa le Caudii cauponae di Orazio. Caudio dopo le guerre sannitiche, fu città di Napoli, XIV, p. 33 segg.; J. Kromayer, Drei Schlach en, in Abhandlungen d. Sächs. Akademie, Phil.-hist. klasse, XXXIV, v (1921), p. 60 segg.; G ...
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. È l'ultima delle grandi biblioteche romane uscite integre dalle case principesche in cui s'erano formate e fa parte oggi, come la Ottoboniana, la Barberiniana ed altre, della Vaticana. Era stata raccolta, [...] di Benevento intorno agli usurai, del sec. XVI. Tra i mss. d'età umanistica o posteriore abbondano i testi classici latini (190 codd.: Cicerone, Ovidio, Virgilio, Orazio, Sallustio, Giovenale, Plinio) e italiani (254 codd.: Dante, Petrarca, Boccaccio ...
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Compositore di scuola romana, nato a Città di Castello nel 1595. A Roma, tra il luglio 1626 e il maggio 1628, fu dapprima maestro della cappella musicale di S. Giovanni in Laterano, nel qual tempo diede [...] nella musica chiesastica, a rappresentare, con Paolo Agostini, Orazio Benevoli e Mazzocchi il giovane, il passaggio dallo stile delle quattro di prammatica. L'apparizione di questa forma d'arte, il cui effetto proviene dal gioco delle falangi corali ...
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Pittori romani. Di Luigi, nato circa il 1750, accademico di San Luca, si sa solo che fu uomo modesto e pio, intimo del Canova, e che dipinse pel Quirinale un quadro a olio, Orazio Coclite, e uno a tempera, [...] Murray dipinse il Doge Enrico Dandolo che in San Marco giura d'andar crociato, pel conte Lützow, una Giovane albanese che inseguita , cioè, una fila di dragoni a cavallo, poi un carro d'acqua per inaffiar la strada, poi il quadro sulle spalle dei ...
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Nacque a Montpellier il 12 gennaio 1767; morì il 5 settembre 1829 nella sua terra di Bécheville. Nel 1784 il padre gli acquistò la carica di "commissaire provincial des guerres" in Linguadoc. Una sua lettera, [...] L'opera diede luogo subito a discussioni tra noi (D. Tiepolo, Discorsi sulla storia veneta, cioè Rettificazioni di Parigi 1817). Lasciò, con altri minori lavori poetici, una traduzione completa di Orazio (anno XII, voll. 4, in-8) e un poema in 6 ...
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Nacque nel 1697 nel castello di Chamrond e morì a Parigi nel 1780. Manifestò giovanetta un intelletto precoce e spregiudicato, che invano il Massillon tentò di piegare alla religione. Andata sposa nel [...] del conversare scettico e ironico, e piacque al reggente, Filippo d'Orléans, il quale la volle fra le commensali ai famosi pareva chiusa la sua vita, un giovane letterato inglese, Orazio Walpole, le accendeva una senile passione, la più profonda ...
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Divinità dell'antica Grecia, dispensatrici di tutto ciò che nella natura, nella vita e nei costumi degli uomini è grazia e bellezza. Il loro nome si faceva derivare da χαρά (gioia, ciò che dà gioia); e [...] le dee che, avendo sede presso Apollo Pizio dall'arco d'oro, cantano eterne lodi al padre dell'Olimpo. Ed esse a quello di Afrodite, esse compaiono con pochi e leggieri abiti (cfr. Orazio, Carm., I, 30, 6: solutis zonis), o addirittura nude, onde il ...
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KRASICKI, Ignacy
Giovanni Maver
KRASICKI, Ignacy - Poeta polacco, nato a Dubieck sul San il 3 febbraio 1735, morto a Berlino il 14 marzo 1801. Dai genitori, appartenenti all'alta, ma finanziariamente [...] vi mancano influenze di scrittori antichi e moderni (Omero, Orazio, Ariosto, Boileau, La Fontaine, Rousseau, Defoe), che più diretto contro l'ignoranza e il supino accogliere la moda d'oltre confine (gallomania settecentesca!) è portato dal K. nelle ...
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. Una serie di vocaboli greci e latini (χειρόμακτρον, ἐκμαγεῖον, mantele, mantilium, mappa, mappula, gausape, facitergium, manutergium, manumundium, orarium, sudarium, linteum) designano promiscuamente [...] le mani e il viso, adoperata anch'essa nei pasti. Sembra essere stata d'un tessuto più grossolano della mappa (Varrone, Lingua lat., VI, 85; , 73; Luc., Sat., XXI, 9; Ov., A Amat., II, 300; Oraz., Sat., II, 8, 11; Marz., XIV, 152).
A volte - come nel ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...