Aristippo è il fondatore della scuola cirenaica. La cronologia della sua vita è assai incerta. Non conosciamo né l'anno della sua nascita, né quello della sua morte; sappiamo tutt'al più, da alcune fonti, [...] a sé le cose, non sé alle cose, come direbbe Orazio: la ἐγκράτεια, la σωϕροσύνη eroica, che Socrate avea conservata sempre essa non soltanto sa calcolare il valore e le conseguenze d'ogni piacere, ma ci procura buone disposizioni di spirito e ...
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PASQUINO e PASQUINATE
Vittorio Rossi
. Pasquino è l'avanzo d'un gruppo marmoreo della prima età ellenistica (secolo III a. C.), che rappresentava o Menelao col corpo di Patroclo o Aiace col corpo di [...] muri circostanti.
Dal mondo classico (basterà citare l'oraziano "mediocribus esse poetis - Non homines, non di, non concessere columnae": Orazio, Ars, 372-73) il Rinascimento aveva ereditato il costume d'affiggere versi a statue, a muri, a pilastri ...
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Nacque il 1° maggio 1672, da famiglia di tradizioni ecclesiastiche: il fratello della madre fu vescovo di Bristol; il padre, Lancelot, passati in sedi minori i primi gradi della gerarchia, intorno al 1676 [...] d'antichità classica; vedeva il paesaggio, osservava i costumi attraverso citazioni da Virgilio, Orazio rovinare la malferma salute. Il vanto che A. si attribuisce, d'aver liberato la cultura e il sentimento dalla pedanteria, è sostanzialmente giusto ...
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. Ordine religioso fondato a Milano verso il 1530 da S. Antonio Maria Zaccaria, gentiluomo cremonese (1502-1539), e da due nobili milanesi, Bartolomeo Ferrari e Giacomo Antonio Morigia, che si erano prefissi [...] la parola e con l'esempio lo spirito religioso fra il popolo e d'aiutare i vescovi nella riforma del clero. Con un breve del 18 sugl'inizî del Seicento essa contava collegi in quasi tutte le regioni d'Italia. In Roma aveva S. Carlo a' Catinari e S. ...
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Si chiama così la parte media della valle dell'Avisio: il confine settentrionale, verso la Val di Fassa (v.), che è il tronco superiore dell'Avisio, è segnato dalla sezione angusta e poco abitata tra la [...] , limitato a E. dall'uniforme catena del Lagorai, parallela alla Cima d'Asta; a O. dal gruppo dolomitico del Latemar e da quelli porfirici artisti locali, che si inizia, se non con Orazio Giovanelli e con Francesco Furlanel, con Giuseppe Alberti ( ...
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Scrittore romeno, nato a Bacău in Moldavia nel 1819 (secondo il Bogdan-Duică); secondo altri, nel 1821. Malsicuri sono anche il mese e il giorno: il 14 giugno (secondo N. Iorga), più probabilmente però [...] dramma romantico in versi, ispirato dalla storia nazionale, tuttora rappresentabile; f) Fântâna Blanduziei (1884), pure in versi, d'argomento romano (la vita di Orazio); g) Ovidiu (1890), in versi, che ci mostra la tragica fine di Ovidio in riva all ...
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VALERIO Flacco (C. Valerius Flaccus Setinus Balbus)
Cesare Giarratano
Poeta latino, forse nato a Sezze, nella Campania. Della sua vita si sa solo quello che si ricava dal suo poema, cioè che apparteneva [...] con l'eroe nel bosco sacro a Marte e rapisce il vello d'oro dopo avere addormentato il drago che lo custodiva. Gli Argonauti imitò specialmente Virgilio, ma anche Ovidio, Lucano, Properzio, Orazio, e altri ancora: fra i Greci soprattutto Omero. ...
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Villaggio dell'Egitto, posto a 24 km. a NE. di Alessandria, cui lo unisce la ferrovia, e a breve distanza da un antico ramo del Nilo, oggi abbandonato, che dalla città di Canopus prendeva il nome di canopico. [...] sfuggito alla vigilanza della squadra inglese comandata da Orazio Nelson, Bonaparte, informato che la squadra navale fosse stato veduto il segnale. Il Villeneuve mancava di spirito d'iniziativa: la sua inerzia durante le prime quattro ore della ...
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Comune della provincia di Roma, sui Colli Albani, tra il 15° e il 16° miglio della Via Appia. Occupa una posizione del tutto singolare, su uno sprone formato da una colata di lava del Vulcano Laziale ricoperta [...] per la sua posizione sull'Appia, quantunque Orazio la chiami hospitium modicum. Nel Medioevo appartenne 1926, p. 377.
Per la battaglia di Aricia: Livio, II, 14, 5 seg.; Dionigi d'Alic., V, 36; Festo, pp. 486-7; Lindsay, School. Cruq. Horat. Sat., II ...
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PULCINELLA (in dialetto napoletano Pullecenella o Pulleceniello)
Fausto Nicolini
Anche di Pulcinella, alla stessa guisa di Arlecchino (v.), si sono fantasticate genealogie favolose; e, come nel "tipo" [...] cognome, che dalla fine del secolo XIII s'incontra in più d'un documento. Notevole altresì che anche Pulcinella, come Arlecchino, finì almeno in parte) dal comico Antonino Passante detto Orazio il Calabrese e appartenuti già ad Annibale Sersale conte ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...