Poeta inglese nato tra il 1340 e il 1345 morto nella seconda metà del 1400 (la data 25 ottobre sulla tomba in Westminster Abbey fu posta da Nicholas Brigham nel 1556, s'ignora con quale fondamento; in [...] oggi l'opinione che la redazione A sia posteriore).
Le prime tracce d'influsso italiano nel Ch. si trovano nel Compleint of (o unto erronea interpretazione di un verso dell'Ars poetica di Orazio (Troiani belli scriptorem, maxime Lolli). Un altro ...
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Nato a Rouen il 6 giugno 1606 e morto a Parigi il 30 settembre 1684. Studiò nel collegio dei gesuiti dal 1615 al 1622: furono studî sereni e serî da cui il C. derivò forse quella singolare predilezione [...] entrambe dal teatro spagnolo: la prima dalla Verdad sospechosa di Juan d'Alarcón la seconda da Amar sin haber á quien di Lope de (1653); conobbe la Medea di Lodovico Dolce, probabilmente l'Orazia dell'Aretino, e non può essere soltanto un caso che ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] dei suoi c. più grandi e universali, Virgilio e Orazio). In tutta la storia della letteratura occidentale si suole università "dovrebbero servire a far capire che nessun libro che parla d'un libro dice di più del libro in questione; invece fanno ...
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TEATRO (XXXIII, p. 353; App. II, 11, p. 948)
Raul RADICE
Il teatro di prosa. - Mai come nell'ultimo decennio, in tutto il mondo, alla disamina, agli scritti, alle polemiche di cui è oggetto l'attività [...] una frequenza che ha suggerito l'idea non tanto paradossale d'esser sinonimo di vitalità. La cosiddetta crisi altro non sarebbe (il Piccolo Teatro di Roma, retto dal 1947 al 1954 da Orazio Costa, non poté mai far calcolo su appoggi comunali) e vita ...
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VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] Arpino e il giovane Pietro da Cortona, tutti in certo modo d'una stessa scuola, ma totalmente diversa dalla sua; e diede pure commissioni ad Orazio Gentileschi, al Guercino e a Massimo Stanzioni, e anche ai due francesi Poussin e Valentin, sì opposti ...
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SALISBURGO (A. T., 56-57)
Antonio Renato TONIOLO
Hans TIETZE
Antonio Renato TONIOLO
Giuseppe GABETTI P. H. J. M. * Heinrich KRETSCHMAYR
Città dell'Austria, capitale dell'omonimo paese confederato [...] 1628 l'attuale duomo si eseguì la grande messa di Orazio Benevoli da Roma (oggi riedita, insieme con altre musiche sugli Alti Tauri.
Col regime delle precipitazioni è legato quello dei corsi d'acqua, che, come il Salzach (modulo medio annuo mc/s 225 ...
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. Se la specialissima condizione in cui gli ebrei si trovano fin dall'inizio della loro dispersione nel mondo (v. diaspora) ha provocato ovunque e in tutti i tempi l'avversione, manifestatasi in forme [...] orientali, venuti a stabilirsi nella capitale; citeremo tra questi Orazio, Tacito, e Giovenale (Sat., XIV, 96-106): Jesu Christi, III, 3ª ed., Lipsia 1898; Th. Reinach, Textes d'auteurs grecs et romains relatifs au Judaïsme, Parigi 1895; J. Juster, ...
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. È una tecnica speciale dell'arte metallica, per la quale si ottiene un effetto policromo mediante l'incrostazione di diversi metalli. Il nome proviene da ‛Agiam, nome della Persia presso gli Arabi, e [...] l'incisione prevale sull'intarsio, e finiscono col prevalere i motivi figurati (p. es. ritratti d'imperatori romani) e mitologici. Sono della metà del '500 quell'Orazio Fortelezza di Sebenico, che ha firmato uno di tali oggetti esistente a Londra, e ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] al tipo del madrigale drammatico del Monteverdi e di Orazio Vecchi. Il Prunières, che ha studiato con essa nel suo Dictionnaire de Musique: "La mode des cantates nous est venue d'Italie, comme on le voit par leur nom qui est italien... Les cantates ...
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SALLUSTIO, Gaio Crispo (C. Sallustius Crispus)
Gino Funaioli
Storico romano, un Sabino di Amiterno, nato nell'86 a. C. e morto secondo ogni verosimiglianza nel 35, quattro anni prima di Azio. La sua [...] vi accennava invece secondo gli scolî pseudoasconiani ad Orazio in una biografia di Sallustio, cosa troppo naturale la corruzione e trionfa l'ambitio, l'avaritia, la luxuria; qui il sistema d'idee che è di S. ha la sua piena conferma nei fatti, e da ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...