Grammatico latino (prima metà sec. 2º d. C.). Scrisse: una Ars grammatica; uno scritto polemico De Caeselli erroribus contro il grammatico suo contemporaneo Cesellio Vindice; un trattatello De orthographia, [...] giunto a noi, diviso in quattro parti, con esempî e critiche a opinioni di altri; e un commento a Orazio. ...
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Letterato italiano (Castelfiorentino 1864 - Roma 1917), prof. (dal 1896) di letteratura italiana a Firenze, accademico della Crusca, fondatore della Società storica della Valdelsa. Gli scritti suoi più [...] importanti sono raccolti in Saggi letterari (1898); notissimo il Manuale della letteratura italiana (1892, e poi numerose edizioni) compilato in collab. con A. D'Ancona. Fu anche sindaco di Firenze (1915-17). ...
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Regista italiano (Roma 1911 - Firenze 1999); allievo dell'Accademia naz. d'arte drammatica, si perfezionò a Parigi con J. Copeau. Nel 1948 ha fondato il Piccolo Teatro della città di Roma che ha diretto [...] (1979) e a Bari la Scuola di espressione e interpretazione scenica (1986). Tra le sue innumerevoli regie: il Mistero di S. D'Amico dalle laudi drammatiche (1939); drammi di Pirandello (dai Sei personaggi, 1948, a Così è se vi pare, 1989); Copeau (Il ...
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Pittore (Roma 1578 circa - ivi 1616). Fu tra i primi e più originali seguaci del Caravaggio. Soggiornò lungamente in Spagna, dove portò i modi caravaggeschi e dove subì l'influsso del Greco, e di B. Carducci; [...] in Italia (1602 circa) eseguì molte opere di pittura e d'incisione. Oltre la Madonna con s. Francesco a Sezze Romano (1608), si ricordano il David della Galleria Borghese e la Sacra famiglia con s. Anna, della Gall. naz. d'arte antica di Roma. ...
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Avvocato e uomo politico italiano (San Remo 1875 - ivi 1920); socialista, nel 1893 fu condannato al confino. Sindaco di San Remo (1906) e deputato (1913), dopo il congresso di Ancona (aprile 1914) dovette [...] di uscire dalla massoneria. Fu tra i fondatori del fascio parlamentare di difesa nazionale e fece parte della Commissione d'inchiesta parlamentare sulla sconfitta di Caporetto. Nel 1919 fu eletto deputato nelle liste del blocco liberaldemocratico. ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] di tre comete nell'anno 1618 fece scrivere a padre Orazio Grassi una Disputatio astronomica, in cui attaccava il sistema per quanto poi gli Stati decretassero e inviassero a G. una collana d'oro in premio, G. la rifiutò cortesemente e ne ebbe lode ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] metro l'esempio, se non proprio il modello, di Orazio. Cominciò ad adunarle in "opus epistolare", nel 1350; in insieme con l'Invectiva di G. Hesdin, da E. Cocchia, in Atti R. Acc. d'archeol. e lett. di Napoli, n. s., VII (1920).
Le "Rime sparse". - ...
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TASSO, Torquato
Umberto BOSCO
Da una nobile famiglia bergamasca, le cui prime notizie sicure risalgono al sec. XIII, nacque T. a Sorrento da Bernardo (v.) e da Porzia de' Rossi l'11 marzo 1544. Ebbe [...] ottobre. All'Apologia seguiva una scrittura di Orazio Ariosto, pronipote del poeta, che difendendo il A. Solerti, Dei manoscritti di T. T. falsificati dal conte M. A., in Giorn. stor. d. lett. ital., XIV, 1889, p. 102 segg.); L. Frati, T. T. in musica ...
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LETTERATURA (dal lat. litteratura, calco del greco γραμματική; fr. litteraiure; sp. literatura; ted. Literatur; ingl. literature)
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Raffaele CORSO
Designò in origine [...] straniere è impossibile forse a trovarsi". Chi vuol intendere Orazio dovrà tenere in primo luogo conto dei Greci, né il craal o la moltitudine che è esterrefatta per la morte d'un suo membro colpito dalla saetta.
Non sono pochi i primitivi ...
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PAOLO III Papa
Giuseppe Paladino
Alessandro Farnese nacque, secondo i più, a Canino nel febbraio 1468 da Pier Luigi e da Giovannella Caetani. Da principio pensava di avviarsi alla carriera diplomatica [...] alle tendenze accentratrici monarchico-assolutiste di P. III, come d'ogni altro sovrano moderno.
Grave e non del tutto infondata Camerino e una somma di danaro, mentre Castro fu concessa a Orazio, altro figlio di Pier Luigi, che viveva in Francia e ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...