Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] of the North (1922; Nanouk o Nanuk l'eschimese) senza avere in tasca un appunto preso la sera prima; e DzigaVertov assorto nei suoi stravaganti montaggi di immagini avrà pur avuto, accanto alla moviola, una 'scaletta' o un promemoria scritto. Troppo ...
Leggi Tutto
Majakovskij, Vladimir Vladimirovič
Ornella Calvarese
Poeta, drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, sceneggiatore, pittore, cartellonista e giornalista russo, nato a Bagdadi (Georgia) il 7 luglio [...] teatrale, 1913; trad. it. 1958, in Opere, 7° vol., 1980³, p. 342).
M. si appassionò poi alle teorie di DzigaVertov e di Sergej M. Ejzenštejn, nonché a Chaplin e alle comiche americane e, ispirandovisi, scrisse per il Fotocinecomitato panucraino, tra ...
Leggi Tutto
Brik, Osip Maksimovič
Pietro Montani
Teorico russo della letteratura e del cinema, sceneggiatore, nato a Mosca il 16 gennaio 1888 e morto ivi il 22 febbraio 1945. Fu tra i protagonisti del movimento [...] di un cinema senza intreccio narrativo, assai vicina al progetto di un cinema non-recitato avanzato e in parte realizzato da DzigaVertov negli anni Venti. In entrambi i casi, del resto, lo sfondo più generale è quello della condanna decretata dai ...
Leggi Tutto
Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] "cinema senza intreccio (bessjužetnoe kino)", di cui portava a esempio le geometrie e i parallelismi compositivi di DzigaVertov. Solo occupandosi di Ejzenštejn, infine, Šklovskij avrebbe sciolto per sempre la sua riserva circa l'artisticità del ...
Leggi Tutto