Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] "cinema senza intreccio (bessjužetnoe kino)", di cui portava a esempio le geometrie e i parallelismi compositivi di DzigaVertov. Solo occupandosi di Ejzenštejn, infine, Šklovskij avrebbe sciolto per sempre la sua riserva circa l'artisticità del ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] (Bazin è criticato da Pascal Bonitzer e Serge Daney), sul cinema cinese e su J. Ivens. Intanto Godard lavorava con il Gruppo DzigaVertov, e il suo Tout va bien (1972; Crepa padrone, tutto va bene) fu proposto a modello nel quadro del discorso su ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] set ma come realtà da filmare ha invece particolare importanza nel documentario, soprattutto con alcuni grandi maestri come DzigaVertov, Robert J. Flaherty, Joris Ivens e John Grierson, che hanno creato almeno quattro differenti tendenze. Mentre ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] sul terzo numero della rivista "Lef" (lo stesso in cui comparve il manifesto programmatico dei Kinoki, Cineocchi, di DzigaVertov). Vi si teorizzava la totale indipendenza dei singoli elementi della forma teatrale e, insieme, il movimento compositivo ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] un'a. c. (per la quale v. avanguardia sovietica) di cui vi sono tracce nei film di Lev V. Kulešov, DzigaVertov, Sergej M. Ejzenštejn e altri.Un ultimo capitolo dell'avanguardia storica comprende tutte quelle ricerche nel campo della visualità che ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] , sorta di cinegiornali politici autoprodotti e girati in forma collettiva.Godard con la formazione del Gruppo DzigaVertov avrebbe intensificato il carattere politico-militante, già presente nel suo cinema, realizzando film come Pravda (1969 ...
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Pudovkin, Vsevolod Illarionovič
Ornella Calvarese
Regista, attore, sceneggiatore, scenografo e teorico del cinema russo, nato a Penza il 28 febbraio 1893 e morto a Dubulta (Riga) il 30 giugno 1953. [...] Fu, insieme a Lev V. Kulešov, Sergej M. Ejzenštejn e DzigaVertov, uno dei primi teorici a concentrare le proprie riflessioni sulla questione del montaggio che usò secondo un percorso del tutto originale. Appartenne infatti a quella generazione di ...
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Scientifica, cinematografia
Virgilio Tosi
Negli ultimi decenni del 20° sec. l'espressione cinematografia scientifica ha assunto significati più ampi rispetto al passato, quando si riferiva a film di [...] ricordano altresì alcuni autori e scuole che si sono caratterizzati per un approccio educativo e/o scientifico: il sovietico DzigaVertov con la sua teoria del 'cineocchio' (Kinoglaz, 1924, Cineocchio) e i suoi documentari ispirati a una drammaturgia ...
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Industriale, film
Serafino Murri
Per film documentario industriale (o film tecnico-industriale), si intende una forma di documentazione e informazione interna al mondo del lavoro, della produzione e [...] cinegiornali Kinonedelija (1918-19, Settimana cinematografica) e Kinopravda (Cineverità o "Pravda" cinematografica), fondato nel 1922, dove DzigaVertov mise a punto una grande varietà di tecniche di ripresa dell'attività lavorativa e delle macchine ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] Anche i primi scritti di Lev V. Kulešov e le sue prove di montaggio, e più ancora i pro-grammi di DzigaVertov e gli esperimenti del 'cineocchio', nonché le ricerche teoriche e pratiche del primo Sergej M. Ejzenštejn, si collocano sul versante della ...
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