Rinascimento, arte del
Caterina Volpi
L’uomo al centro del mondo
La grandezza del Rinascimento consiste nello spirito di conquista che spinse l’uomo a compiere ricerche e scoperte in tutti i campi del [...] per lo sviluppo del Rinascimento italiano erano giunti dalle culture nordiche, grazie all’arrivo in Italia di artisti come Albrecht Dürer e di opere dei fiamminghi Jan van Eyck e Rogier van der Weyden (fiamminga, arte).
L’anatomia e la prospettiva ...
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CINCANI, Benedetto (Benedetto Montagna)
Lucio Grossato
Figlio del pittore vicentino Bartolomeo e di Paola Crescenzio, veiliva chiamato e si firmava Montagna anche lui. Come il padre fu pittore, ma anche [...] incisori dell'Italia settentrionale di questo tempo, prende le mosse dalla tecnica mantegnesca, aggiornandosi successivamente sulle stampe del Dürer (Pittaluga, 1928, p. 108), e trae gran parte dei, suoi motivi dalle opere del padre. Quando firma, lo ...
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BALASSI, Mario
Renzo Chiarelli
Nacque a Firenze nel 1604, e fu affidato in giovane età, per la sua educazione artistica, a Iacopo Ligozzi, veronese attivo in Firenze. Morto il maestro, passò alla scuola [...] granduchessa Vittoria di Toscana) e un Ritratto di Ferdinando II in veste di san Giorgio,"imitando la maniera del Dürer" (Baldinucci; i dipinti attualmente non sono reperibili). Esiste tuttora un suo Autoritratto nella Galleria degli Uffizi (n. 1762 ...
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BARTOLOMEO Veneto
Elena Bassi
Pittore attivo nella prima metà del sec. XVI nel Veneto ed in Lombardia. Alcuni suoi quadri, firmati, datati e postillati ci forniscono le uniche notizie biografiche certe [...] ma anche Alvise Vivarini e Cima da Conegliano e Antonello da Messina, Luca di Leida e Iacopo dei Barbari ed Alberto Dúrer hanno visibilmente destato il suo interesse: sono tutti pittori di primo piano, dai quali B. assorbe per lo più elementi vistosi ...
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BARCA, Pietro Antonio
Rossana Bossaglia
Milanese, se ne ignora la data di nascita. La prima notizia della sua attività è relativa al progetto per le Nuove Carceri (o Palazzo di giustizia) di Milano [...] anonimo spagnolo, Escuela de Palas (Milano 1620); i disegni di figura sembrano desunti per lo più, e maldestramente, dal Dúrer (Comolli). Il Baroni (1941) nomina anche un'altra pubblicazione del B., Elementi di figura e di architettura (Milano 1612 ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] la sesta parte della lunghezza totale del corpo; secondo l'Alberti, pari a ses pedes, sessanta unceolae e seicento minuta; per Dürer uguale a sette teste se di tipo A, di otto se di tipo B, e via misurando. La teoria delle proporzioni, armonicamente ...
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Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] dappertutto a prezzi modici, sono un tipico esempio di massificazione di un'opera d'arte originale. Le mani in preghiera di Dürer evocanti la pietà religiosa e fuse in vetro smerigliato, la sagoma della gondola veneziana che fa pensare a Casanova, le ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] l'altro, dove compare anche la Maddalena, è da identificarsi con il dipinto ora a Brera, eseguito per il "nipote del gran Durero", il figlio di quel fratello, Andreas o Hans, che fu attivo a Milano (lettera di David de Marchello a W. Pirckheimer del ...
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Fumetto
Marco Bussagli
Fumetto è il termine con cui si indica la nuvoletta contenente frasi o battute di dialogo, attribuite (per lo più facendole uscire come fumo dalla loro bocca) ai personaggi raffigurati [...] , che mostra un vero e proprio repertorio di nasi), e successivamente ripresa da artisti cultori di anatomia, come A. Dürer, si svilupperà tuttavia nel corso del Seicento e nell'ambito della scuola dei Carracci, secondo principi e scopi in parte ...
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DE PIAN (del Pian, dal Pian), Giovanni Maria
Egidia Coda
Figlio di Tommaso e di Giustina Butio, fu il capostipite di una famiglia di artisti, incisori e litografi attiva a Venezia nella seconda metà [...] s. Orsola, incisioni dei fregi di D. Campagnola nel chiostro di S. Giustina a Padova (Civico Museo Correr), opere del Dúrer, del Veronese, del Reni, con soggetti pastorali, quali la serie ispirata a F. Londonio (Pin. Querini Stampalia) e con figurine ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
rame
s. m. [lat. tardo aeramen, der. di aes aeris «rame, bronzo»]. – 1. a. In chimica, elemento di simbolo Cu (dal nome lat. cuprum, der. di aes Cyprium «bronzo di Cipro»), peso atomico 63,55, numero atomico 29, metallo di colore rosso caratteristico,...