Reti neurali
100.000.000.000 neuroni, 700.000.000.000.000 sinapsi per costruire un pensiero
Modelli interpretativi dei circuiti neuronali
diPaolo Del Giudice
13 luglio
Al Dartmouth College, nel New Hampshire, [...] una collezione di saggi a cui aveva dato un titolo significativo e impegnativo: La fisica della mente. Questa sensazione di déjà-vu ha un fondamento storico. In effetti da quando, agli inizi del Novecento, lo studio quantitativo del cervello e dei ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] 'evoluzione, che è per l'appunto il fatto che genera la sensazione del time gap.
r) Il déjàvu. Il fenomeno del déjàvu (v.) è la caratteristica di certi segmenti dell'esperienza quotidiana, fortunatamente non frequenti, di apparire come meccaniche ...
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La televisione generalista commerciale, il broadcasting, che ha profondamente condizionato la vita politica nei sistemi democratici del 20° sec. (personalizzazione, aumento dei costi della comunicazione [...] negli Stati Uniti durante la guerra in ῾Irāq, ha anzi aperto il nuovo secolo riproponendo a sorpresa qualcosa di molto déjàvu sulle vecchie frequenze dell’etere, ossia una radicale partigianeria.
Nel frattempo, in quasi tutta l’Europa, le aziende di ...
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Neuroscienze. Basi biologiche delle emozioni
Kevin S. LaBar
Joseph E. LeDoux
L'emozione rende la vita degna di essere vissuta e rappresenta uno degli stati mentali più caratteristici di Homo sapiens. [...] di una crisi epilettica è la paura, spesso accompagnata da disturbi viscerali, pallore, allucinazioni e ricordi episodici o déjà-vu. Spesso i cambiamenti che intervengono nell'espressione del volto o nell'intonazione della voce all'inizio della crisi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La descrizione dell’universo metropolitano, se da un lato eredita dalla letteratura [...] quadro urbano degli anni Trenta si dispiega così minuziosamente al lettore, mentre Ricardo si destreggia tra le impressioni di déjàvu e le trasformazioni della Storia, la minaccia della prossima dittatura di Salazar.
In ultimo, una città non scritta ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] dei generi di tradizione hollywoodiana sembra assumere le sfumature allucinate dell'incubo, mentre la riscrittura e l'uso del déjavu si confermano tra i principali elementi alla base del loro stile eterodosso, in cui risultano frequenti gli omaggi ...
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Campanile, Achille
Arnaldo Colasanti
Scrittore, giornalista, commediografo, soggettista e sceneggiatore, nato a Roma il 28 settembre 1899 e morto a Lariano (Roma) il 4 gennaio 1977. Le sue opere sono [...] far godere capziosamente della possibile assurdità alla base di qualsiasi rapporto umano. Le strutture potevano apparire persino forme di déjàvu: commedie degli equivoci (con annessi doppi sensi e travestimenti, come in La zia di Carlo); scenette da ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] pp. 40-41; The reasons of art, a cura di C. McCormick, Ottawa 1986; M. Perniola, Presa diretta, Venezia 1986; F. Torres, Déjàvu. Post et néo-modernisme: le retour du passé, Parigi 1986; R. Barilli, Il ciclo del postmoderno, Milano 1987; E. Beaucamp ...
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PSICOBIOLOGIA
Alberto Oliverio
(App. IV, III, p. 86)
La p. o biologia del comportamento è una disciplina ibrida, che rappresenta il punto d'incontro di diverse discipline e tradizioni sperimentali: [...] con epilessia temporale: in questi pazienti, soprattutto prima dell'accesso epilettico, sono usuali sensazioni di déjàvu, allucinazioni, paura, rabbia, illusioni e sensazioni connesse alla sessualità. In molti pazienti queste sensazioni erano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] ’; l’idea, quindi, della ripetitività dell’esperienza storica, dello svolgimento del corso storico come perenne ripetersi di un déjàvu, sul quale si poteva anche meglio fondare l’idea del magistero della storia; l’idea, infine, della naturalità ...
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deja-vu
déjà-vu ‹deˇ∫à vü› locuz. fr. (propr. «già visto»), usata in ital. come s. m. e agg. – 1. s. m. In psicologia, tipo di paramnesia (detta anche falso riconoscimento) consistente nella sensazione illusoria di aver già visto una certa...
visto
agg. e s. m. – È il part. pass. di vedere, più com. e più pop. della forma veduto (v.). 1. Con valore di participio: Quasi in un tratto vista, amata e tolta Dal fero Pluto, Proserpina pare (Poliziano); vista e gradita, clausola con cui,...