Attrice cinematografica e teatrale inglese (n. Londra 1937). Interprete dal volto scarno, R. ha sempre rifiutato ogni tentazione divistica volendo offrire di sé stessa un'immagine di donna volitiva, sicura [...] The charge of the light brigade (I seicento di Balaclava, 1968); Howards end (Casa Howard, 1992); Little Odessa (1994); Déjàvu (1997); Mrs. Dalloway (1997); Deep impact (1998); Girl, interrupted (1999); The pledge (2001); Venus (2006); Evening (2007 ...
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Drammaturgo e sceneggiatore inglese (Londra 1929 - Shrewsbury, Shropshire, 1994). Attraverso la sua scrittura e la forza dirompente dei suoi personaggi, soprattutto maschili, mossi da frustrazioni e rabbia [...] Rome (1973); The end of me old cigar (1975); Try a little tenderness (1978); God rot Turnbridge Wells! (1985); Déjàvu (1991). Come sceneggiatore ha firmato tra l'altro Tom Jones (1964); ha inoltre adattato moltissime opere proprie e altrui per il ...
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Campanile, Achille
Arnaldo Colasanti
Scrittore, giornalista, commediografo, soggettista e sceneggiatore, nato a Roma il 28 settembre 1899 e morto a Lariano (Roma) il 4 gennaio 1977. Le sue opere sono [...] far godere capziosamente della possibile assurdità alla base di qualsiasi rapporto umano. Le strutture potevano apparire persino forme di déjàvu: commedie degli equivoci (con annessi doppi sensi e travestimenti, come in La zia di Carlo); scenette da ...
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deja-vu
déjà-vu ‹deˇ∫à vü› locuz. fr. (propr. «già visto»), usata in ital. come s. m. e agg. – 1. s. m. In psicologia, tipo di paramnesia (detta anche falso riconoscimento) consistente nella sensazione illusoria di aver già visto una certa...
visto
agg. e s. m. – È il part. pass. di vedere, più com. e più pop. della forma veduto (v.). 1. Con valore di participio: Quasi in un tratto vista, amata e tolta Dal fero Pluto, Proserpina pare (Poliziano); vista e gradita, clausola con cui,...