Regista cinematografico inglese (n. South Shields, Tyne and Wear, 1937). Affermato regista pubblicitario, ha esordito nel lungometraggio col notevole The duellists (1977). Dotato di tecnica smagliante, [...] 1998); Spy game (2001). Ha poi realizzato: Man on fire (Man on fire. Il fuoco della vendetta, 2004); Domino (2005); DéjàVu (DéjàVu. Corsa contro il tempo, 2006); The taking of Pelham 1 2 3 (Pelham 1 2 3. Ostaggi in metropolitana, 2009); Unstoppable ...
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Attore cinematografico statunitense (n. Mount Vernon, New York, 1954). Ha seguito i corsi di drammaturgia e giornalismo alla Fordham University di New York e ha iniziato la carriera con alcuni ruoli televisivi [...] of time (2003), Man on fire (Man on fire. Il fuoco della vendetta, 2004), The Manchurian candidate (2004), Inside man (2006), Déjàvu (2006), American gangster (2007),The taking of Pelham 1 2 3 (Pelham 1 2 3. Ostaggi in metropolitana, 2009), The book ...
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Attrice cinematografica e teatrale inglese (n. Londra 1937). Interprete dal volto scarno, R. ha sempre rifiutato ogni tentazione divistica volendo offrire di sé stessa un'immagine di donna volitiva, sicura [...] The charge of the light brigade (I seicento di Balaclava, 1968); Howards end (Casa Howard, 1992); Little Odessa (1994); Déjàvu (1997); Mrs. Dalloway (1997); Deep impact (1998); Girl, interrupted (1999); The pledge (2001); Venus (2006); Evening (2007 ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] fiammingo Stefan Decostere, con molti video fra cui Charbon-velours (1987, in cinque parti), sul cinema, Travelogue 5: déjàvu (1994, mm), sul turismo postmoderno, Lessons in modesty (1995), sulle mutazioni del corpo nella nuova società elettronico ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] dei generi di tradizione hollywoodiana sembra assumere le sfumature allucinate dell'incubo, mentre la riscrittura e l'uso del déjavu si confermano tra i principali elementi alla base del loro stile eterodosso, in cui risultano frequenti gli omaggi ...
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Campanile, Achille
Arnaldo Colasanti
Scrittore, giornalista, commediografo, soggettista e sceneggiatore, nato a Roma il 28 settembre 1899 e morto a Lariano (Roma) il 4 gennaio 1977. Le sue opere sono [...] far godere capziosamente della possibile assurdità alla base di qualsiasi rapporto umano. Le strutture potevano apparire persino forme di déjàvu: commedie degli equivoci (con annessi doppi sensi e travestimenti, come in La zia di Carlo); scenette da ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] della dispersione). Una realtà senza origine o senza originalità (si pensi alla pratica del remake e della citazione: il déjavu non solo viene accettato, ma diventa anche un punto di forza). Una realtà senza conclusione e senza chiusura (si pensi ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] dei valori esistenti, ma come variazione, discussione e trasformazione dei valori stessi. Non si limitano a proporre il déjàvu, ma riarticolano i temi e le situazioni, criticando spesso le posizioni tradizionali e progettando una logica e graduale ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] una sequenza che ripropone una situazione del passato e che viene percepita anche dal pubblico come un effetto realizzato di déjàvu. A differenza del teatro la vera sostanza poetica, 'la materia primigenia' del film, è il 'gesto visibile', che si ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] come Traité de bave et d'éternité dello stesso Isou, Le film est déjà commencé di Maurice Lemaître, L'anti-concept di Gil J. Wolman e fin dagli anni Venti. Abel Gance per il suo Napoléon vu par Abel Gance, noto anche come Napoléon (1927; Napoleone) ...
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deja-vu
déjà-vu ‹deˇ∫à vü› locuz. fr. (propr. «già visto»), usata in ital. come s. m. e agg. – 1. s. m. In psicologia, tipo di paramnesia (detta anche falso riconoscimento) consistente nella sensazione illusoria di aver già visto una certa...
visto
agg. e s. m. – È il part. pass. di vedere, più com. e più pop. della forma veduto (v.). 1. Con valore di participio: Quasi in un tratto vista, amata e tolta Dal fero Pluto, Proserpina pare (Poliziano); vista e gradita, clausola con cui,...