Pseudonimo del giornalista e scrittore italiano Curzio Suckert (Prato 1898 - Roma 1957). Personalità poliedrica, indipendente e controversa, passò dall'adesione al fascismo, all'antifascismo (che gli [...] procurò nel 1933 il confino), al filocomunismo. Scrisse acuti testi politico-letterari, tra cui Italia barbara (1925), e romanzi quali Kaputt (1944) e La pelle (1950), crude testimonianze sulle atrocità ...
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Scrittore norvegese (n. Oslo 1968). Dopo aver studiato Arti e letteratura all’Università di Bergen si è trasferito in Svezia, dove tuttora vive. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Ute av Verden [...] e minuziosa, che si sofferma sul quotidiano con un ritmo narrativo persistente e quasi musicale, insignito nel 2015 del Premio CurzioMalaparte, K. è anche autore di una quadrilogia di romanzi, uno per ogni stagione, dedicati alla figlia: Om høsten ...
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ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] autori e alle tendenze europee più vive. Questo stesso indirizzo fu accentuato quando nel 1929, assunse insieme con CurzioMalaparte la direzione della rivista, trasformandone il titolo in L'Italia letteraria e trasferendo la redazione da Milano a ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] Sempre guardando al panorama italiano si possono poi ricordare le sporadiche sortite registiche di letterati, come per es. CurzioMalaparte (Il Cristo proibito, 1951), Luigi Malerba (Donne e soldati, 1954), Indro Montanelli (I sogni muoiono all'alba ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] arti. L'incarico gli venne affidato da G. B. Angioletti sull'Italia letteraria; rivista che Angioletti dirigeva insieme con CurzioMalaparte e sulla quale aveva presentato le prime liriche del De Libero. Dal 1935 al 1938 il D. diresse la galleria ...
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PETRONI, Guglielmo
Giorgio Patrizi
PETRONI, Guglielmo. – Nacque a Lucca il 30 ottobre 1911 da Bruno e Giuditta Santini.
Interrotta la scuola già all’età di 13 anni per andare a lavorare nel negozio [...] di eventi e di fondamentale importanza per l’apprendistato culturale: nel 1938 si trasferì a Roma, su invito di CurzioMalaparte, per entrare nella redazione della rivista Prospettive; l’anno successivo fece parte anche del gruppo redazionale de La ...
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Sontag, Susan
Daniele Dottorini
Saggista e scrittrice statunitense, nata a New York il 16 gennaio 1933. Rappresentante tra le più prestigiose della cultura radical statunitense, nell'ambito del suo [...] contenuto di un film, lo pone in realtà a distanza, oggettivandolo nel discorso.
Nel 1992 la S. ha ricevuto il premio CurzioMalaparte e nel 1999 è stata nominata Commandeur de l'Ordre des arts et des lettres dal governo francese. I suoi testi sono ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] un'epopea assai più affascinante per le giovani generazioni rispetto alle imprese degli eroi dell'epica classica. Come ricordava CurzioMalaparte: "Quando ero un ragazzo, gli exploit di Gerbi, di Petit-Breton, di Ganna non mi lasciavano dormire. La ...
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PINCHERLE, Alberto
Marcello Ciocchetti
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Alberto. – Nacque a Roma il 28 novembre 1907 da Carlo e da Teresa Iginia (Gina) de Marsanich, secondo di quattro fratelli: preceduto [...] migliori, Inverno di malato.
Nell’agosto 1930 avviò una collaborazione al quotidiano La Stampa, allora diretto da CurzioMalaparte; vi pubblicò qualche novella e le sue prime corrispondenze (dall’Inghilterra). Nell’estate del 1931 si trasferì ...
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vaffanculismo
s. m. (spreg.) L’esasperazione insofferente e gridata di chi pensa di potersi sbarazzare, con l’insulto, di persone o situazioni che non si sopportano più. ◆ Erano tutti lì da [Michele] Santoro: Sabina Guzzanti, Marco Travaglio,...