Nazionalista curdo (Sulaimāniyya, circa 1902 - Washington 1979). Partecipò attivamente alle lotte del popolo curdo contro il governo di Baghdād fin dagli anni Trenta e nel 1945 fondò il Partito democratico [...] caduta della monarchia hascimita, prolungandola fino agli accordi del 1970 con il governo di Baghdād che riconoscevano l'autonomia curda. L'attuazione soltanto parziale di questi ultimi da parte del governo iracheno lo indusse a promuovere una nuova ...
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Generale curdo (m. 1169), dapprima ufficiale di Nūr ad-Dīn (Norandino), principe di Aleppo e Damasco, poi visir del sultano fatimida d'Egitto al-῾Āḍid. Morì in Egitto, aprendo la carriera a suo nipote [...] Saladino ...
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Barzani, Mustafa
Barzani, Mustafà
Capo nazionalista curdo (Barzan 1903-Washington 1979). Negli anni Trenta guidò la lotta per l’indipendenza dei curdi iracheni contro la monarchia hashemita. Nel 1946 [...] il colpo di Stato del generale Qasim (1958), finché, nel 1970, il governo iracheno riconobbe l’autonomia della provincia curda. L’attuazione soltanto parziale dell’accordo indusse tuttavia B. a promuovere una nuova ribellione (1974), con il sostegno ...
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Saladino
Silvia Moretti
Un grande eroe della storia dell’Islam
Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide [...] e pericoloso nemico delle forze cristiane durante la terza crociata in Terra Santa
Un curdo alla conquista dell’Egitto
Saladino era nato nel 1138 a Takrit, un villaggio curdo vicino al fiume Tigri, in Mesopotamia. Si formò alla corte dell’emiro di ...
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Dinastia musulmana, che dominò l'Egitto, la Siria, la Mesopotamia e l'Arabia meridionale dalla seconda metà del sec. 12º sino alla metà circa del 13º. Suo fondatore è il curdo Ṣalāḥ ad-dīn Yūsuf ibn Ayyūb [...] (il Saladino), che da modeste origini giunse a sostituirsi ai califfi fatimidi d'Egitto (1177) e, distrutto il regno crociato di Gerusalemme, a fondere i suoi possedimenti siro-egiziani in uno stato unitario. ...
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Ayyubidi
Dinastia musulmana, che dominò l’Egitto, la Siria, la Mesopotamia e l’Arabia meridionale dalla seconda metà del sec. 12° sino alla metà circa del 13°. Ne fu fondatore il curdo Salah al-din Yusuf [...] ibn Ayyub (➔ Saladino), che da modeste origini giunse a sostituirsi ai califfi fatimidi d’Egitto (1177) e, distrutto il regno crociato di Gerusalemme, a fondere i suoi possedimenti siro-egiziani in uno ...
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Turchia, storia della
Francesco Tuccari
In bilico tra due mondi
Sorta dopo la Prima guerra mondiale sulle ceneri dell’Impero ottomano, la Turchia fu dominata negli anni Venti e Trenta dalla figura di [...] a fianco degli Stati Uniti e dell’onu. Nel quindicennio successivo, mentre perduravano le tensioni causate dal problema curdo, il paese è stato più volte scosso dalle violenze dei fondamentalisti islamici e dagli attentati terroristici da essi messi ...
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Nur al-din, Mahmud ibn Zanji (o Norandino)
Nur al-din, Mahmud ibn Zanji
(o Norandino) Sultano della dinastia turca degli Zenjidi. Conquistatore (1144) della fortezza di Edessa, signore di Aleppo dal [...] , sostenne il califfato fatimide egiziano, minacciato dal re crociato di Gerusalemme Amalrico I. A questo scopo, inviò il generale curdo Shirkuh in aiuto del visir fatimide Shawar. Nel 1169, Shirkuh poneva l’Egitto sotto la signoria di N., nominando ...
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Kurdistān
Guido Valabrega
(XX, p. 311; App. II, i, p. 345; App. V, iii, p. 123)
Storia
L'impegno volto a ristabilire gli equilibri del Vicino Oriente dopo la sconfitta dell'Iraq nel conflitto del 1991 [...] è nota la volontà accentratrice e antiautonomistica, ha dovuto far fronte a tre tipi di contestazione da parte della minoranza curda: l'azione in Parlamento e nel paese di partiti legali (in primo luogo l'HADEP, Partito della democrazia del popolo ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] aprì una fase di instabilità, cui contribuirono sia i contrasti tra le forze nazionaliste e panarabe, sia la crescita dell’opposizione curda che diede vita dal 1961 a un’estesa guerriglia. Nel 1963 Qāsim fu rovesciato da un colpo di Stato: ‛Abd as ...
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curdo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo-pers. Kurd (pl. Akrād), armeno Kordukh]. – Appartenente alla popolazione iranica dei Curdi, distribuita nella Turchia, nell’Iran, nell’Iraq, nella Siria e nella Repubblica di Armenia, e suddivisa in numerose...
filocurdo
(filo-curdo), s. m. e agg. Che è solidale con il popolo curdo. ◆ La campagna per la liberazione dalle carceri turche del militante filocurdo Dino Frisullo aprì la prospettiva di una iniziativa con il Pkk, di cui [Ramon] Mantovani...