MORELLI, Lionardo
Leonida Pandimiglio
MORELLI, Lionardo. – Nacque a Firenze nel 1476 da Lorenzo e da Vaggia di Tanai de’ Nerli.
Sopravvisse solo 11 anni al padre, morto nel 1528, ed è probabile che [...] ), che corrisponde con regolarità al loro contenuto. Nelle coperte, a esempio, oltre ai colori già citati, le legature in cuoio vengono riservate ai tre libri «principali» del primo blocco, mentre i tre libri di prioristi sono distinti da una solida ...
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SERLIO, Sebastiano (Sabastiano). – Figlio di Bartolomeo di Antonio pellicciaio (non si conosce il nome della madre), nacque a Bologna entro il 1490 circa nella centralissima parrocchia di S. Tommaso della [...] a lui e al fratello Petronio (l’unico di cui si abbia notizia, forse il maggiore tra i due, commerciante di cuoi); non è da escludere che nella bottega paterna Sebastiano abbia imparato a lavorare pellami, come farebbe supporre la più tarda fornitura ...
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GARZANTI, Aldo
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Nacque a Forlì il 4 giugno 1883 da Livio, maestro elementare, repubblicano e garibaldino, e da Maria Fussi. Frequentò le scuole medie e superiori a Forlì, dove ebbe insegnante G. Mazzatinti, [...] e prodotti per la idrogenazione dei grassi e la lavorazione di alcoli derivati, sempre collegati al tessile e all'industria di cuoi e pellami. L'ulteriore positivo andamento delle sue imprese portò il G. a un nuovo ampliamento del giro di affari ...
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FERRETTI, Antonio Carlo
Gian Piero Marchese
Nacque a Gavardo (Brescia) il 16 nov. 1889 da Giovanni e da Cecilia Piccini: era il maggiore di dieci figli.
Il padre, piccolo proprietario terriero, aveva [...] (Monza), che produceva pelo per cappellifici, gli dette l'idea di riciclare l'enorme quantità di cascami di pelle e cuoio residua della lavorazione. Brevettato il procedimento per ottenere pellame rigenerato, poi chiamato salpa, il F. ne cedette lo ...
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ERIZZO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Primogenito del cavaliere Nicolò, detto Andrea, e di Caterina Grimani di Marcantonio di Pietro, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Martino di Castello, il 15 genn. [...] , rappresentavano la principale, se non l'unica risorsa della popolazione. Ora, la provincia era buona produttrice di seta, cuoio, carta e ferro, ma - al pari dei rimanenti territori dello Stato marciano - era sprovvista di strade, malanno aggravato ...
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UGOLINO di Vieri
Lorenzo Margani
UGOLINO di Vieri. – Fu il più celebre degli orafi senesi del Trecento: il suo nome compare insieme a «soci» non specificati nella sottoscrizione del Reliquiario del [...] (ibid.), prima di rientrare a Siena a fine luglio (ibid.). Basandosi su alcuni pagamenti per materiali d’uso, come cuoio e ferramenta, registrati durante il soggiorno orvietano di Ugolino, Ermini (2015, p. 314) ipotizza che l’artista abbia lavorato ...
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LEPETIT
Elisabetta Merlo
Famiglia di chimici di origine francese, trasferitasi in Italia negli anni Sessanta dell'Ottocento.
Robert Georges nacque in Francia a Chauny (Aisne) nel 1842 da François e [...] memoria, nel 1929 fu istituito il premio Lepetit da assegnarsi per concorso a uno studente dell'Istituto per l'industria del cuoio di Torino per il miglior lavoro sulla tecnologia della concia e delle tinture delle pelli.
Nel corso degli anni Venti l ...
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ALLIATA, Pietro
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Di famiglia pisana trasferitasi in Sicilia nel corso del sec. XIV, esercitò la banca e la mercatura a Palermo, in società con Filippo nel 1441-1444, con Francesco nel 1466-1472, ed [...] 60 onze alla Regia Corte ed eseguì pagamenti per conto del senato palermitano. Nel 1436 assicurò, insieme con altri, un carico di cuoio diretto da Cagliari a Palermo. Esercitò anche la mercatura, e si ha notizia di un suo acquisto di zucchero per 15 ...
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GAETANI, Oddone
Mauro Ronzani
Membro della casata pisana discesa da Dodo di Teperto (vissuto alla metà del sec. XI), nacque intorno al 1240 - quasi certamente a Pisa - da Giovanni, figlio di Iacopo [...] commissionato al G. la fornitura di un'ingente quantità (1214 pezzi) di pavesi - ossia grandi scudi rettangolari - di legno, ferro e cuoio. Alla consegna (fatta a un tale Giovanni Armeno di Napoli) il G. aveva ricevuto un anticipo di 80 once d'oro ...
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PRIULI, Antonio
Giuseppe Gullino
PRIULI, Antonio. – Primogenito di Lorenzo di Costantino, del ramo a Cannaregio (detto ‘dal capuzzo’ perché Lorenzo portava sempre un cappuccio come copricapo), e di [...] , dove Priuli – pur non esercitando direttamente la mercatura – faceva vendere cera, spezie, cotone e panni, acquistando poi stagno e cuoio che venivano in parte smerciati a Tunisi e a Messina, in parte trasportati a Venezia.
Dopo il saviato agli ...
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cuoio
cuòio (pop. tosc. còio) s. m. [lat. cŏrium] (pl. cuòi, ant. le cuòia, tuttora vivo nel sign. 2 b). – 1. Secondo strato della pelle di alcuni animali, che, liberato dall’epidermide, dai peli, dalle fibre muscolari e dal carniccio, e sottoposto...
suola
suòla (pop. sòla) s. f. [lat. sŏla (pl. di solum che, oltre a «suolo» significava anche «suola»), confuso con solea «suola, soglia»: v. soglia]. – 1. Nelle calzature, la parte su cui poggia la pianta del piede; in senso più ristretto,...