CASABURI, Vittorio
Alberto Simoncini
Nacque a Salemo il 4 nov. 1881 da Enrico e Maria Abbondati. Conseguì nel 1903 il diploma di chimico tecnico nel politecnico federale di Zurigo; nel 1904 frequentò [...] al rinverdimento, alla depilazione, ai concianti vegetali e sintetici (una novità per quei tempi) fino alla rifinizione e alla tintura del cuoio e delle pellicce.
Bibl.: Necrol. di E. Simoncini, in La Chimica e l'industria, XXII (1940), p. 40, e necr ...
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PUNTERUOLO
Ugo ANTONIELLI
. È un piccolo arnese appuntito e munito di manico per fare buchi nella carta, nel panno, nel cuoio, nel legno. Semplicissimo, ricavato dalla selce, dal corno e dall'avorio, [...] ma soprattutto dall'osso, è usato largamente fin dai tempi del Paleolitico superiore, o Miolitico, anche per scalfire o incidere. Nel Neolitico continua ad essere uno degli strumenti più comuni, ed è per ...
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scuriada
In If XVIII 65 Così parlando il [Venedico Caccianemico] percosse un demonio / de la sua scurïada, " sferza, frusta di cuoio, per incitare i cavalli ". Dal latino tardo excorrigiata, da corrigia; [...] in Salimbene " scuriata ". I codici settentrionali tramandano forme analoghe: scoriada, scorriata; interessante l'uscita, più vicina all'etimo, del Landiano: scorrigiada. Cfr. Petrocchi, ad locum ...
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Personaggio letterario di alcuni racconti per ragazzi, del romanziere americano J.F. Cooper (1789-1851), compresi nel ciclo Leatherstockings ("Calze di cuoio"); è un cacciatore bianco dotato di una grande [...] statura morale.
Fanno parte del ciclo: The pioneers (1822), The last of the Mohicans (1826), The prairie (1827), The pathfinder (1840), The deerslayer (1841) ...
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(o antependium) Rivestimento decorativo del fronte (anche dei lati e del retro) dell’altare (v. fig.), mobile, di vario materiale (tessuto, cuoio, legno, metallo) o fisso (a intarsio, rilievo ecc.). ...
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GHETTA (dal fr. guêtre; sp. polaina; ted. Gamasche; ingl. gaiter)
Gabriella Aruch Scaravaglio
L'origine della ghetta è da ricercarsi nella gamache di cuoio o di panno portata in Francia fin dal sec. [...] , furono adottate dai contadini francesi. Questa moda, propria dei paesi freddi, decadde con l'uso degli alti stivali di cuoio e non ritornò che alla metà del 1700 nell'uniforme dei granatieri francesi. Più tardi fu adottata dai soldati napoleonici ...
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CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] tondo ad esse applicate. La lamina metallica è intagliata a motivi floreali, e l'intaglio risaltava su di una superficie di cuoio interposta fra la lamina esterna e lo scheletro ligneo. Le proporzioni sono massicce, perché di rado l'altezza supera il ...
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Ciascuna delle strisce di pergamena (in ebraico tĕfillīn, «preghiere») recanti iscritti passi del Pentateuco, che gli ebrei portano chiuse in capsule di cuoio e legate con cinghie al braccio sinistro e [...] al capo durante la preghiera mattutina feriale. L’uso trae origine dall’interpretazione letterale della raccomandazione biblica (Esodo 13, 9 e 16; Deuteronomio 6, 8; 11, 18) di legare le parole divine ...
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Piccolo utensile di metallo, osso ecc., appuntito e munito di manico, che si adopera per fare o allargare fori nel panno, nel cuoio ecc. preistoria In paletnologia, strumento frequente soprattutto nel [...] Paleolitico superiore, che presenta una punta sottile e ben sviluppata, realizzato in osso o in pietra lavorata, con ritocco bilaterale a partire da una scheggia o da una lama; si presume che fosse utilizzato ...
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RANUZZI
Massimo Giansante
– Famiglia senatoria bolognese di origini popolari, attiva già nel XIII secolo nel commercio alimentare e nell’artigianato del cuoio, ascesa in età moderna a posizioni di assoluto [...] prestigio nel patriziato urbano.
Il momento decisivo nella promozione sociale e politica della famiglia può essere individuato nel XV secolo e in particolare nelle tre generazioni di Antonio, morto nel ...
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cuoio
cuòio (pop. tosc. còio) s. m. [lat. cŏrium] (pl. cuòi, ant. le cuòia, tuttora vivo nel sign. 2 b). – 1. Secondo strato della pelle di alcuni animali, che, liberato dall’epidermide, dai peli, dalle fibre muscolari e dal carniccio, e sottoposto...
suola
suòla (pop. sòla) s. f. [lat. sŏla (pl. di solum che, oltre a «suolo» significava anche «suola»), confuso con solea «suola, soglia»: v. soglia]. – 1. Nelle calzature, la parte su cui poggia la pianta del piede; in senso più ristretto,...