Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] ). Per il 2° millennio a. C. gli archivi di Hattuša (mod. Boǧaz-Köy), la capitale dell'impero hittito, hanno conservato testi cuneiformi in hittito (la grande maggioranza), palaico e luvio.
Hittito (v. XVIII, p. 512) è il nome ora usato (in luogo del ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] dalle scritture egiziane (sia dalla geroglifica sia dalla ieratica, o perfino dalla demotica); altri dalle scritture a caratteri cuneiformi (sia babilonese che assira, o anche sumera). Fra le altre teorie ricordiamo quella cretese, la cipriota, la ...
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Grammatico e storico greco di Biblo in Fenicia (64-141 d. C. circa). Scrisse varie opere di carattere grammaticale, un dizionario dei sinonimi e un'opera bibliografica. Notevole l'opera in 30 libri Sulle [...] . Larghi frammenti di F. sono nella Praeparatio evangelica di Eusebio: trattano della cosmologia e mitologia fenicia e, se non da Sancuniatone, derivano almeno in parte da fonti fenicie, come provano i poemi cuneiformi di Ugarit (14º sec. a. C.). ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] e nell'ebraico.
Nel XIV sec., nella città siriana di Ugarit fu creata una nuova scrittura che trasponeva in forme cuneiformi un alfabeto consonantico fenicio, che non è stato ancora documentato direttamente, ma la cui esistenza è resa sicura dalla ...
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In linguistica, la coesistenza di significati diversi in una parola, che viene detta polisemica; la p. può sorgere come effetto di estensione semantica del vocabolo (per es., in lat. liber «corteccia», [...] si determinano, per es., fenomeni di calco linguistico.
Si dicono polisemici anche ideogrammi e segni sillabici di alcune scritture non alfabetiche, che possono essere letti in più modi, come maggior parte dei segni di alcune scritture cuneiformi. ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] avuto il maggiore sviluppo nel 20° secolo. L’assiriologia è anch’essa specializzazione ottocentesca, seguita alla decifrazione dei caratteri cuneiformi (G. Fr. Grotefend e H.C. Rawlinson); particolare sviluppo ha avuto in essa lo studio della cultura ...
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Nei Vertebrati a respirazione aerea è il tratto anteriore della trachea, organo della fonazione. Comunica con la faringe per mezzo di un orifizio, la glottide.
Anatomia comparata
La l. compare negli Anfibi; [...] e mediane (cricoide, tiroide ed epiglottide) e 6 pari e laterali (aritenoidi, corniculate o cartilagini di Santorini e cuneiformi o cartilagini di Morgagni-Wrisberg). I legamenti sono numerosi e deputati a unire le varie cartilagini tra di loro e ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] il metodo sillabico.
Nella storia delle scritture del vicino Oriente antico raccolta più o meno ampia di segni cuneiformi con valore sillabico redatta per sussidio mnemonico o per l’insegnamento. Sillabogramma Nelle scritture a base sillabica, con ...
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Vicino Oriente antico. Liste lessicali e tassonomie
Hermann Hunger
Alfonso Archi
Liste lessicali e tassonomie
Mesopotamia
di Hermann Hunge
Evoluzione delle liste lessicali
Le liste costituiscono un [...] una seconda dimensione. È inutile dire che le liste bilingui hanno avuto un ruolo decisivo per la decifrazione della scrittura cuneiforme e la ricostruzione della lingua sumerica.
b) Per l'ultima parte del III millennio ci sono giunti pochi esemplari ...
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Gino Roncaglia
Lingua e tecnologia
Usi della lingua e strumenti di rete
di Gino Roncaglia
27 gennaio
A San Francisco, Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, presenta iPad, ‘tavoletta’ [...] 2° millennio a.C.; in seguito, probabilmente per ragioni tecniche, si passò a una disposizione su linee orizzontali. La scrittura cuneiforme fu creata in area sumera e venne adoperata per lunghissimo tempo anche altrove, per es. a Ebla, in Anatolia ...
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cuneiforme
cuneifórme agg. [comp. di cuneo e -forme]. – 1. Che ha forma di cuneo. In partic.: a. In anatomia, ossa c., le tre ossa del tarso, interposte fra lo scafoide e il cuboide. b. In botanica, sinon. di cuneato. 2. Scrittura c., tipo...
elamitico
elamìtico agg. (pl. m. -ci). – Degli Elamiti: lingua e. (anche s. m., l’elamitico), lingua agglutinante, vicina per alcune caratteristiche grammaticali al gruppo delle lingue caucasiche, i cui documenti più antichi sono in una scrittura...