Scrittura in uso presso i Sumeri, gli Assiro-Babilonesi e altri popoli dell’Asia occidentale antica, costituita da segni o caratteri lineari a forma di cuneo. I caratteri si scrivevano dalla sinistra alla destra mediante uno stilo di canna dura o metallo, la cui punta acuminata affondava nell’argilla. In origine i segni, pittografici, riproducevano schematicamente gli oggetti: divenuti col tempo lineari, ...
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Orientalista irlandese (Cork 1792 - Killyleagh, Down, 1866); pioniere del deciframento dei caratteri cuneiformi. Scoprì contemporaneamente a H. C. Rawlinson le vocali dei cuneiformi antico-persiani (On [...] the first and second kinds of Persepolitan writing, 1846), e negli anni seguenti dette decisivi contributi all'illustrazione di quelli babilonesi ...
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Filologo e archeologo (Münden 1775 - Hannover 1853). Iniziò (1807) la decifrazione delle iscrizioni antico-persiane degli Achemenidi in caratteri cuneiformi e pubblicò varî studî di assiriologia. ...
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Ramo di studi sia archeologici sia filologici, che ha per oggetto le civiltà dei popoli antichi con scritture in caratteri cuneiformi.
Inizialmente (metà sec. 19°), l’a. investigò la civiltà degli Assiri [...] notevole importanza hanno assunto le collezioni dei musei di Baghdad, Aleppo, Damasco, Ankara.
La decifrazione della scrittura cuneiforme cominciò dalle iscrizioni paleopersiane per opera di G.F. Grotefend (1802) e più tardi di H.C. Rawlinson ...
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WEISSBACH, Franz
Assiriologo, nato a Chemnitz il 25 novembre 1865, professore nell'università di Lipsia. Prese parte agli scavi babilonesi della Deutsche Orient-Gesellschaft. Le sue pubblicazioni principali [...] sono l'edizione e traduzione delle iscrizioni cuneiformi degli Achemenidi (1890 e 1911), e lo studio Die Sumerische Frage (Lipsia 1898). Si è anche occupato di dialettologia araba moderna (Beiträge zur Kunde des Irak-Arabischen, Lipsia 1930). ...
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Segno grafico delle scritture pittografiche; rappresenta o il significato di una parola (l. semantico o ideogramma) o il suo significante (l. fonetico o fonogramma). La scrittura logosillabica combina [...] l. e segni sillabici, come avviene in molte scritture cuneiformi o geroglifiche. ...
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Assiriologo (Londra 1856 - ivi 1934). Dapprima incisore, si diede allo studio dell'assiriologia, e divenne assistente nella sezione assira del British Museum, prof. d'assiriologia nell'University College [...] institute of archaeology. Fu un ottimo trascrittore di testi in caratteri cuneiformi; gli si debbono molte pubblicazioni assiriologiche, tra le quali vanno menzionati il vol. 5º delle Cuneiform inscriptions of Western Asia e quattro parti dei ...
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Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale [...] del 3° millennio a.C., i più recenti a qualche anno avanti la nostra era; sono scritti con i caratteri sillabici cuneiformi già usati dai Sumeri. Nel 2° millennio l’accado divenne la lingua più diffusa nei paesi del Vicino Oriente. Si distinguono ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] metà del 2° millennio a.C.; poi, probabilmente per ragioni tecniche, si passò a una disposizione su linee orizzontali. La s. cuneiforme fu creata in area sumera e venne adoperata per lunghissimo tempo anche altrove, per es. a Ebla, in Anatolia, dagli ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] come periodi protodinastici I-III (2900-2350 ca.) si riscontra per la prima volta un chiaro uso polivalente della scrittura cuneiforme, vale a dire che si può dimostrare, nei documenti appartenenti a quest'epoca, che i segni erano utilizzati non solo ...
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cuneiforme
cuneifórme agg. [comp. di cuneo e -forme]. – 1. Che ha forma di cuneo. In partic.: a. In anatomia, ossa c., le tre ossa del tarso, interposte fra lo scafoide e il cuboide. b. In botanica, sinon. di cuneato. 2. Scrittura c., tipo...
elamitico
elamìtico agg. (pl. m. -ci). – Degli Elamiti: lingua e. (anche s. m., l’elamitico), lingua agglutinante, vicina per alcune caratteristiche grammaticali al gruppo delle lingue caucasiche, i cui documenti più antichi sono in una scrittura...