Boiaro di origine cumana, durante l'invasione tatara in Bulgaria, sotto il regno di Giorgio Terterij I (1280-91) costituì a Vidin un principato. Capostipite della dinastia degli Šišmanidi che regnò (1324-93) [...] in Bulgaria sino alla conquista turca ...
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Principe di origine cumana, fu proclamato zar nel 1280 dopo la fuga di Giovanni Asen III. Attaccato una prima volta dai Tatari di Nogai nel 1285, si assoggettò a pagare un tributo, ma di fronte a una nuova [...] spedizione (1291) fuggì in territorio bizantino, dove fu fatto prigioniero da Andronico II ...
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Generale e uomo politico sudamericano (Cumaná, Venezuela, 1795 - Berruecos, Colombia, 1830). Partecipò alle insurrezioni antispagnole in Venezuela del 1811 e del 1813; costretto all'esilio (1814), nel [...] 1818 raccolse fondi e armi per S. Bolívar nelle Antille e nel 1821 ebbe da questo l'incarico di sottrarre al dominio spagnolo i territorî dell'attuale Ecuador. Liberata Guayaquil, S. marciò su Quito, ove ...
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Figlio (n. 1262 - m. Korosszeg 1290) di Stefano V e di Elisabetta la Cumana, a dieci anni salì al trono, trovandosi a dover affrontare una grave crisi sociale e a lottare contro l'influsso sempre crescente [...] austriaci e boemi. Unico suo successo fu l'annientamento della potenza di Ottocaro di Boemia (1278). Si ritirò fra le orde cumane, stanziatesi da poco nel paese e ancora pagane, aprendo la strada a una ripresa del paganesimo in Ungheria. Piegato più ...
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Missionario (m. 1514). Nell'ordine domenicano dal 1504, fu professore nel collegio di Valladolid; dal 1513 in America con Pietro di Cordova. Fondò a Cumaná (Venezuela) la prima missione spagnola; fu ucciso [...] dagli Indiani ...
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Dinastia bulgara. Successe (1280) alla dinastia degli Asen e regnò, salvo un breve intervallo, fino al 1322. Fondatore fu Giorgio Terter I, un boiaro di origine cumana imparentato con gli Asen, che fu [...] proclamato zar quando Ivan Asen III abbandonò la Bulgaria fuggendo al ribelle Ivailo (1280). Giorgio I perdette il trono e lo stato (1285) durante l'invasione dei Tatari. Suo figlio, Teodoro Svetoslav, ...
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Scultore (1444-1511 circa), figlio del pittore Sassetta. Opere sue a Siena sono le lupe marmoree della Porta Romana e, nel duomo, la tarsia del pavimento con la Sibilla Cumana (1487), la statua marmorea [...] di s. Ansano (1487) e i due Angeli reggicandelabri (1496-97) in bronzo dell'altar maggiore. Di temperamento piuttosto fiacco, guardò alla maniera di Francesco di Giorgio e del Vecchietta ...
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BIDELLI, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Nacque in Milano intorno al 1580 da un Bartolomeo; sposò Vittoria Locarni della famiglia di tipografi che ebbe lunga attività in Milano; dal matrimonio ebbe cinque [...] Clara, Giovan Maria - il quale divenne giurista di buona fama - e Giovan Battista. Abitò in una casa posta "a porta Cumana, parrocchia di S. Protaso ad Monachos" e tenne bottega "sotto la loggia delle prigioni del Podestà in Porta Romana, parrocchia ...
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CARNAGO (Carnaghi), Giovanni da
Ugo Rozzo
Figlio di Gaspare (m. prima del settembre 1402), milanese, dottore di leggi, fu cancelliere di Gian Galeazzo Visconti e successivamente di Giovanni Maria e [...] che il C. divenne cancelliere solo nel 1396.
Nel 1385 il C. è dei signori giudici del Collegio di Milano per porta Cumana e nel marzo-aprile 1386 dei Dodici di provvisione, carica che ricopre ancora dal settembre al dicembre 1387 e nel maggio 1389 ...
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nekyia
nèkyia s. f., gr. [traslitt. di νέκυια, der. di νέκυς, forma arc. di νεκρός «morto»]. – Presso gli antichi Greci, sacrificio o rito con cui si evocavano i morti a scopo divinatorio. La parola è usata per indicare tradizionalmente il...
cumano1
cumano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Cumanus]. – Di Cuma (lat. Cumae -arum), antica città della Campania nei pressi di Napoli, resa tra l’altro famosa per la mitica presenza della Sibilla (Sibilla Cumana) che dal suo antro pronunciava...