Eguale (Equale, Iguale e Iguali al masch. sing.)
Giovanni Aquilecchia
L'aggettivo ricorre tredici volte nell'opera di D. (tre nel Purgatorio, tre nel Paradiso, sette nella prosa del Convivio), e una [...] III VI 3), come distinte dalle temporali (cfr. Alfragano Liber de aggregationibus c. 11 " Omnis quidem dies cum nocte sua dividitur in 24 horas... et nominantur horae istae aequales, quoniam ipsarum quantitates non diversificantur... Temporales vero ...
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presunzione
Francesco Vagni
Vale in genere " temerarietà ", " eccessiva pretesa ", " orgoglio ", " arroganza " nel dire, nel pensare e nel fare, derivate tutte da una sopravvalutazione di sé o delle [...] 1-2, 8-9, 24-26). Tommaso così chiosa (Comm. Eth. IV lect. VIII): " ille qui aestimat seipsum dignum magnis cum sit indignus, vocatur chaymus, idest fumosus: quem possumus dicere ventosum, vel praesumptuosum ", e (lect. XI) " Et dicit quod chaymi, id ...
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ACAMI, Giacomo
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Erudito romano, di famiglia comitale, vissuto tra la prima e la seconda metà del sec. XVIII. Trascorse gran parte della sua vita a Roma, dove fu membro dell'Accademia di storia ecclesiastica [...] scritto De paedobaptismo sollemni in Ecclesia latina et graeca, sive de perpetuo Ecclesiae ritu ac dogmate baptizandorum cum infantium, tum adultorum in pervigiliis paschae et pentecostes, adversus Anabaptistas, et Socinianos Epistola ad Anabaptistam ...
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vacare
Emilio Pasquini
Latinismo inaugurato da D., che lo adotta quattro volte nella Commedia (tre non a caso nell'ultima cantica), ora in forma finita ora nel participio presente; più numerosi gli [...] verbo latino determinato nell'ablativo: VE I XVIII 3 [il volgare illustre] in humilibus hospitatur asilis, cum aula vacemus (cfr. XVIII 5 cum curia careamus); Mn I XVI 2 [ai tempi di Augusto] nullum nostrae felicitatis ministerium ministro vacavit ...
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confarsi
Andrea Mariani
. Compare due volte nella Commedia, in If XXXIV 33 e in Pg XXI 15. Nella prima occorrenza (vedi oggimai quant'esser dee quel tutto / ch'a così fatta parte si confaccia) non esistono [...] fra tutti il Lana) come un saluto espresso a parole, o addirittura come la formula liturgica di risposta " et cum spiritu tuo ". Ma tutti i commentatori moderni rifiutano tale ipotesi, e interpretano l'espressione come indicante un gesto che esprima ...
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gru
Vincenzo Valente
Ricorre due volte, col doppio genere del latino: E come i gru van cantando lor lai... (If V 46); Poi, come grue ch'a le montagne Rife / volasser parte, e parte inver' l'arene, / [...] , i lamenti e la disposizione delle anime, onde Benvenuto commentava: " grus... volat gregatim sicut et isti, et in linea et cum clamore magno "; per l'occorrenza del Purgatorio, v. il Lombardi: " paragona quest'anime alle gru non per altro se non ...
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costante
Andrea Mariani
Due occorrenze dell'aggettivo, entrambe in poesia. In Pd XI 70 né valse esser costante né feroce, / sì che, dove Maria rimase giuso, / ella con Cristo pianse in su la croce, [...] di s. Francesco deriva, come leggiamo in Cosmo (" Giorn. d. " VI [1898]), dall'anonimo Sacrum commercium beati Francisci cum domina Paupertate, e già in questo testo la Povertà è rappresentata " fedele e costante " (cfr. " fidelissima sponsa ").
L ...
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vite
Il nome di questo arnese è assunto, in termine di paragone, per rendere l'immagine di una spirale: conviene che [la città di] Maria veggia nel principio de l'Ariete ... esso sole girar lo mondo [...] unius orbis moveatur super polos alterius orbis; accidit enim in suo ipso motu, ut moveatur super lineam leulebiae (sic) sicut est motus solis cum motu diurno ' " (Alla illustrazione del " Convivio " dantesco, in " Giorn. stor. " XCV [1930] 93). ...
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Villareale, Francesco. – Giurista italiano (n. Lavello 1631 - m. ?). Trasferitosi dalla sua città natale a Napoli per compiere gli studi, si addottorò in utroque iure nel 1661. Autore del Panegirico in [...] Tempe elogiorum Parthenia; tra le sue pubblicazioni spiccano pure Institutiones Iuris Canonici e Institutiones Civiles cum Comentorijs. V. iniziò la carriera universitaria nel 1664 allo Studium Urbis Sapientiae impartendo lezioni di Istituzioni ...
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Scrittore latino cristiano originario dell'Africa (n. 280-285 circa). Dotato di notevole vigore, V. utilizza, negli scritti teologici ed esegetici, la sua cultura retorica e filosofica nell'ambito di una [...] tipi di argomentazione (probabile e necessaria) polemizzano contro dottrine cristiane (posto che argomento "necessario" è "si peperit, cum viro concubuit", così come "si natus est morietur", i "cristiani", dice V., negano questa "necessità": "apud ...
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cumano1
cumano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Cumanus]. – Di Cuma (lat. Cumae -arum), antica città della Campania nei pressi di Napoli, resa tra l’altro famosa per la mitica presenza della Sibilla (Sibilla Cumana) che dal suo antro pronunciava...
cumano2
cumano2 agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente alla popolazione turca dei Cumani, i quali, nel 10° sec., emigrando dall’Asia centr., occuparono i territorî posti a nord del Mar Caspio e del Mar Nero, passando poi in gran parte in Ungheria...