BARBARIGO, Angelo
Germano Gualdo
Nacque a Venezia intorno alla metà del sec. XIV, da antica famiglia patrizia. Era nipote, per parte di madre, del pontefice Gregorio XII (Angelo Correr).
Ben poco si [...] prima dell'episcopato. Licenziato in dirìtto canonico, incontrò subito larga stima a Venezia per l'integrità della vita e la vasta cultura. In virtù di queste doti, la Repubblica ottenne da Urbano VI la sua promozione a vescovo di Kisamos nell'isola ...
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CAPECE MINUTOLO, Filippo
Carlo De Frede
Nato a Napoli (come risulta dalla frequente determinazione "de Neapoli" nei documenti che lo concernono) da un Landolfo, è ricordato per la prima volta dalle [...] di Napoli Aiglerio, al secondo posto, dei canonici diaconi. Chierico palatino e regio consigliere, fu, probabilmente per la sua cultura giuridica, più volte adoperato da Carlo I d'Angiò come suo ambasciatore: in Toscana nel 1270; in Lombardia per la ...
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CARUSO, Giovan Battista
Mario Condorelli
Nacque a Polizzi Generosa (Palermo) il 27 dic. 1673, da Placido, barone di Xiureni (o Xireni e anche Fioreni), e da Anna Maria Alimena dei marchesi di Alimena.
Dopo [...] , Le ultime vicende della Legazia Apostolica di Sicilia, Catania 1950, pp. 63-65 e passim;A. De Stefano, L. A. Muratori e la cultura siciliana del suo tempo, in Misc. di studi muratoriani, Modena 1951, pp. 103 s., 108 s.; G. Fasoli, IlMuratori e gli ...
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GENTILOTTI, Giovanni Benedetto
Maria Pia Donato
Nacque a Trento l'11 luglio 1672 dal cavaliere Giovanni Battista, del ramo di Engelsbrunn, e da Cecilia von Lehen.
Dopo aver compiuto in patria il corso [...] minori, a Roma, dove rimase per otto anni. Furono gli anni fondamentali per la formazione del G., nel vivo della cultura romana del tempo: allievo del Collegio urbano de Propaganda Fide, vi approfondì lo studio della teologia e delle lingue antiche e ...
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BIANCHI, Giovanni Antonio
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Lucca il 2 ott. 1686 da Giovanni Francesco e Caterina Felice, cittadini lucchesi. Il suo nome di battesimo fu Carlo Augusto. Entrò a sedici anni [...] Napoli sopra le pendenze di Gravina, s.n.t. (ma Roma 1733), un'opera che gli guadagnò subito un posto di rilievo nella cultura canonistica e curiale romana. Il Contegna rispose con le Lettere di replica di un particolare di Napoli ad un amico di Roma ...
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GENOCCHI, Giovanni
Rocco Cerrato
Nacque a Ravenna il 30 luglio 1860 da Federico e da Celeste Gori. Compiuti i primi studi nel seminario diocesano, nel 1877 passò a Roma al pontificio seminario Pio. [...] 1961, pp. 103-123; Id., L'opera di U. Fracassini e di G. G. per il rinnovamento della cultura biblica in alcune lettere inedite, in Aspetti della cultura cattolica nell'età di Leone XIII, Roma 1961, pp. 667-685; G. Levi Della Vida, Fantasmi ritrovati ...
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BERTA, Francesco Ludovico
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Torino il 19 ag. 1719 dal vassallo lacopo Antonio, dei decurioni della città di Torino, e da Lucia Margherita Ormea. La famiglia era di origine [...] dal punto di vista politico assorbì il moderato giurisdizionalismo e l'antipatia verso i gesuiti dei suoi maestri. La cultura religiosa torinese era orientata a un rigorismo etico e a una simpatia verso il giansenismo, documentata anche dai continui ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] sicura, verso i circoli migliori dell'umanesimo veneziano e toccano anche per la tangente un letterato tanto vicino per carattere e cultura all'autore del Polifilo, Iacopo Caviceo.
Dopo la parentesi oscura che va dal 1512 al 1516, il C. torna ai SS ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] di un prete modernista pubblicate a Roma nel 1908, nelle quali, come ebbe ad osservare Giorgio Levi Della Vida (La Cultura, III [1923-1924], p. 350), "l'immanente aveva cacciato il trascendente e Iddio si rivelava nel progressivo attuarsi dell'ideale ...
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CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] progressiva affermamone e poi al suo lento inaridirsi. Il giornale si apre infatti con un'esplicita affermazione di fiducia nella cultura moderna: "Io ho sempre avuto opinione che meglio sia studiare su le Opere di qualche Moderno, da cui per istrade ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...