ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] continuo è il richiamo al pensiero di Hobbes, ecc.
A questo impasto di vecchio e di nuovo, che contrappunta un momento della cultura meridionale e riflette il travaglio di un pensiero l'A. dedicò dunque lo scorcio estremo dei suoi anni, divisi tra la ...
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CAETANI, Onorato
Luigi Fiorani
Nacque a Roma il 17 dic. 1742 da Michelangelo (I), duca di Sermoneta, e da Carlotta Ondedei Zonga. Trascorsa la prima fanciullezza nell'ambiente colto e raffinato che [...] , Storia dell'università degli studi…, IV, Roma 1806, pp. 372-374, che considera il C. nel contesto della cultura romana della fine del Settecento, tentandone un giudizio complessivo piuttosto equilibrato. Accenni al C. e alla sua celebre collezione ...
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FRANCESCO da Castiglione
Francesco Bausi
Nacque a Firenze, da Dante di Guido, poco dopo il 1420.
Il cognome originario della casata era Catellini da Castiglione (località nei pressi di Cercina, a nord [...] alla padronanza del latino e del greco univa una solida preparazione letteraria, filosofica e teologica, fu in rapporto con importanti uomini di cultura, tra cui Marsilio Ficino (che in un'epistola a F. ne loda il perduto commento ai Salmi e che lo ...
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PIANCIANI, Giambattista
Roberto Mantovani
PIANCIANI, Giambattista. – Nacque a Spoleto il 27 ottobre 1784 dal conte Alessandro e dalla marchesa Collicola, ambedue appartenenti a illustri famiglie possidenti [...] di Georgetown. Rientrato a Roma nel 1851, divenne subito un attivo collaboratore del famoso quindicinale di cultura dei gesuiti La Civiltà cattolica, pubblicando numerosi lavori di vario argomento; contemporaneamente insegnò filosofia sia presso ...
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CRESCENZI, Marcello
Luisa Bertoni
Di nobile famiglia romana, nacque a Roma il 27 ott. 1694 da Giambattista e da Ortensia Serlupi; compiuti gli studi a Roma e ordinato prete il 16 marzo 1720, si laureò [...] legazione di Ferrara beneficiò di alcune riforme: regolamentazione del corso dei fiumi e opere di bonifica offrirono nuove terre alle culture, alcune delle quali a scopi industriali, quali la canapa e la seta. Come legato il C. continuò la politica ...
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DE TORRES, Ludovico
Pietro Messina
Nacque a Roma il 28 ott. 1551 da Hernando e da Pentesilea Sanguigna. Il padre, di origine spagnola, era commendatore di S. Giacomo della Spada e ministro plenipotenziario [...] in S. Lorenzo in Damaso. A Roma il D. strinse rapporti con vari personaggi di rilievo della Curia e della cultura del tempo. Da ricordare innanzitutto C. Baronio. Questi, ricevuto da Gregorio XIII l'incarico di rivedere l'edizione del Martirologio ...
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PAPPALARDO, Salvatore
Sergio Tanzarella
– Nacque a Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, il 23 settembre 1918 da genitori originari di Zafferana Etnea, Alfio, maresciallo dell’Arma dei carabinieri, [...] alla pur ripetuta condanna, ma si attivò investendo energie e risorse per offrire un contributo di presenza e di cultura alla diocesi. Le Missioni popolari di Palermo, avviate nel 1984, rappresentarono un lungo tempo di impegno e coinvolgimento ...
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DELLA GAZATA, Pietro
Odoardo Rombaldi
Nacque verso la metà del 1336 da Franceschino, notaio, figlio di Guido, nobile di Gazata, castello del Reggiano, soggetto ai Sessi coi quali era imparentato.
Dalla [...] che ne difende i diritti anche di fronte ai più nobili e potenti della città e del contado. Non è di scarsa cultura per i suoi tempi ma non può dirsi dotto. Il suo latino è deficientissimo, sì che alle volte latinizza sconciamente forme dialettali ...
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DE STEFANO, Antonino
Antonio Pivato
Nacque a Vita (Trapani) il 4 ag. 1880da Giuseppe e da Giuseppa Perricone. Unico maschio di quattro figli, all'età di nove anni fu inviato nel seminario di Monreale [...] d'Aragona re di Sicilia (1296-1337), Palermo 1937; 2 ed. Bologna 1954; La cultura in Sicilia nel periodo normanno, Palermo 1937; 2 ed. Bologna 1956; La cultura alla corte di Federico II imperatore, Palermo 1938; 2 ed. Bologna 1950; Civiltà medievale ...
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PIETRO
Edoardo D'Angelo
– Nacque con tutta probabilità in Napoli, presumibilmente a cavallo tra la fine del IX e gli inizi del X secolo. Fu pienamente attivo tra il 930 e il 960.
Le scarne notizie biografiche [...] . 1-408; N. Cilento, La Chiesa di Napoli nell’Alto Medioevo, ibid., II, 2, Napoli 1969, pp. 641-734; N. Cilento, La cultura e gli inizi dello studio, ibid., pp. 551-594; A. Frugoni, La biblioteca di Giovanni III duca di Napoli, in Annali della Scuola ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...