La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] della sapienza, e la sapienza è la scienza delle cose divine e umane e delle loro cause; dunque, come la cultura ottenuta mediante le scienze propedeutiche è schiava della filosofia, così questa è schiava della sapienza" (ibidem, 79). La sapienza, in ...
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ALLACCI, Leone
Domenico Musti
Nato a Chio nel 1586, erudito e teologo, l'A. occupa un posto di rilievo nella storia della cultura del sec. XVII. Il cognome Allacci è adattamento italiano del greco ῾Αλάτζης [...] carico all'immaturità di certa filologia dell'epoca, si dovrà riconoscere l'importanza davvero notevole dell'A. nella storia della cultura del Seicento.
Un posto a parte meritano le opere relative ai rapporti tra la Chiesa romana e quella greca; ad ...
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(App. II, i, p. 815; III, i, p. 508; V, ii, p. 20; v. ecumenismo, App. IV, i, p. 623)
Movimento ecumenico è l'espressione generalmente adottata per indicare i molteplici sforzi compiuti dalle Chiese cristiane [...] nel Brasile dal 24 novembre al 3 dicembre 1996.
Sulla traccia del tema Chiamati a un'unica speranza. Il Vangelo in culture diverse, la conferenza si è trovata ad affrontare soprattutto due compiti: sviluppare forme di dialogo e rispetto reciproco, in ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] , Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni, Torino 1963, pp. 425, 448; C.D. Fonseca, I cattolici lombardi della "Pro Cultura" e la prima guerra mondiale, in Benedetto XV, i cattolici e la prima guerra mondiale, a cura di G. Rossini, Roma 1963 ...
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Culto
Enrico Comba
Il termine deriva dal latino cultus (participio passato di colere, "coltivare"), il cui primo significato è "coltivazione, cura", e poi "addestramento, educazione, cultura", "venerazione, [...] transitiva delle ascendenze da cui proviene e delle discendenze cui rinvia.
l. Attività corporee ed espressioni simboliche
In ciascuna cultura il corpo umano è coinvolto in un complesso di attività e di significati che pongono in relazione la realtà ...
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INNOCENZO III
A. Iacobini
Pontefice dal 1198 al 1216, al secolo Lotario dei Conti.I. nacque nel 1160-1161 a Gavignano presso Segni, nel Lazio meridionale, da una famiglia della piccola nobiltà locale, [...] di una città, 312-1308, Roma 1981, pp. 255-258); V. Pace, Per la storia della produzione libraria e della cultura figurativa nella Roma di Innocenzo III: il Sacramentario ms. 730 della Biblioteca Nazionale di Madrid, "1° Congresso nazionale di storia ...
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Scrittore latino cristiano originario dell'Africa (n. 280-285 circa). Dotato di notevole vigore, V. utilizza, negli scritti teologici ed esegetici, la sua cultura retorica e filosofica nell'ambito di una [...] elaborazione dei dati della fede (soprattutto impegnandosi nei problemi trinitari e cristologici) subendo fortemente l'influsso della tematica e della terminologia plotiniana.
Vita
Fu celebre maestro ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] stato fatto in Persia e a Bisanzio. È chiaro che la fonte in questo modo rivela tre cose. La prima è che la cultura scientifica non era affatto morta durante l'intervallo tra età classica e avvento dell'Islam, ma si era strutturata in modo diverso ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] Communale de Mantoue, Arte lombarda, n.s., 1992, 101, pp. 42-50; G.M. Cantarella, I monaci di Cluny (Biblioteca di cultura storica), Torino 1993; Milano e la Lombardia in età comunale secoli XI-XIII, cat., Milano 1993; G.Z. Zanichelli, Le bibbie ...
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Teologo gesuita (Gamberaia, Firenze, 1653 - Roma 1725), prof. di filosofia al Collegio Romano del quale fu anche rettore; creato cardinale nel 1712. Di vastissima cultura, scrisse un corso di filosofia [...] (Philosophia mentis et sensuum, 1696), in cui cerca di conciliare le dottrine aristoteliche con il cartesianesimo, e un De Christo Deo (1698); molte sue opere sono rimaste manoscritte ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...