L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] si deve a J. Tedeschi, J.M. Lattis, The Italian Reformation of the Sixteenth Century and the Diffusion of Renaissance Culture: A Bibliography of the Secondary Literature (Ca. 1750-1997), Modena 2000.
3 J.J. Martin, Venice’s Hidden Enemies: Italian ...
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Uomo di stato giapponese (n. 845 - m. 903). Raggiunse ben presto, grazie al suo talento e alla sua cultura, un alto grado nell'amministrazione statale, ottenendo la fiducia dell'imperatore Uda. Quando [...] questi abdicò (897) in favore del figlio quindicenne Daigo, ne affidò l'educazione a S.; ma i Fujiwara, suoi avversarî, costrinsero il giovane imperatore ad allontanarlo, facendolo nominare viceré della ...
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BOZZANO, Ernesto
Bruno Di Porto
Nato a Genova il 9 genn. 1862, si formò da autodidatta un'eclettica cultura, al cui centro era la convinzione filosofica positivistica. Dopo aver pubblicato, con lo pseudonimo [...] impegno di erudito e delle ipotesi e teorie particolari da lui formulate, il significato complessivo della sua posizione nella cultura italiana sta nell'elaborazione di un "neorazionalismo spiritualista" (la definizione è del De Boni), nel senso che ...
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Medico e filosofo (n. Abano 1250 - m. prima del 1318). Interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, nutrita dell'apporto della [...] scienza greco-araba, tendente a svincolarsi sempre più da presupposti teologici (senza tuttavia negarli), nell'indagine che ha per oggetto l'ordine naturale delle cose.
Vita
Incerte le linee della sua ...
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Vescovo (n. 960 circa - m. Hildesheim 1022). Di nobile famiglia sassone, fu eletto vescovo di Hildesheim. Si preoccupò della cultura del clero, fondò monasteri, edificò chiese (come quella di S. Michele), [...] promosse tutte le arti, tanto da passare alla leggenda come artista. Tra le opere d'arte più notevoli dovute alla sua ispirazione: la porta di bronzo, il cero pasquale (ispirato alle colonne coclidi) e ...
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BUONACCORSI, Ottaviano
Gabriele Turi
Non abbiamo precise notizie biografiche di questo nobile abate fiorentino che visse e operò come uomo di cultura nella prima metà del sec. XVIII. Fu membro dell'Accademia [...] incontro della tradizione scientifica toscana e dell'empirismo inglese, arrivò a contare circa 60 membri attirando molti uomini di cultura toscani, dall'archiatra granducale A. Cocchi al giurista G. M. Buondelmonti, ai poeti G. Cerretesi e T. Crudeli ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] e volle privilegiare i soli aspetti religiosi dell'ebraismo, convinto dell'utilità dell'integrazione degli ebrei nella cultura e nella società circostanti. In questo spirito tradusse il Pentateuco in tedesco e ne compilò un commento semplice ...
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Gnostico siro (Edessa 154 circa - ivi 222 circa), vissuto alla corte di Abgar IX; di origine orientale, assorbì la cultura dell'Occidente e cercò di fondere le due tradizioni in un sincretismo, conforme [...] all'ambiente, e che dominò anche la sua concezione del cristianesimo, cui si convertì presto, aderendo poi alle teorie gnosticizzanti di Valentino. Fu tra i fondatori della letteratura in lingua siriaca. ...
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ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] . La comunità di azione, d'idea, di metodo dei differenti movimenti islamisti da un paese all'altro, attraverso lingue e culture diverse, è sorprendente. I due ispiratori sono l'egiziano Sayyid Quṭb e l'indiano (poi, dopo il 1947, pakistano) Mawdūdī ...
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Riformatore religioso boemo (Husinec, Boemia Merid., probabilmente 1369 - Costanza 1415). Ordinato prete, divenne predicatore a Praga, dando prova di vasta cultura filosofico-teologica. Suoi argomenti [...] prete, iniziò la sua attività di eloquentissimo predicatore (nella chiesa di S. Michele detta di Betlemme) rivelando vasta cultura filosofico-teologica. Fin d'allora aveva come tema principale l'elevazione della vita spirituale dei laici e del clero ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...