Predicatore (n. Oldenswort, Schleswig, 1645); di umili natali, di vastissima cultura, oratore facondo, si mise a diffondere (1673-74) dapprima nel Holstein e in varie città d'Europa, quindi a Jena, con [...] la predicazione e con due Dialoghi, una dottrina di radicalismo ateo imperniato sulla negazione di Dio, dell'immortalità dell'anima, dell'istituto del matrimonio, della legittimità di qualsiasi autorità ...
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Dalai Lama
Maurizio Paolillo
Il supremo rappresentante del buddismo nella cultura tibetana
Il titolo di Dalai Lama viene attribuito da secoli al supremo rappresentante della tradizione buddista tibetana, [...] tuttora. È una figura molto influente e nota a livello internazionale, che ha ricevuto anche il premio Nobel per la pace: oggi è considerato l'esponente di una grande tradizione spirituale e di una cultura che cerca di sfuggire all'estinzione. ...
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220 d.C.) e nel periodo che va dal 3° al 6° sec., si presenta come sistema di dottrina e prassi volto al conseguimento dell’immortalità individuale mediante una graduale presa di possesso del proprio organismo [...] ’Assoluto. Di qui la posizione negativa del t. rispetto a tutto ciò che è ‘cultura’ nel senso di intervento e creatività umana sulla natura, e la riduzione della cultura ad artificio arbitrariamente operato su ciò che è naturale e che è all’origine ...
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icona
Manuela Gianandrea
L'immagine sacra per eccellenza della cristianità
Nella cultura cristiana l'icona è un dipinto raffigurante le immagini più importanti per ogni credente: Gesù, la Madonna, i [...] digitale. Anche giornali e televisione usano questa espressione per indicare un personaggio famoso e di successo del cinema, della cultura, della canzone o della moda. Perché? Che relazione c'è con le icone sacre del Medioevo? Semplicemente si fa ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] già in età apostolica, con l’opposizione in Palestina tra i più rigidi osservanti delle prescrizioni giudaiche e i più aperti alla cultura del mondo classico, gli ‘ellenisti’. Il dissenso si fece più aperto man mano che il c. si propagò nelle regioni ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] 1, 1990, 1, pp. 1-5.
88 F. De Giorgi, L’esperienza della Lega democratica e la storia di «Appunti», «Appunti di politica e cultura», 30, 2008, 4, pp. 23-29.
89 P. Scoppola, Dalla «terza fase» di Moro al governo dell’Ulivo, «Il bianco e il rosso», 1 ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] Locusta, a cura di R. Colla, cit., pp. 162-163.
53 C. Bo, Un piccolo editore di grandi verità, in La Locusta e la cultura cattolica in Italia, a cura di N. Fabbretti, M. Isnenghi, V. Volpini, Vicenza 1987, pp. 47-51.
54 D. Saresella, David M. Turoldo ...
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Erudito (York 735 - Tours 804). Il suo insegnamento, ispirato alla riscoperta della cultura classica, divenne fondamentale per la riorganizzazione del sistema scolastico di tutto l'Impero e contribuì alla [...] rinascita carolingia.
Vita
Di nobile famiglia anglosassone, trascorse la giovinezza nella famosa scuola di York, attratto dapprima dalla poesia. Si recò una prima volta a Roma in cerca di libri per la ...
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Dottore della Chiesa (560 circa - 636). Uno tra i più rilevanti esponenti della cultura medievale, fu un instancabile compilatore di opere enciclopediche in cui raccolse e tramandò tutto il sapere dell'epoca, [...] L'importanza di I. sta nell'avere riassunto nella sua vastissima opera il sapere della sua età raccogliendo idee e metodi della cultura classica e della tarda romanità, salvandoli da una più vasta dispersione. Qui è certo però anche il limite di I ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] problemi. NOTE: 1 J. Delumeau, Il cattolicesimo dal XVI al XVIII secolo, Milano 1976, p. 42. 2 P. Camporesi, Cultura popolare e cultura d'élite fra Medioevo ed età moderna, in Storia d'Italia, Annali, IV, Intellettuali e potere, Torino 1981, p ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...