Vescovo dei Romeni uniti di Transilvania (Sad, Transilvania, 1692 - Roma 1768). Allievo dei gesuiti, fu eletto vescovo di Făgăraş nel 1728 e prese possesso della carica nel 1732, dopo essere stato creato [...] barone dall'imperatore Carlo VI; nel 1737 trasferì la sede vescovile a Blaj, che diventò un importante centro di cultura e di irredentismo. Fu il vero precursore della rinascita romena in Transilvania; la lotta condotta per i diritti della sua ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] , a cura di P. Pecorari, Roma 1977, pp. 12 segg.
18 G. Vecchio, Il mito del Centro e i progetti di F. Meda, in Cultura e società in Italia nel primo Novecento (1900-1915), Atti del II Convegno (Milano 1981), a cura del Centro di ricerca Letteratura e ...
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BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] , A. Genovesi e B. XIV, in Arch. stor. per la Prov. di Salerno, 1933.Per l'orient. di B. nei riguardi della cultura illuministica v. qualche indic. in M. Rosa, Sulla condanna dell'"Esprit des lois" e sulla fortuna di Montesauieu in Italia, in Riv. di ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] della radio italiana, Firenze 1991, pp. 36-40.
167 Cfr. A. Giovagnoli, Nazionalità e universalità nella Chiesa di Pio XI, in Chiesa, cultura e educazione in Italia tra le due guerre, a cura di L. Pazzaglia, Brescia 2003, pp. 16-19.
168 Ibidem, p. 16 ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] la stampa e l’azione cattolica fra i mezzi del governo della diocesi. Ricorse nella visita pastorale a una nuova cultura del vescovo, capace di comprendere i mutamenti della società, e si richiamò alla tradizione padovana della riforma tridentina e ...
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VOLGATA (o Vulgata)
Alberto Vaccari
Con questo aggettivo sostantivato è designata la versione latina della Bibbia in uso nella Chiesa cattolica. Per il nome, la formazione, le vicende, la tradizione [...] manoscritta, e le edizioni, v. bibbia, VI, p. 897 segg. Qui si tratterà dei suoi rapporti con la cultura occidentale e la disciplina ecclesiastica sotto i tre titoli: latinità, diffusione, autenticità.
Latinità. - A parlarne con precisione ...
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Confucianesimo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Si designa come confucianesimo l'ideologia, ovvero la filosofia e la teoria politico-sociale del ceto colto dell'Impero cinese. Fondato sui valori [...] , Mousheng, Men and ideas, New York 1942.
Metzger, T. A., Escape from predicament: Neo-Confucianism and China's evolving political culture, New York 1977.
Nivison, D. S., Wright, A. F. (a cura di), Confucianism in action, Stanford, Cal., 1959.
Pokora ...
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CAPECELATRO, Alfonso
Francesco Malgeri
Nacque a Marsiglia, il 5 febbr. 1824, da Francesco, duca di Castelpagano e marchese di Ripa, e da Maddalena Sartorelli.
Francesco (1784-1863) aveva partecipato [...] sotto la guida di mons. Salzano.
L'oratorio di S. Filippo era uno dei più importanti centri di studio e di cultura napoletani. La biblioteca dell'oratorio fu la prima biblioteca pubblica di Napoli, ricca di decine di migliaia di volumi e centinaia ...
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CAVA
A. Perriccioli Saggese
(Castrum Cavense nei docc. medievali; od. Cava de' Tirreni)
Cittadina della Campania (prov. Salerno), sorta nel sec. 11° nei pressi di un insediamento romano come piccolo [...] Pietro Lombardo (Bibl. dell'abbazia, 22; 23), del 1245-1250, che si colgono gli esempi più interessanti di questa cultura bizantina in accezione siciliana della quale lo scriptorium cavense fu certo un centro di smistamento; nel primo infatti, oltre ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] e prestigio alla sua università, e reinserirla nel circuito vivo dei problemi culturali del paese, cioè i corsi di cultura, fra i quali vanno segnalati quello su Aspetti e problemi dei cattolici nella vita italiana (Benevento, 1970), su Cristianesimo ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...