Il più antico monastero della Sassonia, fondato originariamente (1127) a Schmölln, ma trasferito dal vescovo Ugo di Naumburg nel 1136 a Pforta. Nel 1543, dopo l’introduzione della Riforma, fu trasformato [...] in una scuola, divenuta poi celebre nella storia della cultura tedesca. ...
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INDUISMO
Oscar Botto
(XIX, p. 147; App. IV, II, p. 176)
L'i. recente è, almeno a livello delle masse, soggetto a un lento processo di trasformazione, per nulla paragonabile alla profonda evoluzione [...] Aurobindo Ghosh, sostenitore di un i. ecumenico deputato a realizzare la sintesi tra i valori spirituali e religiosi della cultura indiana e i principi più validi e vitali del mondo occidentale.
Tra i più rappresentativi esponenti dell'i. moderno ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] Italiano nel Vercellese, Vercelli 1981; G. Vecchio, Il Partito Popolare, in DSMC, I, 1, 1981, pp. 68-79; G. Campanini, Cultura e ideologia del popolarismo. Micheli, Ferrari, Donati, Brescia 1982; Scritti politici di Luigi Sturzo, a cura di M.G. Rossi ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] e mediterranee (G. Transalpina).
Storia
Popoli gallici e cultura
Tra il 700 circa e il 400 a.C. una serie di migrazioni portò nella G. i Celti, che fondarono, sulla base di una fondamentale unità etnica, una grande nazione da una parte e dall’altra ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] La fase di formazione della civiltà in G. copre un lungo periodo, ed è la produzione fittile che contraddistingue le culture neolitiche. La cultura Jōmon, già presente in età paleolitica, si protrae dal 7000 ca. al 300 a.C., ed è caratterizzata dalla ...
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Vescovo di Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. di Pisa, ordinato sacerdote (1766), visse [...] a Firenze in un ambiente aperto alla contemporanea cultura francese e s'indirizzò rapidamente verso tesi gianseniste e gallicane. Quando poi Pietro Leopoldo sembrò impersonare il principe "illuminato", R., dal 1780 vescovo di Pistoia e Prato, pensò ...
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Teologo e predicatore domenicano (n. Soest 1360 circa - m. 1440 circa); prof. (1405) nell'univ. di Colonia e (dal 1409) inquisitore, autore di varî trattati (De hora mortis Christi, De origine et unitate [...] Ecclesiae, ecc.), prediche e omelie. Testimoniano un'ampia cultura le sue lezioni sulla Sacra Scrittura tenute a Colonia. ...
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, Michael Louis. - Ecclesiastico britannico (n. Walsall 1937). Ordinato sacerdote nel 1961, ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia università Gregoriana e la laurea in arabo presso [...] la School of Oriental and African Studies dell’università di Londra. Esperto di cultura araba, è stato Segretariato per i non cristiani, poi Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso dal 1987 al 2002, e dal 2006 al 2012 nunzio apostolico in ...
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Teologo e storico luterano (Coira 1819 - New York 1893); prof. di teologia nel seminario luterano di Mercersburg (1844-63), poi di letteratura biblica (1870) e di storia della Chiesa (1887) all'Union theological [...] seminary di New York, ebbe grande influenza sulla cultura religiosa americana; fu tra i fondatori dell'Evangelical Alliance. Sua opera principale: History of the Christian Church (1867). Diresse la Encyclopaedia of religious knowledge (1882-87) e il ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] . E sovrano fastoso si mostrò A. nelle accoglienze tributate a Cristina di Svezia (1655) e intelligente mecenate nell'amore per la cultura e i libri e nella protezione concessa a studiosi e ad artisti, in anni forse tra i più ricchi dell'erudizione ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...