Monachesimo
Antonio Menniti Ippolito
Alla ricerca di una vita religiosa perfetta
La parola monaco viene dal greco mònos, che significa «solo». Il monaco è colui che si isola dal mondo per compiere un [...] che seguì la fine dell’Impero Romano, i monasteri costituirono piccole isole quiete e operose. I monaci tramandarono la cultura dell’antichità studiandone e riproducendone le opere. Non solo, costituirono pure un vivaio di uomini colti e preparati ...
Leggi Tutto
Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] Giovagnoli, et al., Bologna 2002, pp. 401-420.
59 Cfr. L. Milani, Esperienze Pastorali, Firenze 1958.
60 Cfr. F. Bonini, Tv e cultura di massa, in La nazione cattolica. Chiesa e società in Italia dal 1958 a oggi, a cura di M. Impagliazzo, Milano 2004 ...
Leggi Tutto
Gerberto di Aurillac (n. 940 circa - m. 1003), di umile famiglia dell'Alvernia, educato nel monastero benedettino di Saint-Géraud ad Aurillac in Alvernia, fu affidato poi al conte catalano Borrel; avendo [...] riuscisse di imporre le sue direttive. La sua visione politica, per quel tanto di astratto che ebbe, fu strettamente legata alla sua cultura. Erudito grandissimo, il suo sforzo nel campo filosofico e teologico fu quello di assimilare e coordinare la ...
Leggi Tutto
Cronista e teologo (n. Norwich 1258 circa - m. 1328); domenicano, baccelliere, fu poi maestro a Oxford (1302-07, 1314-15), con un intervallo a Parigi; nel 1324 fu lettore nel convento domenicano di Londra. [...] Uomo di vasta cultura, ha lasciato ampî commenti agli "autori" (Giovenale, Seneca, ecc.): particolare diffusione ebbe il suo commento al De consolatione di Boezio. I suoi Annales sex regum Angliae, che concernono la storia inglese relativa agli anni ...
Leggi Tutto
Figlia (Andechs, Baviera, 1174 - Trzebnica 1243) di Bertoldo IV duca di Carinzia; sposa a 12 anni di Enrico I duca di Slesia, ebbe molta parte nel governo del ducato e contribuì alla sua evangelizzazione, [...] diffondendovi anche la sua cultura tedesca. Vedova, si ritirò nel monastero cisterciense di Trzebnica, da lei fondato. Fu canonizzata da Clemente IV nel 1267. Festa, 16 ottobre. ...
Leggi Tutto
PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] -586; M. Fumaroli, L’età dell’eloquenza, Milano 2002, pp. 238-241, 782 s.; S. Giombi, Sacra eloquenza, in Libri, biblioteche e cultura nell’Italia del Cinque e Seicento, a cura di E. Barbieri - D. Zardin, Milano 2002, pp. 137-217; M.C. Armstrong, The ...
Leggi Tutto
Apologeta cristiano (Atene 150 - Cesarea Marittima tra il 211 e il 215); viaggiò in giovinezza, stabilendosi infine ad Alessandria, dove fu (dal 190) presbitero. Durante la persecuzione di Settimio Severo [...] l'ampia esposizione dell'ideale "gnostico" della vita cristiana: a questa superiore conoscenza solo le menti formate alla cultura e alla filosofia possono giungere. Gli Estratti da Teodoto sono frammenti degli scritti gnostici di Teodoto raccolti ai ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (n. nel regno di León 1482 circa - m. Veroli 1540); figlio del conte de Luna, fu dapprima al seguito del card. F. Ximenes; entrato (1498) nell'ordine dei minori, ne fu eletto ministro generale [...] (1523). Promosse la cultura nell'ordine e inviò missionarî nel Messico. Dopo il sacco di Roma (1527) fu intermediario, per la riconciliazione, tra Carlo V e Clemente VII; in compenso fu (1528) creato cardinale; fu ambasciatore (1536) di Paolo III ...
Leggi Tutto
Nobile franco (m. 866 circa), genero di Ludovico il Pio e padre di Berengario I, venne in Italia verso l'830 ed ebbe il governo della Marca Orientale (Friuli). Vittorioso condottiero contro Slavi e Saraceni, [...] fu uomo di cultura e la sua corte fu aperta ai dotti; fece forse compilare una prima raccolta sistematica delle leggi longobarde (Concordia de singulis causis). Fu sepolto nella badia di Cysoing in Fiandra, che egli aveva fondata (854) e dove aveva ...
Leggi Tutto
Retore cristiano (sec. 4º), nativo di Alessandria. Stabilitosi come insegnante di grammatica dapprima a Berito e poi a Laodicea, ivi si convertì al cristianesimo e fu ordinato sacerdote; padre di A. di [...] Laodicea, detto il Giovane. Imbevuto di cultura classica, non smise, benché ripreso dal vescovo Teodoto, di frequentare, con il figlio, il retore pagano Epifanio, per cui fu per qualche tempo scomunicato; quando Giuliano l'Apostata interdisse ai ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...