L'Ottocento: scienze mediche. Medicina e societa
William F. Bynum
Medicina e società
La medicina è "una scienza sociale, e la politica non è altro che medicina su vasta scala", scriveva Rudolf Virchow [...] quali durò più di sette mesi), i progressi erano stati comunque modesti. Su altri fronti, si affermò la cultura dell'intervento umanitario: Henri Dunant fondò la Croce Rossa Internazionale nel 1863, dopo aver assistito alle atrocità della battaglia ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Medicina generale
Aurora Cano Ledesma
Medicina generale
Stabilito che la medicina è quel ramo della conoscenza che si occupa dello stato di salute e di malattia [...] la fama di scrittore musulmano più importante di Granada. La sua opera è quasi l'unica testimonianza della storia e della cultura della fine del XIII sec., nonché della maggior parte del XIV secolo. Alla morte del padre, entra a servizio di Yūsuf ...
Leggi Tutto
Il corpo e il mercato
Gilbert Hottois
(Université Libre de Bruxelles - CRIB Bruxelles, Belgio)
La bioetica oppone il rispetto della dignità del corpo umano alle tendenze che lo considerano un bene commerciabile. [...] in un mondo in cui la natura è concepita come un insieme di processi evolutivi imprevedibili, contingenti, e in cui la cultura, che defrnisce ciò che è naturale e ciò che deve essere rispettato nella natura, è irriducibilmente multiforme? In questo ...
Leggi Tutto
Medioevo: la scienza siriaca. Medicina e farmacologia
Philippe Gignoux
Medicina e farmacologia
La medicina
È da lungo tempo riconosciuta la funzione di mediazione svolta dai Siri tra la scienza greca [...] sanctorum, Paris-Leipzig, O. Harrassowitz, 1890-1897, 7 v.
Bettiolo 1992: Simon di Taibuteh, Violenza e grazia. La cultura del cuore, traduzione, introduzione e note a cura di Paolo Bettiolo, Roma, Città Nuova Editrice, 1992.
Briquel-Chatonnet 1997 ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La teoria di Haller: fibra, irritabilita e sensibilita
Maria Teresa Monti
La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si [...] Giacinto Bartolomeo Fabri Sulla insensitività ed irritabilità halleriana (1757-1759), vale a dire il contributo più rilevante della cultura italiana del periodo e, a tutt'oggi, fonte primaria, dove fu ristampata o pubblicata la maggior parte delle ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...