Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] storico che si è trovato a vivere, attraversando gli anni della guerra e della ‘ricostruzione’ fascista dello Stato e della cultura, che da liberale di destra si trovò a rappresentare.
La vita
Girolamo Vitelli nacque a Santa Croce del Sannio, allora ...
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Bruly Bouabré, Frédéric. – Artista e scrittore ivoriano (Zéprégüuhé 1923 - Abidjian 2014), noto anche con lo pseudonimo di Cheik Nadro (“colui che non dimentica”). Appartenente all’etnia Bété, ha contribuito [...] a registrare e archiviare la cultura nativa attraverso la realizzazione di disegni che, con uno stile essenziale e incisivo, ritraggono i campi dell’agire umano colto nella semplicità del quotidiano, oltreché elementi delle tradizioni orali e visioni ...
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Linguista e antropologo statunitense (Winthrop, Massachusetts, 1897 - Wethersfield, Connecticut, 1941). Ha recato fondamentali contributi alla conoscenza delle lingue amerindiane (in particolare di quella [...] Molto nota in particolare la sua tesi, conosciuta come ipotesi Sapir-W., sul rapporto tra linguaggio e cultura e il ruolo che il linguaggio gioca nella cultura, nel senso che le categorie e i concetti mediante i quali viene organizzato il flusso dei ...
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Filologo e critico italiano (Ferrara 1915 - Firenze 1995); prof. univ. dal 1952, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pavia e in quella di Firenze. I suoi saggi fondono una metodologia aperta alle [...] istanze della cultura contemporanea, con una compiuta preparazione filologica. Frutto di questa sua formazione critica sono gli studî sul Sacchetti (Saggio sul Sacchetti, 1951, 8a ed. 1978), i saggi compresi nei volumi Studi e ricerche di letteratura ...
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Filologo e storico della filosofia antica (Hänchen sul Cottbus, Brandeburgo, 1872 - Gottinga 1962); prof. (1906-33) di filologia classica all'univ. di Gottinga e socio straniero dei Lincei (1953), P. è [...] soprattutto uno storico della cultura greca, da lui studiata in tutti i suoi aspetti. Sue opere principali: Der Geist der griechischen Wissenschaft (1923); Die griechische Tragödie (2 voll., 1930; trad. it. 1961); Antikes Führertum (1934); ...
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Filologo italiano (Modena 1878 - Roma 1942). Professore universitario a Friburgo (1905), a Torino (1921), a Roma (1928), fondò l'Archivum romanicum (1917); nominato accademico d'Italia nel 1932. Si occupò [...] quali cercò di trasportare concezioni ricavate a un tempo dallo storicismo del Croce e dall'attualismo del Gentile (Breviario di neolinguistica, 1925; Linguaggio e poesia, 1930; Lingua e pensiero, 1932; Lingua e poesia, 1937; Lingua e cultura, 1939). ...
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Storico e filologo belga (Gand 1872 - Lovanio 1950). Gesuita, prof. a Lovanio di patristica (1906) e storia dei dogmi (1915), poi all'Univ. Gregoriana di Roma (1925-32). I suoi interessi per la storia [...] della cultura medievale si sono prevalentemente orientati verso lo studio della formazione della scolastica, soprattutto nel sec. 12º, di cui ha studiato i molteplici aspetti in relazione allo sviluppo del pensiero teologico e canonistico (Le ...
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Società indigena nordamericana, stanziata nella parte meridionale del bacino del fiume Columbia, non molto distante dalla costa del Pacifico (Oregon sud-occidentale). Pescatori e raccoglitori sedentari [...] presso i laghi cui diedero il nome, i K. avevano cultura simile a quella dei limitrofi Shahaptin. La lingua k., insieme a quella dei vicini Modoc, appartiene a un’unica famiglia del phylum linguistico Penuti. ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] beffardi contro gl'istituti, la rispettabilità, il perbenismo, il genio dei maestri di ieri e di oggi, i luoghi comuni della cultura e della vita, riducendo a kitsch tutto l'oro vero o falso del mondo contemporaneo (ma è anche serio, volendo: v ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] pp. 149-175.
Stussi, Alfredo (1999), Versi d’amore in volgare tra la fine del secolo XII e l’inizio del XIII, «Cultura neolatina» 59, 1-2, pp. 1-69.
Väänänen, Veikko (1971), Introduzione al latino volgare, a cura di A. Limentani, Bologna, Pàtron (ed ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...