GIOVIO, Benedetto
Simona Foà
Nacque nel 1471 a Como, primogenito di Luigi, il cui cognome si trova attestato anche nella forma Zobius, e Lisabetta Benzi; suo fratello minore era Paolo, storico e vescovo [...] intraprendere la professione di notaio, che già era stata del nonno Giovanni e del padre. Ebbe anche una discreta cultura umanistica: studiò il greco a Milano con Demetrio Calcondila ed ebbe conoscenze di ebraico e di arabo.
Secondo la testimonianza ...
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LO GATTO, Ettore
Emanuela Sgambati
Nacque a Napoli, il 20 maggio 1890, da Domenico e da Clelia Çesbron de la Grennelais. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Porto San Maurizio e a Livorno.
Del suo [...] letteratura russa (ibid. 1931), una essenziale analisi dell'opera di I.S. Turgenev, L.N. Tolstoj e M.A. Bulgakov; Saggi sulla cultura russa (Napoli 1931), in cui si sofferma in particolare sul teatro di Čechov, sull'Oblomov di I.A. Gončarov, su A.I ...
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DIEDO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito dei cinque figli maschi di Andrea di Girolamo, del ramo a S. Fosca, e di Laura Raimondi, figlia naturale di Giovanni Antonio di Fantino, nacque a Venezia [...] 'agosto del '93 alla fine del luglio '95: ancora una volta, dunque, di fronte alla scelta tra pubblico servizio e cultura, tra la carriera politica e l'otium letterario, un veneziano optava per l'esercizio dell'attività assembleare, sulla scia di un ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] , in Dante e Boccaccio e altri scrittori dall'Umanesimo al Rinascimento, Firenze 1983, pp. 241-244; P. Viti, Inotai e la cultura fiorentina nei secoli XIII-XVI, in Il notaio nella civiltà fiorentina nei secc. XIII-XVI, Firenze 1984, pp. 127 s.; Il ...
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ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] in personaggi e situazioni di romanzi e racconti dettati dai successivi contatti dell'A. con la vita e la cultura dell'Europa contemporanea.
Anche il periodo precedente alla prima guerra mondiale fu determinante per la formazione intellettuale dell'A ...
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COSTANTINI, Maria Luisa
Lucia Strappini
Nata a Tricesimo (Udine) il 14 ag. 1900 da Giuseppe e da Matilde Gnassi, frequentò il liceo classico a Firenze, quindi si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza [...] Giornale d'Italia nel corso del 1960, revisionate e in parte riscritte. Fu anche presidente del centro italiano della Società europea di cultura e membro della giuria del premio Viareggio.
La C. morì a Roma il 22 die. 1982.
Fonti e Bibl.: R. Giani ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Giovambattista
Paul Oskar Kristeller
Figlio di Roberto di Domenico, nacque a Firenze il 1º luglio 1453. Occupò molti uffici minori tra il 1478 e il 1510, fu dei Priori nel [...] e 1494, al Consiglio del popolo nel 1494 e a quello degli Ottanta nel 1498. Morì dopo il 1512.
Aveva una buona cultura umanistica e fu stimato dai contemporanei per la sua conoscenza del greco. Fu amico di Lorenzo de' Medici, di Niccolò Michelozzi ...
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BONAZZI, Luigi
Sisto Sallusti
Nacque a Perugia il 3 marzo 1811, quartogenito di Giuseppe e di Celeste Carattoli. A undici anni scrisse per giuoco una tragedia che attirò su di lui l'attenzione dei marchesi [...] V. Andrei, Gli attori italiani da G. Modena a E. Novelli e alla Duse, Firenze 1899, p. 163; G. Cecchini, Saggio sulla cultura artistica e letteraria in Perugia nel secolo XIX, Foligno 1921, pp. 188-200, 250, 252 s.; G. Modena, Epistolario, a cura di ...
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BOCCABADATI, Giovan Battista
Tiziano Ascari
Nacque a Modena nel febbraio del 1635 da Adonio, cassiere del Sacro Monte nuovo di Pietà, e da Laura Gadaldini. Ancor giovinetto perdette il padre e visse [...] pieve. Alla morte di questo, tornò a Modena (1649).
Nulla sappiamo dei suoi studi, che gli diedero una vasta cultura letteraria, giuridica e scientifica, e neppure sappiamo dove egli abbia conseguito la laurea in utroque. Nel 1667 fece pratiche per ...
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CAMERINO, Giuseppe
Martino Capucci
Nacque a Fano, forse nell'ultimo decennio del Cinquecento, ma, per ragioni che ignoriamo, abbandonò certo molto presto l'Italia e si recò in Spagna. Il legame sociale [...] in toto alla letteratura spagnola, dal momento che nelle fonti manca completamente ogni riferimento a rapporti con la cultura italiana.
La sua prova più importante (e, stando alla documentazione, anche la prima) furono le dodici Novelas amorosas ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...