Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] degli studi esegetici e linguistici, R. divenne il caposcuola dell'umanesimo tedesco.
Vita
Studiò a Friburgo in Brisgovia, a Parigi, a Basilea e infine a Orléans e Poitiers, occupandosi di diritto ma ...
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Scrittore giapponese naturalizzato britannico (n. Nagasaki 1954). Perfettamente integrato nella cultura britannica, privilegia una forma di scrittura non lontana dal tradizionale realismo occidentale, [...] differenziandosi in questo dagli orientamenti postmoderni e dalle aperture multiculturali dei giovani scrittori britannici. Suo tema dominante è la rievocazione di un passato individuale e nazionale, situato ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] de Cruce. Sono scritti che furono concepiti come strumento di organizzazione enciclopedica del sapere e di diffusione della cultura e, in specie, per l'addottrinamento del clero in funzione di una più efficace penetrazione apostolica.
Vita
Allievo ...
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Storica delle idee (Southsea, Hampshire, 1899 - Claygate, Surrey, 1981); si è occupata di momenti e problemi del Rinascimento, studiando soprattutto la diffusione e l'influenza della cultura italiana nell'Europa [...] è andata approfondendo le sue ricerche sull'ambiente inglese del secondo Cinquecento, da Shakespeare a J. Dee, e sulla cultura francese (The French academies of the sixteenth century, 1947); entrata nel frattempo al Warburg Institute (1944), dove fu ...
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Scrittore e giornalista danese (Vordingborg 1819 - Copenaghen 1887). Profondamente legato alla cultura ebraica, fondò giovanissimo la rivista satirica antigovernativa Corsaren ("Il corsaro", 1840-46), [...] ispirata al francese Charivari, che gli valse una violenta polemica con Kierkegaard e la prigione. Dopo un viaggio in Germania, Svizzera e Italia, fondò il settimanale Nord og Syd ("Nord e Sud", 1847-59), ...
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Scrittore tedesco (Königsberg 1877 - Vipiteno 1945). Formatosi nel clima della raffinata cultura germanica di fine secolo, cui diedero una impronta decisiva poeti come George e Hofmannsthal, venne sviluppando [...] un concetto aristocratico di letteratura come "restaurazione creativa", in cui il recupero dei valori della tradizione classica e umanistica si traduce soprattutto in un severo culto della forma. Fu profondo ...
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Milton, John
Poeta inglese (Londra 1608-ivi 1674). Uomo di vasta cultura, durante un viaggio in Italia incontrò Galileo (1638). Rientrato in Inghilterra, partecipò alla prima rivoluzione inglese sostenendo [...] la causa puritana e difendendo la libertà di stampa e di pensiero (Areopagitica, 1644). Prese parte all’attività politica fino alla restaurazione di Carlo II (1660) ...
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Letterato sloveno (Sodražica, Ribnica, 1875 - Lubiana 1937), storico della letteratura e della cultura slava, prof. di letterature slave a Lubiana (dal 1919); ha svolto un'intensa attività scientifica [...] pubblicando parecchi lavori, tra cui particolarmente notevoli quelli sulla cultura slovena dell'epoca della Riforma e del Risorgimento, sul mondo slavo nell'epoca napoleonica e su singoli scrittori (L. N. Tolstoj, A. S. Puškin, F. Prešeren, ecc.). ...
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Poligrafo napoletano (Napoli 1731 - ivi 1815); allievo di A. Genovesi, dotato di cultura vastissima, dopo un soggiorno a Madrid (1765-83) tornò a Napoli e aderì (1799) alla repubblica, facendo parte della [...] , poi insegnante a Milano e poi all'univ. di Bologna; nel 1806 tornò a Napoli; fu segretario dell'Accademia Pontaniana; scrisse commedie, una Storia critica dei teatri antichi e moderni (1776) e le Vicende della cultura delle Due Sicilie (1810-11). ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] di Venezia, la figura dell'intellettuale cittadino-aristotelico, per lo meno in area cattolica.
5. La cronaca e la storia
La cultura storico-politica fiorentina e poi toscana tra la fine del Quattrocento e la fine del Cinquecento si esprime, lo si è ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...