Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] per la prima volta la cosiddetta concezione materialistica della storia. Essa nasce dalla confluenza di varie correnti della cultura europea e, in particolare, dall'incontro della problematica della filosofia classica tedesca (Hegel e Feuerbach), del ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] Germania, contribuirono a esportare in America l’eredità del r. per misurarla con la produzione, il mercato e la cultura locali (➔ International Style). Importantissimi furono pure i rapporti tra il r. tedesco e il coevo costruttivismo russo e molti ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] o Jayatissa e Rosalin», 1904) e di una serie di romanzi polizieschi. Interprete delle trasformazioni operatesi nella società e nella cultura del suo paese è M.M. Wickremasinghe, le cui opere si distinguono per il realismo, l’analisi psicologica dei ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] così a conclusione lo scisma. Creato cardinale (1448) e vescovo di Bressanone (1450), promosse la riforma disciplinare e la cultura religiosa nel clero, in Germania e nella sua diocesi, entrando in urto con Sigismondo duca del Tirolo. Chiamato a Roma ...
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Filosofo inglese (Londra 1561 - ivi 1626). All'astrattezza del metodo sillogistico-deduttivo della scienza aristotelica, B. - che sottolinea le finalità pratiche del sapere - contrappone il metodo induttivo [...] sviano il discorso scientifico: sono gli idola tribus (connaturati alla mente umana), idola specus (derivanti dal temperamento e cultura di ciascuno), idola fori (che nascono dalle relazioni tra gli uomini), idola theatri (errori derivanti da scuole ...
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Termine designante, come il sinonimo mnemotecnica, i vari espedienti escogitati per aiutare la memoria a ritenere nozioni difficilmente associabili tra loro e riducibili a sistema e che quindi si ricordano [...] ’ del sapere: basterà ricordare J.H. Alsted che collega strettamente i problemi della m. a quelli della riforma della cultura e dei sistemi educativi e a quelli dell’enciclopedia (Systema mnemonicum, 1610); problemi presenti altresì in Comenio e nel ...
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Filosofo (Londra 1671 - Napoli 1713), nipote del 1º conte di Shaftesbury (v.). Compiuti gli studî classici, dopo un viaggio in Francia e in Italia, entrò (1695) nel parlamento inglese nel gruppo dei whigs; [...] del senso morale, ripresa e ampiamente svolta da F. Hutcheson; ma notevole influenza ebbe anche in tutta la cultura europea per la concezione dinamica, vitalistica della natura che trova nuovi sviluppi nel Settecento tedesco (che leggeva S. tradotto ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] I, Torino 1960, ad Indicem;G. Prezzolini, Il tempo della Voce, Milano-Firenze 1960, ad Ind.;E. Garin, G. Vailati e la cultura italiana del suo tempo, in Riv. crit. di storia della fil., XVIII (1963), pp. 287 ss.; A. Santucci, Il pragmatismo in Italia ...
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BERTI, Domenico
Gian Paolo Nitti
Nacque a Cumiana (Torino) il 17 dic. 1820 da Francesco e da Margherita Fontana e, dopo aver studiato nel collegio di Carmagnola, s'iscrisse all'università di Torino, [...] ., in Risorgimento senza eroi, Torino 1926, pp. 147-154 e passim; G. Gentile, Appunti per la storia della cultura in Italia nella seconda metà dei sec. XIX, la cultura piemontese: D. B., in La Critica, XX(1922), 3, pp. 140-148; L. Borghi, Il pensiero ...
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CHIAVACCI, Gaetano
Roberto Grita
Nacque a Foiano della Chiana (prov. di Arezzo) il 19 giugno 1886 da Enrico e Annunziata Doni. A sei anni si trasferì con la famiglia a Cortona, dove frequentò le scuole [...] anche per incarico l'insegnamento di estetica. Il 2 giugno 1964 gli fu conferito il diploma di benemerito della scuola, della cultura e dell'arte con medaglia d'oro. Curò la pubblicazione delle Opere di Carlo Michelstaedter, edite nel 1958 dalla casa ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...