Filosofo e uomo politico italiano (n. Torino 1945). Laureatosi in Filosofia teoretica con L. Pareyson nel 1967, ha insegnato presso le università di Torino, Roma “Tor Vergata” e del Piemonte Orientale, [...] . Dopo aver soggiornato a lungo in Germania (Monaco, Friburgo, Berlino), dal 2001 al 2003 ha diretto l’Istituto italiano di cultura a Berlino. Nel 2006 ha fondato la Scuola di Alta Formazione Filosofica (SdAFF) di cui è direttore; è presidente dell ...
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Storico dell'estetica e uomo politico francese, nato a Budapest il 17 agosto 1863, morto presso Lione il 10 gennaio 1944. Assai presto scelse come patria di elezione la Francia, pur conservando sul piano [...] culturale un largo interesse verso la cultura tedesca. Già dal 1885 professore universitario per le letterature moderne, la Sorbona creò per lui (1918) una cattedra di estetica. L'affare Dreyfus fece di questo studioso un militante della politica, ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] e L. G.: un confronto fra due percorsi filosofici per la costruzione di un nuovo razionalismo, in Il pensiero di G. Preti nella cultura del Novecento, a cura di F. Minazzi, Milano 1990, pp. 322-338; Omaggio a L. G., a cura di C. Mangione, Padova 1992 ...
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Filosofo e storico, nato a Senosecchia (Trieste) il 15 agosto 1896, morto a Roma il 3 agosto 1959. Suddito austriaco, allo scoppio della prima guerra mondiale riparò in Italia e partecipò da volontario, [...] nel movimento romantico. Nell'opera Dallo storicismo alla sociologia (Firenze 1940), A. esaminava alcuni aspetti della cultura europea (W. Dilthey, Troeltsch, Max Weber, Meinecke, Huizinga, Wölfflin) sboccanti, in conseguenza di questa crisi, in ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] in Problemi e metodi di ricerca nella storia della filosofia (1952). Altri studî: Alle origini della filosofia della cultura (1956); Il pensiero politico nel Risorgimento italiano (1959); Cesare Beccaria (1960); Da Ardigò a Gramsci (1962); Figure e ...
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Erudito, filosofo e fisico francese (Champtercier, Provenza, 1592 - Parigi 1655). Prof. di filosofia a Aix-en-Provence (1616-22), poi prevosto della cattedrale di Digne, dal 1645 prof. di matematica al [...] di Cherbury e R. Cartesio), egli è tra i massimi rappresentanti della nuova scienza e in generale della nuova cultura che si andava affermando nel Seicento: in lui la tradizione storico-erudita di origine umanistica si fonde con precisi interessi ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] non temono, come James e Peirce, di passare l'oceano e di visitare i luoghi più avanzati della cultura europea.
L'incontro con una tale cultura non mancava, sul versante dell'empirismo classico, di tratti polemici. D'accordo sul rifiuto dei principi ...
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CONTI, Augusto
Mario Themelly
Nacque a San Pietro alle Fonti, fraz. di San Miniato (Pisa), il 6 dic. 1822 da Natale e Anna Passetti. Nelle scuole di quel comune trasse "dallo studio dei poeti e dalla [...] prima fase dell'attività culturale del C. cfr. F. Baroni Guarinoni, Il soggiorno a Lucca di A. C. e la cultura lucchese alla metà del secolo passato. Lucca 1914;per la fondazione dell'Associazione conservatrice nazionale, cfr. F. Malgeri, Le riunioni ...
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Filosofo (Tetenbüll, Holstein, 1736 - Copenaghen 1807). Professore di filosofia all'univ. di Kiel dal 1776, nel 1798 si trasferì a Copenaghen, dove occupò alte cariche amministrative. La sua opera principale, [...] i Philosophische Versuche über die menschliche Natur und ihre Entwicklung (2 voll., 1777), ebbe importanza nella cultura tedesca del tempo come il tentativo forse più organico e approfondito di spiegare l'attività psichica prescindendo da premesse ...
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Filosofo del diritto, nato a Lecce il 27 dicembre 1877; dal 1924 professore di filosofia del diritto a Firenze prima presso la facoltà di Scienze Politiche, poi (dal 1927) presso la facoltà di Giurisprudenza.
Formatosi [...] negli anni del predominio del positivismo nella cultura italiana, ha partecipato, a suo modo, in posizione indipendente e solitaria, alla reazione antipositivistica del primo Novecento. Per dedicarsi interamente alla vocazione filosofica ha ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...