Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] loro progressi in felicità, benessere e libertà.
Rosmini, suddito dell’Impero d’Austria, ma italiano di sentimenti e di cultura, opera nel corso della sua vita in Italia e quindi partecipa delle problematiche dell’indipendenza nazionale e dell’unità ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] distintiva di questo tipo di n., divenuto poi largamente noto nella cultura europea attraverso opere come Padri e figli di I.S. Turgenev positivismo come strumenti polemici contro ogni forma di cultura tradizionale. Tutto ciò che non può essere ...
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BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] due opere tra filosofia, tecnica e società.
In un quadro teoretico che pare risentire anche di alcuni motivi della cultura e della filosofia americane, emerge la nozione di filosofia come tecnica specifica. Ne consegue il rifiuto di ogni radicalismo ...
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Filosofo scozzese (Kinkardine 1714 - Edimburgo 1799). Laureatosi in giurisprudenza all'univ. di Edimburgo, esercitò in quella città la professione di avvocato e poi la funzione di giudice. Fu in contatto [...] con gli esponenti più noti della cultura scozzese del suo tempo, come D. Hume e A. Smith; la sua fama è soprattutto legata agli studî sull'origine del linguaggio. Nella sua opera in sei volumi Of the origin and progress of language (1773-92) sostiene ...
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Natoli, Salvatore. – Filosofo italiano (n. Patti, Messina, 1942). Laureato presso l’univ. Cattolica di Milano, ha insegnato nelle univ. di Milano e di Venezia. Tra le opere: L’esperienza del dolore: le [...] forme del patire nella cultura occidentale (1986); Vita buona vita felice: scritti di etica e politica (1990); La felicità: saggio di teoria degli affetti (1994); La felicità di questa vita (2000); Stare al mondo (2002); La verità in gioco. Scritti ...
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giusnaturalismo
Termine derivato dalla locuzione latina jus naturale, «diritto naturale». Corrente filosofico-giuridico-politica fondata sul presupposto dell’esistenza di un diritto naturale, sulla cui [...] struttura devono essere modellati i diritti positivi. L’idea dell’esistenza di un diritto naturale risale alla cultura greca antica. Aristotele distingue tra diritto naturale e diritto legale: il primo è in vigore dappertutto (ha validità universale, ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] la poesía española e hispanoamericana. 1882-1932, a cura di F. de Onís, 1934), diffuso poi dagli anni 1950 nella cultura di lingua inglese e soprattutto negli USA nell’ambito degli studi estetico-letterari, il termine ha trovato poi una più precisa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il contributo italiano alla storia del pensiero: PRESENTAZIONE
Giuliano Amato
La realizzazione del progetto che prende oggi l’avvìo si radica nella storia della Treccani e della sua principale e ormai [...] con i dibattiti europei. L’Enciclopedia è il luogo e l’opera in cui questi diversi fili, nazionalità come cultura e larga apertura internazionale, convergono, in un tempo, però, che lascia segni drammatici, di dura competizione ideologica e politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] Capitale che deve essere vista e difesa come centro vitale e di identità di un popolo. Se Parigi è il centro della cultura, della lingua, del carattere, delle identità francesi e dunque ne è l’unica capitale naturale, ciò non vale per l’Italia delle ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] visitò la Magna Grecia e la Sicilia, e fu a Siracusa alla corte di Dionisio il Vecchio, grande estimatore della cultura della madrepatria e conoscente del pitagorico Archita di Taranto, con cui P. era entrato in rapporto. A Siracusa strinse amicizia ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...