ALCIATO (Alciati), Andrea
Roberto Abbondanza
Nacque pare a Milano (ma c'è chi dice ad Alzate) l'8 maggio 1492, da Ambrogio Alciati e da Margherita Landriani, ed ebbe propriamente il nome Giovanni Andrea. [...] cerchia umanistica che faceva capo alla città renana, per opera dell'amico d'infanzia Francesco Calvo, libraio e imprenditore di cultura, in stretta relazione con gli ambienti della Riforma. Lo stesso Calvo, fin dal 1518, aveva portato ad Erasmo un ...
Leggi Tutto
DUSI, Bartolomeo
Achille De Nitto
Nacque a Cologna Veneta (Verona) il 1° giugno 1866, da Michelangelo e Chiara Dal Ge'. Frequentò le scuole elementari e le prime classi delle tecniche inferiori nel [...] , Ascoli), egli consolidava definitivamente la sua fama di studioso accurato, talora fin troppo minuzioso, di solida cultura romanistica, incline all'astrazione pur nella prevalente tendenza all'esegesi, capace di originalità.
A differenza della ...
Leggi Tutto
GRASSI, Achille
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna nel 1498, figlio di Giovanni Antonio e di Bianca Grati. Apparteneva a una nobile famiglia bolognese, tradizionalmente fedele al Papato, che nel corso [...] partecipazione del G. al concilio non si segnalò per interventi di particolare importanza. Privo di una solida cultura teologica, egli rimaneva soprattutto un abile diplomatico e fu talora impiegato nelle complesse trattative che facevano da contorno ...
Leggi Tutto
MACCIONI, Migliorotto
Fabrizio Vannini
Nacque nel 1732 a Pratovecchio, nel Casentino, da Pietro Maria, avvocato, laureato in utroque iure a Pisa; il nome della madre è ignoto. Restò sempre molto legato [...] ., B.III.27.18.15, c. 188r). A scopo didattico era pure destinata l'anonima edizione livornese del 1765 della Exercitatio de cultura ingenii di J.F. Buddeus, curata dallo stesso M. e pubblicata con la falsa data di Hagae Comitum, apud Fridericum Van ...
Leggi Tutto
FINETTI, Giovanni
Gino Benzoni
Figlio di Andrea di Giovanni, nacque a Venezia nel 1529.
Al pari del padre, che si laureò in diritto civile a Padova il 21 luglio 1516, il F. studiò legge nello stesso [...] di dissertazioncelle di vario argomento presenta un qualche interesse se adoperata come attestazione di quella che è la cultura d'un avvocato affermato nella Venezia dei secondo Cinquecento. E, quanto alle ambizioni speculative del F., pur nel ...
Leggi Tutto
MANTICA, Francesco Maria
Simona Feci
Nacque a Venzone (presso Udine) nel 1534 dal nobile Andrea e da Fontana di Rizzardo di Fontanabona, sorella del giurista Giovanni Fontebono (morto nel 1556). Ebbe [...] alla prospettiva normativa, dissertazione, Università di Roma "La Sapienza", 2000; I. Birocchi, Alla ricerca dell'ordine: fonti e cultura giuridica nell'Età moderna, Torino 2002, p. 241; M.T. Fattori, Clemente VIII e il Sacro Collegio, 1592-1605 ...
Leggi Tutto
GIANFIGLIAZZI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque tra il 1310 e il 1320 a Firenze o a Carpentras, in Provenza, ove il padre, Neri di Castello, risiedette pressoché stabilmente fino al 1321 per occuparsi dell'azienda [...] . A detta del Novati (1889) egli sarebbe morto verso il 1375.
Il G., oltre che un politico, fu anche un uomo di cultura: lo attestano le sue relazioni con i principali dotti del suo tempo, da Coluccio Salutati a Francesco Bruni (alcune lettere del G ...
Leggi Tutto
DELLA PORTA (de Porta), Matteo
Norbert Kamp
Nato nella prima metà del sec. XIII, il D. apparteneva a una famiglia del patriziato di Salerno che nelle proprie genealogie dei secoli XII e XIII indicava [...] l'iscrizione era visibile ancora nel secolo XVII.
Il D. aveva intrattenuto rapporti intellettuali anche con uomini di cultura non ecclesiastici. Fu lui a spingere il giudice messinese Guido Delle Colonne, strettamente legato alla sua famiglia, alla ...
Leggi Tutto
BELTRAMINI, Francesco
Roberto Zapperi
Nato a Colle Val d'Elsa nel 1522, si addottorò in diritto civile e canonico, e, assunti gli ordini minori, entrò in prelatura.
In gioventù fu in Francia al servizio [...] della propaganda politico-religiosa della Curia ogni altro interesse anche solo puramente narrativo, e tradisce una modesta cultura chiesastica seppure non del tutto immune dalla consueta infarinatura di tacitismo. Tuttavia vale la pena di notare ...
Leggi Tutto
CAMPEGGI, Tommaso
Hubert Jedin
Terzogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea di Tommaso Tebaldi, nacque tra il 1481 e il 1483 a Pavia, ove il padre era professore di diritto civile; trascorse però la [...] della prassi curiale, egli tracciò il cammino intrapreso dal concilio nel campo della riforma della Chiesa. Per cultura teologica sovrastava la maggioranza dei suoi colleghi dell'episcopato italiano. Giovanni della Casa (Opere, Firenze 1807, V ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...