Albenga
C. Dufour Bozzo
(lat. Albium Ingaunum, Albingaunum)
Città della Liguria in prov. di Savona. Dopo aver domato i Liguri Ingauni nel 181 a.C., i Romani fondarono A. in una pianura alluvionale formata [...] esistente da riferirsi a questa stagione della città non comporta di suo il sottovalutare del persistere in loco di una cultura aulica ancora senza volto, che si colloca tuttavia quale presenza documentata e di rinvio verso l'entroterra e l'Oltralpe ...
Leggi Tutto
Attività economica diretta a trasferire i beni dal produttore al consumatore o da un produttore all'altro. Si esplica generalmente con atti di compravendita e con trasporto dei beni nel tempo e nello spazio.
Il [...] del sud. La Scandinavia del nord, la Russia e la Finlandia sono isolate.
Nel 1° millennio a. C. si svolge la cultura cretese micenea, che abbraccia nei suoi rapporti commerciali l'Asia Minore, Cipro, la Siria, la Palestina, l'Egitto e la Nubia ...
Leggi Tutto
KUNKEL, Wolfgang
Mario Talamanca
Studioso tedesco di diritto romano, nato a Fürth in Odenwald (Assia) il 20 novembre 1902, morto a Monaco di Baviera l'8 maggio 1981. L'ambiente familiare, impregnato [...] di cultura classica e ispirato a un liberalismo di stampo cristiano, ebbe un profondo influsso sulla sua formazione. Dopo la maturità (1920), studiò storia antica e diritto a Francoforte sul Meno, con E. Levy e M. Gelzer. Conseguito con Levy il ...
Leggi Tutto
Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] cf. Aldo Mazzacane, Lo Stato e il Dominio nei giuristi veneti durante il "secolo della terraferma", in AA.VV., Storia della cultura veneta, 3/I, Dal primo Quattrocento al Concilio di Trento, Vicenza 1980, pp. 591-593 (pp. 577-650). Sul rapporto tra ...
Leggi Tutto
MANCINI, Pasquale Stanislao
*
Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] sul pensiero del M., sui suoi atteggiamenti in materia di rapporti tra Stato e Chiesa e, in genere, sulla cultura italiana del tempo.
Insieme con l'insegnamento e il lavoro intellettuale (comprendente anche una riedizione del Saggio storico di V ...
Leggi Tutto
SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'EREDITÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Nell'età angioina, apertasi poco dopo l'ingresso di Carlo I a Napoli con la 'rifondazione' dello Studio nell'ottobre del [...] , che sin dal 1448 aveva appreso i rudimenti delle leges giustinianee da Paride dal Pozzo, vide l'epicentro della cultura napoletana spostarsi dall'umanesimo al diritto. Se la 'rifondazione' dello Studio generale, ordinata da Ferrante e consacrata da ...
Leggi Tutto
CAPOBIANCO, Gerardo Cono
Francesco Di Battista
Nacque il 24 sett. 1724 da Carlo e da Colomba Scelza a Pellare in provincia di Salerno, diocesi di Capaccio. La relativa agiatezza della famiglia gli consentì [...] accanto al giure: quello per una erudizione destinata a realizzarsi più che altro come mecenatismo culturale, di una cultura ben s'intende tutta nel solco del provincialismo. Coi proventi della sua attività professionale e burocratica, non pensò ...
Leggi Tutto
Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] che pretendeva di essere assoluto, della certezza (cfr. G. Zagrebelski, I diritti fondamentali oggi, in "Materiali per una storia della cultura giuridica", XXII, 1 giugno 1992, pp. 202-203). Ma anche sotto questo aspetto più che della rinascita di un ...
Leggi Tutto
Nato a Genova il 16 marzo 1829, morto a Roma il 20 marzo 1904. Giornalista, professore nell'università di Genova, senatore (1877) e consigliere di stato (1888), fu uomo di vasta cultura più che pensatore [...] originale.
Lavorò per la diffusione della scienza economica scrivendo un Trattato teorico pratico di economia politica (Torino 1853) molto conciso e chiaro, sostanzialmente sulle linee di John Stuart Mill, ...
Leggi Tutto
Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] (673). La scuola di Canterbury, da lui fondata, doveva creare poi tutte le altre che avrebbero diffuso per tutta Europa la cultura, onde trasse vanto la rinascenza dell'epoca carolingica. Il venerabile Beda dimostra già, tra il sec. VII e l'VIII, l ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...