GARALDI, Michele e Bernardino
Lucinda Spera
Tipografi attivi a Pavia tra la fine del XV e i primi decenni del XVI secolo: di essi si ignorano luogo e data di nascita. I fratelli G. monopolizzarono l'attività [...] e controversistica. L'attività dei G. rispondeva dunque direttamente alle esigenze dell'ateneo e degli esponenti della cultura locale. Il loro repertorio medico e giuridico annovera infatti i testi classici delle due discipline, quelli maggiormente ...
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Intervista
Roberto Fideli e Alberto Marradi
Definizioni di intervista
di Roberto Fideli
L'intervista è lo strumento di raccolta delle informazioni più diffuso nelle scienze sociali: secondo alcune stime [...] e Pollner, 1970).
In realtà le forme di concettualizzazione possono differire in modo assai marcato all'interno di una stessa cultura. Fra gli altri, il politologo P.E. Converse (v., 1964) ha richiamato in particolare l'attenzione su quella sorta di ...
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FARFENGO, Battista
Giuseppe Del Torre
Originario di Farfengo, un piccolo centro (oggi frazione di Borgo San Giacomo) della pianura a sudovest di Brescia, quasi in riva all'Oglio, era chierico secolare [...] il tipografo-editore era consapevole del ruolo che la stampa e i suoi "caratteri perpetui" potevano svolgere nella diffusione della cultura. E del fatto che la scelta della lingua volgare rispetto al latino dava la possibilità di raggiungere anche un ...
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GIUSTINIAN, (Giustiniani), Marcantonio
Laura Antonucci
Nacque a Venezia il 15 dic. 1516, terzo o quarto dei sei figli maschi di Nicolò e di Andriana di Alvise Molin.
Scarsamente interessato sia alla [...] Jewish Research, XLV (1978), pp. 121-130; P.C. Joly Zorattini, Gli ebrei a Venezia, Padova e Verona, in Storia della cultura veneta, 3, Dal primo Quattrocento al concilio di Trento, I, Vicenza 1980, pp. 558 s.; P.F. Grendler, L'Inquisizione romana ...
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DALLA VOLPE, Petronio
Maria Gioia Tavoni
Nacque a Bologna, nella parrocchia di S. Pietro Maggiore, il 16 nov. 1721 Figlio del celebre Lelio Antonio Gaetano e di Giuditta Castelvetri, lavorò nella bottega [...] che suscitò il plauso universale della critica.
Consolidata la sua posizione il D. privilegiò, più ancora del padre, la cultura bolognese e la produzione soprattutto di testi scientifici e artistici legata all'Istituto delle scienze e alle sue due ...
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Città dell’Inghilterra sud-orientale (134.100 ab. nel 2005), situata nella contea omonima (Cambridgeshire; 3046 km2 con 597.400 ab. nel 2007), 90 km a NE di Londra. Sorge in pianura sulla destra del fiume [...] nel 1511, e del vescovo Fisher che dal 1512 ne fu il cancelliere, l’università di C. divenne il centro della cultura umanistica in Inghilterra: e fu poi la più sollecita ad accogliere la «protesta» luterana (H. Latimer, M. Parker ecc.); durante la ...
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MANZINI, Raimondo
Maddalena Carli
Nacque a Lodi il 18 febbr. 1901 da Caio, farmacista di Guastalla, e Guglielmina Rossi. Diplomatosi nella locale scuola media per ragionieri si trasferì a Milano dove, [...] in data 15 genn. 1988, in Il Tempo e L'Osservatore romano; Roma, Arch. centrale dello Stato, Ministero della Cultura popolare, Gabinetto, Fascicoli di personalità e di testate giornalistiche, b. 1, f. 19: L'Avvenire d'Italia; Segreteria particolare ...
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PIETRO da Colonia
Alessandro Ledda
PIETRO da Colonia. – Nacque da Pietro, verosimilmente a Colonia o nelle vicinanze non oltre la metà del XV secolo.
Dal 1470 risiedette a Perugia (il 13 novembre 1477 [...] -Century printed books presented to Lotte Hellinga, a cura di M. Davies, London 1999, pp. 175-185; A. Esch, Economia, cultura materiale ed arte nella Roma del Rinascimento. Studi sui registri doganali romani (1445-1485), Roma 2007, p. 144; A. Nuovo ...
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Azione che tende a influire sull’opinione pubblica e i mezzi con cui viene svolta. È un tentativo deliberato e sistematico di plasmare percezioni, manipolare cognizioni e dirigere il comportamento al fine [...] a base demagogica. Tipica dei regimi autoritari è l’organizzazione statale della p. (ministeri della P., della Cultura popolare ecc.). La Seconda guerra mondiale diede luogo a un enorme sviluppo qualitativo e quantitativo della p. (definita ...
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GIORNALE e GIORNALISMO (XVII, p. 184; App. I, p. 675)
Vittorio ZINCONE
Il giornalismo italiano. - Dal 1926 al 1943 la stampa italiana fu sottoposta a un sistema di controllo ispirato al concetto che [...] del governo, su tutte le questioni ritenute di pubblico interesse. Strumento di questa nuova politica fu il Ministero della cultura popolare, sorto dalla trasformazione dell'Ufficio stampa del capo del governo in Sottosegretariato per la stampa e la ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...