CURIA, Francesco
Francesco Abbate
Il percorso artistico di quello che possiamo senz'altro'considerare il più grande pittore della seconda metà del Cinquecento in tutta l'Italia meridionale, è ancora [...] per Giffoni, nel Salernitano (ibid., 1919).
In mancanza di una precisa identificazione della personalità artistica di Michele, quale cultura pittorica il C. avesse desunto dal padre è possibile solo ipotizzare (ma senza indulgere a facili certezze ...
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FRANCHI, Lorenzo
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Sebastiano, nacque a Bologna intorno al 1565. Non è nota la sua prima formazione; giunse probabilmente a Reggio Emilia, dove fu a lungo attivo, al [...] '"officina" della Ghiara. La decorazione della basilica della Madonna della Ghiara, condotta a più riprese, costituì l'episodio di cultura figurativa più alto e coinvolse diversi artisti, quali i bolognesi L. Spada (1613-1616) e A. Tiarini (dal 1618 ...
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BERTINI, Giuseppe
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Giovan Battista, nacque a Milano l'11 dic. 1825; studiò all'Accademia di Brera con L. Sabatelli e G. Bisi, e vinse nel 1845 il gran premio di pittura [...] a Brera, che tenne con grande autorità e prestigio fino alla morte. Attivissimo e stimatissimo come pittore, uomo di cultura e di gusto, ricoprì delicate cariche artistiche. Sua attività principale, ma in cui non raggiunse buoni risultati, fu la ...
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FALCHETTI, Giuseppe
Cristina Giudice
Nacque a Caluso (Torino) il 18 giugno 1843 da una modesta famiglia artigiana: il padre, Battista, era falegname e la madre, Maria De Rossi, era di origini contadine. [...] del conterraneo pittore paesaggista Giuseppe Camino. Verso il 1860 il F. aprì uno studio a Torino.
La sua cultura pittorica non era però legata soltanto agli insegnamenti del maestro di Caluso: attraverso le visite assidue alla Galleria sabauda ...
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COLANTONIO
Ferdinando Bologna
Non sono noti i dati biografici di questo pittore, né è stato ritrovato alcun documento che lo riguardi con certezza (l'ipotesi di Grigioni, 1947, che si riferisca a lui [...] , in Proporzioni, III (1950), pp. 89 ss.; Les primitifs méditerranéens (catal.), Bordeaux 1952, pp. 52-54; R. Longhi, Ancora sulla cultura di Fouquet, in Paragone, III (1952), 27, pp. 56 s. (lo stesso in Opere complete, IX, Firenze 1979, pp. 39 s ...
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BRUSASORCI (Brusasorzi), Domenico
Franco Barbieri
Nasce il 1516 circa a Verona da un Agostino pure pittore, ricordato dalle fonti, ma del quale nulla ci è pervenuto (per le origini della famiglia, cfr. [...] sarà tuttavia da tener conto che, dal 1540 al '50, quando appunto maturava il B., Verona era "il principale tramite... tra la cultura tosco-romana e la veneta" (Magagnato, 1968, p. 176), dopo il ritorno del Sanmicheli (1527) e data la vicinanza con ...
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LITTERINI (Letterini), Bartolomeo (Bortolo)
Francesco Sorce
Figlio di Agostino, nacque a Venezia nel 1669, come attestano le fonti documentarie (Leopardi, p. 125 n. 18) e l'iscrizione sulla tela raffigurante [...] ". Da Agostino ereditò una bottega ben avviata e un ventaglio di riferimenti stilistici almeno inizialmente modellati sulla cultura figurativa della corrente "tenebrosa".
Alla fine del XVII secolo risale la prima commissione nota, relativa alla ...
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CASTELLUCCI, Luigi
Regina Poso
Nacque a Bitonto (Bari) il 17 sett. 1798 da Giuseppe, modesto proprietario, e Angiola Pucci. A 20 anni andò a Napoli per frequentare il corso di architettura presso l'Istituto [...] nella produzione successiva, il C. dimostra di non sapersi liberare di quel dottrinarismo accademico che aveva informato la cultura architettonica neoclassica.
Tra le opere pubbliche, segnalate dal Sylos, il C. ha certamente realizzato il cimitero di ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] il van Kampen e con lo Zorzi e l'interesse per i loro scritti rivelano, peraltro, l'indubbia attenzione del C. per la cultura cabalistica ed ebraizzante.
L'incontro a Roma (5-18 apr. 1536) tra Paolo III e Carlo V, reduce dall'impresa di Tunisi, con ...
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Nacque a Palazzolo dello Stella (Udine) il 4 dicembre 1927 da Aldo e da Virginia Gioia.
Gae discendeva da una ricca famiglia originaria di Canneto di Bari (oggi Adelfia) dove era nato (nel 1865) il nonno [...] uso, qualità economica e commerciale» (Gae Aulenti, in Domus, 1966, n. 438). Vi era anche uno sforzo per formare una cultura della qualità: la dimensione commerciale del Centro Fly casa era accompagnata da mostre temporanee su alcuni tra i più famosi ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...