LAVY (Lavi, Lavie, Lavì)
Valentina Sapienza
Famiglia originaria, con ogni probabilità, della Savoia stabilitasi a Torino nella seconda metà del XVII secolo, dalla quale discesero due generazioni di incisori [...] Emanuele I e i suoi rapporti con Ferdinando Bonsignore ed Amedeo L., in Bollettino d'arte, LXI (1976), pp. 45-52; Cultura figurativa e architettonica negli Stati del re di Sardegna 1773-1861 (catal.), a cura di E. Castelnuovo - M. Rosci, Torino 1980 ...
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BORDON (Bordone), Benedetto
Myriam Billanovich
Nato a Padova intorno al 1450 da modestissima famiglia - sarto il nonno, barbieri il padre Baldassarre e un fratello -, fu uomo di varia cultura e multiforme [...] attività: miniatore, disegnatore, geografo, editore di classici, forse pittore (G. Dalla Corte, nella Istoriadella città di Verona, Verona [1594] 1596, p. 192, ricorda "le molte sue tavole, che ancora ...
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BARABINO, Carlo Francesco
Arnaldo Venditti
Nacque a Genova l'11 febbr. 1768. Architetto, appartiene al gruppo di maestri operanti nella prima metà del sec. XIX entro l'ambito della cultura neoclassica.
Dal [...] padre Antonio, capomastro e imprenditore, fu avviato agli studi presso la scuola di architettura della Accademia Ligustica e, contemporaneamente, seguì gli studi letterari, considerati indispensabili per ...
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FABIANI, Massimiliano (Max)
Maristella Casciato
Nacque a Kobdilj (Cobidil, ora in Slovenia) presso San Daniele del Carso il 29 apr. 1865, da una famiglia numerosissima: undicesimo dei quattordici figli [...] York 1986, p. 157 e passim; M. F., Nuove frontiere dell'architettura (catal.), a cura di M. Pozzetto, Venezia 1988; Sulla cultura delle città. Scritti 1895-1960, a cura di M. Pozzetto, Trieste 1988 (recens. di G. Cappellato, in Parametro, XIX [1988 ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] fra Aix ed Avignone.
È evidente infatti in questi lavori del D. un sensibile accordo con i modi con cui la cultura toscana già passata al filtro della sintesi formale e della luce meridiana di Piero della Francesca, era stata recepita nell'area ...
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PAGANO, Giuseppe
Giovanni Duranti
PAGANO (Pogatschnig), Giuseppe. – Nacque a Parenzo (oggi Poreč), piccolo agglomerato urbano della costa istriana, il 20 agosto 1896, da Antonio Pogatschnig e Giovanna [...] né un critico del coraggio di Persico, ma in un’intrepida azione polemica garantì all’Italia un dialogo sistematico con la cultura europea» (Spazî dell’architettura moderna, Torino 1973, p. 326).
Opere e progetti: 1926: studio per un monumento per il ...
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CRISTOFALI (Cristofoli, Cristofori), Adriano
Francesca D'Arcais
Figlio di Marcantonio e di Margherita Bellanti, nacque a Verona il 25 Marzo 1718.
Il padre era giardiniere presso il marchese G. B. Spolverini, [...] lesene che serrano il portale e la finestra termale. Tuttavia nemmeno questa soluzione può dirsi originale, ma piuttosto derivata dalla cultura veneziana, dove, già nel '600, abbiamo esempi di edifici religiosi a pianta rotonda od ovale.
Il C. morì a ...
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DI MARZO, Gioacchino
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Palermo il 2 dic. 1839, da Salvatore e da Enrica Cardinale. Il padre, un piccolo editore tipografo, fu coinvolto nei moti del 1848 e scontò numerosi [...] , pp. 174 s.; F. Pottino, Onoranze a mons. G. D. nel suo giubileo sacerdotale, dicembre MCMXIII, Palermo 1914; G. Gentile, La cultura sicil., in La Critica, XIII (1915) 3, pp. 213-29; N. Zingarelli, Tre sicil. illustri, Pitrè, Salomone-Marino e G. D ...
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FAITINI, Raffaele
Sara Bizzotto
Nacque a Brescia il 29 ag. 1879 dallo scultore Pietro e da Palmide Anderloni, originaria di Udine.
Fu avviato prestissimo all'arte della scultura, conquistando un'eccezionale [...] manualità ed una fine cultura, prima nell'atelier del padre, frequentato da grandi scultori e architetti lombardi, poi all'istituto d'arte di Rezzato (Brescia), fondato dal noto architetto neoclassico R. Vantini nel 1839, col preciso scopo di formare ...
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FORTI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio del rigattiere Marco Giulio e di Lucrezia Mauri, nacque a Roma nel 1714. La sua formazione di architetto avvenne presso Nicola Michetti, uno dei massimi esponenti [...] romani di una raffinata cultura rococò, a fianco del quale, secondo un documento del 1750 (Pinto, 1976, II, p. 355 n. 340), svolse un proficuo apprendistato "per lo spazio di circa venticinque anni", perfezionandosi verso la metà degli anni Cinquanta ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...